S’inaugura oggi, a Cetraro, alle 18.00, presso il Palazzo Del Trono, la mostra politematica Arte inedita e Antichità ritrovata.
La mostra è stata resa possibile da Luigi Orsino, presidente della Cooperativa Caster che gestisce il Museo Civico di Cetraro, con il contributo della Regione Calabria e grazie anche al patrocinio del comune di Cetraro, della Soprintendenza ABAP per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, della Curia vescovile di San Marco Argentano e delle parrocchie di San Benedetto Abate e San Pietro Apostolo di Cetraro, nonché del contributo scientifico di docenti ed esperti del settore.
«Si realizza – ha dichiarato Fabio Angilica, vicesindaco di Cetraro – oggi ciò che quasi dieci anni fa avevamo visto come potenziale scommessa: aver realizzato un museo dinamico, affidarlo ad una classe dirigente giovane e con un background specifico di competenze significa aver dato slancio non solo all’immagine della nostra città, ma dell’intera comunità»
«Con questo percorso espositivo – ha dichiarato Luigi Orsino, presidente della Cooperativa Caster – si materializza il proposito che muove il nostro agire: mettere i beni culturali al centro del nostro discorso identitario, quale coronamento di un progetto scientifico che vede, nelle cinque sezioni della mostra, l’approfondimento dei beni mobili e immobili del nostro territorio. Ad arricchire tale iter avremo inoltre il supporto della CasterApp, di pannelli didascalici all’interno della mostra e di un ciclo d’incontri d’approfondimento che partiranno dalla fine di giugno».
«Questa mostra – ha sottolineato il project manager Francesco Palmieri – rappresenta l’utilizzo efficace dei fondi europei destinati alle attività culturali. È stato un percorso lunghissimo caratterizzato da un meticoloso lavoro di ricognizione e studio dei beni, sino all’allestimento. Si è voluto puntare sulla digitalizzazione attraverso l’uso di strumenti innovativi per rivolgersi anche a un target d’utenza più giovane».
La mostra, inoltre, sarà arricchita da un’app, che permetterà di poter realizzare un tour virtuale della mostra e dei beni immobili.
«L’applicazione -ha dichiarato l’ingegnere Pasquale Mazzei – è stata pensata per diffondere in maniera immediata e capillare i contenuti espositivi. Si tratta di una multipiattaforma disponibile sia per smartphone che tablet e scaricabile da Google Play e da Apple Store. All’interno, inoltre, è presente un motore di ricerca delle opere con foto, mappe e descrizioni dettagliate. È un modo innovativo per valorizzare il nostro territorio ed il suo patrimonio culturale dando la possibilità a chiunque voglia di conoscere le nostre ricchezze. L’app è un continuo aggiornamento è presto sarà multilingue».
La mostra si potrà visitare fino al 31 agosto. (rcs)