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Cgil Fp Area Vasta chiede di liquidare la produttività ai dipendenti dell’Asp di Catanzaro

asp catanzaro

Liquidare la produttività ai dipendenti dell’Asp di Catanzaro. È quanto ha chiesto Amalia Talarico, segretaria della Cgil Fp Area Vastain quanto non è stata ancora liquidata, ai dipendenti del comparto dell’Asp, la produttività degli anni 2018, 2019 e 2020.

«Fino ad ora – ha spiegato Talarico – i dipendenti hanno dimostrato grande pazienza e comprensione alle giustificazioni accampate dalla Direzione su presunti impedimenti tecnici e procedurali in ordine alla mancata liquidazioni della produttività, ma non possiamo più accettare quel “forse a novembre” dato dalla Direzione Generale nell’incontro con le organizzazioni sindacali tenutosi giorno 8 Ottobre2021 presso il presidio ospedaliero di Lamezia Terme».

«Chiediamo, inoltre – ha aggiunto – che fine ha fatto il bonus per premiare gli “eroi della pandemia”. È trascorso oltre un anno dai decreti “Cura Italia” e “Salva Italia” che hanno trasferito i fondi alle Regioni e di quei soldi in Calabria non c’e traccia, nè vi è traccia di alcuna rivendicazione dell’Azienda Sanitaria presso la Regione Calabria nel pretendere le somme e riconoscere cosi il valore l’abnegazione e il sacrificio dei propri operatori, a tutt’oggi nelle tasche di questi “eroi” non è arrivato nulla».

«Languono, anche, gli incarichi di funzione – ha proseguito – le varie delibere sulla ammissione/esclusione dei candidati partecipanti all’avviso interno, per il conferimento degli incarichi di funzione con le varie integrazioni e rettifiche, sono iniziate a giugno e terminate ad agosto, come sono terminate ad agosto le nomine per le commissioni esaminatrici, come non sappiamo più nulla della progressione economica orizzontale 2019 che doveva essere liquidata a giugno 2020, insomma un grande caos, che dimostra soprattutto il non rispetto verso i lavoratori».

«La CGIL – ha conclusola segretaria Cgil Fp Area Vasta – in ragione della gravità di quanto rappresentato, chiede l’immediata liquidazione delle spettanze di produttività degli anni 2018, 2019, 2020 e la risoluzione immediata delle altre su citate richieste e comunica che al permanere dell’attuale situazione si riserva di intraprendere le forme di lotta che si riterranno più opportune a tutela dei lavoratori». (rcz)

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