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CITTANOVA (RC) – L’appello delle Associazioni ai cittadini

appello

Le Associazioni cittadine di Cittanova, Kalomena, Bottega del Sorriso, Cittanuova, Il Presepe-Novacinema, Prosopon, Centro Cattolico Sale della Terra, San Girolamo Patrono, Pro Loco, Pro Cittanova, LATODUE, Nuovo Carnevale, Società Artistico Operaia, BCC YOUNG, ACIPAC, Accademia Novi Albori, Radici, AVIS, AIDO, UILDM, Protezione Civile UCIS, Gente in Aspromonte, Legambiente, Karate Team, Accademia Tennis, ASD Bicittanova, Circolo Bocciofilo Carlo Ruggiero, Vespa Club, fanno un appello ai loro concittadini.

«In questo delicato momento – si legge nella lettera – anche noi rappresentanti delle associazioni cittadine cittanovesi impegnati nei diversi settori -sociale, culturale, sportivo, ambientale- vogliamo esprimere tutta la nostra preoccupazione per la situazione che presto si potrà determinare anche nella vita della nostra comunità, a seguito della diffusione del Coronavirus».

«Sicuramente – si legge nella lettera – fino ad oggi è mancata la percezione del pericolo reale. Abbiamo vissuto questa emergenza come una cosa distante, un problema che non ci riguardava. Da ora in poi, se vogliamo evitare che la situazione precipiti rapidamente, dobbiamo cambiare atteggiamento, agire responsabilmente per prevenire i gravi rischi di un contagio diffuso».

«Il Covid19, meglio conosciuto come Coronavirus – prosegue la lettera – ha una velocità di propagazione incredibile e si diffonde in modo esponenziale. La possibilità di fronteggiare in modo efficace il virus, evitando la sua diffusione rapida ed estesa anche nella nostra comunità, dipende dall’atteggiamento individuale e collettivo che sapremo adottare».

«In momenti come quello che stiamo vivendo – prosegue la lettera – uno dei più difficili della nostra storia recente, occorre che ciascuno di noi faccia prevalere il senso di responsabilità, la coesione, la solidarietà e si attenga alle regole prescritte. Dobbiamo avere la consapevolezza che è fondamentale, per un periodo limitato, modificare le nostre abitudini di vita quotidiana».

«Con questo spirito – prosegue la lettera – per contenere al massimo il contagio da Coronavirus, in maniera corale rivolgiamo un pressante appello a tutta la cittadinanda: alle ragazze e ai ragazzi: restate a casa, evitate di frequentare posti affollati e di radunarvi in luoghi pubblici o aperti al pubblico che non consentono di rispettare la distanza di sicurezza di un metro».

«Ai nostri anziani e alle persone più fragili – prosegue la lettera – evitate di uscire di casa. In caso di necessità è attivo al Comune il Servizio di Assistenza gratuita che prevede l’acquisto di alimenti, il pagamento di bollette, il ritiro di ricette presso i medici di famiglia e l’acquisto di farmaci. Lo si può contattare telefonando allo 0966 656186».

«Agli uffici pubblici e alle aziende private, ai gestori di esercizi commerciali, bar, ristoranti – prosegue la lettera – attrezzatevi per adottare tutte le precauzioni (le mascherine se necessarie) e per fare rispettare agli utenti e alla vostra clientela le distanze interpersonali previste. Ai nostri concittadini rientrati dalle regioni del nord: comportatevi con grande senso di responsabilità e non sottovalutate il rischio di portare il virus a familiari, parenti ed amici, in luoghi che finora sono rimasti immuni».

 

«È perciò fondamentale – prosegue la lettera – per chi è rientrato negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, comunicare al Sindaco la propria presenza, telefonando al 3356145015, e mettersi in autoisolamento volontario a casa per 14 giorni senza avere contatti con i familiari che hanno rapporti con l’esterno».

«A ciascuno di noi – prosegue la lettera – manteniamo la distanza di un metro con le altre persone, evitiamo baci, abbracci, strette di mano. Ed evitiamo il più possibile contatti non strettamente necessari. Laviamoci spesso le mani, copriamoci bocca e naso se tossiamo o starnutiamo, evitiamo uso promiscuo di bottiglie e bicchieri. Ricordiamoci che le misure adottate dal governo sono a tutela di tutti noi, misure per non mettere a rischio la salute di ciascuno e di tutti. Ma i provvedimenti funzionano se non ci sono falle provocate da atteggiamenti poco responsabili. Perciò questo è il tempo di attenerci e rispettare le regole prescritte».

 

 

«Ricordiamoci – prosegue la lettera – che il dovere civico di ognuno di noi è quello di dare una mano, di fare la propria parte, di accettare i sacrifici necessari richiesti. Ciascuno di noi può avere legittimi motivi per lamentare l’impatto di tali misure e pretendere, comprensibilmente, adeguati interventi di sostegno dai vari livelli istituzionali rispetto a queste conseguenze negative. Ma, siamo certi, che ciò non diventerà un alibi da parte di nessuno per sfuggire al rispetto delle regole. Seguire le regole significa anche dover accettare rinunce, sacrifici personali, in vista, però, di un bene comune dell’intera comunità». 

«Solo con l’unità del paese – conclude la lettera – e rispettando tutti le prescrizioni, con buon senso e senza minimizzare la situazione, potremo interrompere la catena dei contagi ed evitare che il virus si propaghi qui da noi. La priorità assoluta è la salvaguardia delle vite e della salute di tutti noi. Per difenderle dovrebbe essere sufficiente la responsabilità e l’orgoglio di un dovere civico imposto da noi stessi. Sentiamoci tutti responsabili e coinvolti, solo così ne usciremo assieme e più forti». (rrc)

 

 

 

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