CITTANOVA (RC) – Piantato l’albero di Falcone nella Giornata mondiale della biodiversità

In occasione della trascorsa Giornata mondiale della biodiversità 2023, anche a Cittanova (Rc) sono stati piantati l’”Albero di Falcone” e altre piante forestali nell’ambito del progetto nazionale “Un albero per il futuro” del Ministero dell’ambiente e dei Carabinieri forestali finalizzato alla valorizzazione della biodiversità e al sequestramento di CO2 in Italia per la realizzazione del grande bosco diffuso della legalità. L’iniziativa organizzata dalla Pro-loco Cittanova in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’Unione nazionale Pro Loco d’Italia-Calabria (Unpli), l’associazione Save your globe, ha visto protagonisti i bambini della scuola per l’infanzia paritaria “Padre Vincenzo Idà”, i Carabinieri Forestali – Reparto per la biodiversità di Reggio Calabria e l’associazione Lyriks, promotrice del progetto regionale sulla biodiversità diffusa “Kèpos-il giardino delle meraviglie”.

Nell’aiuola di Via Mazzini-Piazza Calvario è stato piantato insieme ai bambini l’albero di Falcone attorno al quale i bambini hanno intonato apposita canzone sull’ecologia ed esposto un centinaio di disegni sulla loro percezione della biodiversità, oltre a porre tante domande specifiche, moderati da Denise Mammone presidente della Pro Loco Cittanova, alle quali hanno risposto il Tenente colonnello dei Carabinieri Forestali Giuseppe Micalizzi che ha anche introdotto i progetti “L’albero di Falcone” e “Un albero per il futuro”, insieme al sindaco di Cittanova Francesco Cosentino, all’agronomo Rosario Previtera presidente di “Save Your Globe”, a Filippo Capellupo presidente di Unpli Calabria, a Nino Cannatà presidente di “Lyriks” per il quale «è stato emozionante percepire e verificare ancora una volta la preparazione e la consapevolezza dei bambini più piccoli in merito ai temi ambientali, per il rispetto della natura e della biodiversità e la loro voglia di essere testimonial d’eccezione a scuola, in famiglia, nella società in genere sia oggi che in futuro. Prepareremo un’apposita pubblicazione sia a ricordo della manifestazione sia come strumento divulgativo della missione “green” che tutti dovremmo fare nostra contro il cambiamento climatico e per la legalità diffusa, a partire proprio dai più piccoli e dalle scuole del terrtiorio». (rrc)

CITTANOVA (RC) – Per la cultura della biodiversità, verrà piantato l’albero di Falcone

In occasione della Giornata Internazionale per la Biodiversità, proclamata dalle Nazioni Unite per ricordare l’adozione nel 1992 dell’importante Convenzione per la Diversità Biologica, l’associazione Pro loco Pro Cittanova è lieta di annunciare una iniziativa di sensibilizzazione, prevista a Cittanova (Rc) per martedì 30 maggio 2023 ore 11:00, per celebrare la cultura della biodiversità.

L’evento, denominato “Un albero per il futuro” sposa il Progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e vede la messa a dimora dell’Albero di Falcone, una talea del Ficus macrophillacolumnarismagnoleides messa a disposizione dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità.
La manifestazione, con il patrocinio del Comune di Cittanova, vede il coinvolgimento dell’Unpli e la collaborazione delle associazioni Save your globe e Lyriks con il progetto Kepos il giardino delle meraviglie.

L’iniziativa è aperta alla cittadinanza e alle scuole e vede la partecipazione attiva dei bambini della Scuola dell’infanzia Paritaria “Padre Vincenzo Idà” che animeranno ila piantumazione con un’esibizione canora e con delle illustrazioni sul tema. Interverranno il Ten. Col. Giuseppe Micalizzi, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria; Francesco Cosentino, Sindaco di Cittanova; Filippo Capellupo, Presidente Unpli Calabria; Giovanna Denise Mammone, Presidente Pro loco Pro Cittanova; Rosario Previtera, Presidente Save your globe; Nino Cannatà, promotore per Lyriks del progetto Kepos – il Giardino delle Meraviglie. L’iniziativa concorre a sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto i più giovani sull’importanza dell’impegno sociale e della salvaguardia ambientale nonché a diffondere gli obiettivi di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, mettendo in atto l’Obiettivo 15: Vita sulla Terra che si occupa di proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità.

Il progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale promosso dal Ministero della Transizione Ecologica punta alla realizzazione di un grande bosco diffuso formato dalle giovani piante messe a dimora e sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2.

È previsto inoltre un momento di interazione fra i relatori e i più giovani allo scopo di coinvolgere sull’importanza della biodiversità per scongiurare l’impatto che la mancanza di tutela della natura può avere sul clima, la sicurezza alimentare e sulla salute umana, con un focus sulle azioni che ogni giorno permettono di conservare, ripristinare e condividere equamente la natura e la miriade di benefici che la biodiversità fornisce agli esseri viventi. (rrc)

CITTANOVA (RC) – Lunedì al Teatro Gentile lo spettacolo “Il padre della sposa”

Lunedì 6 marzo, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena lo spettacolo Il padre della sposa di Caroline Francke con Gianfranco Jannuzzo Barbara De Rossi e la regia di Gianluca Guidi.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della stagione teatrale organizzata dall’Associazione Kalomena. Sul palco, anche Gaetano Aronica, Martina Difonte, Roberto Iannone, Marcella Lattuca, Lucandrea Martinelli.

Giovanni è un imprenditore e padre di famiglia che, oltre a possedere un’azienda, ha una moglie, Michelle, e una bella figlia ventiduenne a cui vuole molto bene e di cui è molto geloso. La ragazza sta per sposare Ludo, rampollo di una ricca famiglia, ma l’imminente matrimonio con annessi caotici preparativi avranno un effetto straniante sul povero padre, che in cuor suo non vuole accettare il fatto che la figlia sia ormai una donna e il solo pensiero di lasciare l’adorata fanciulla nelle mani di uno sconosciuto lo fa dar di matto. A peggiorare le cose ci si metterà il prezzo esorbitante del matrimonio che costerà all’uomo una piccola fortuna. Tutto ciò e l’ansia di una sorta di sindrome del nido vuoto al maschile faranno sì che l’uomo assuma bizzarri atteggiamenti facendo preoccupare tutto il parentado. La goccia che farà traboccare il vaso sarà l’invasione casalinga dell’eccentrico, richiestissimo e costosissimo organizzatore di matrimoni Boris e la scelta di organizzare il ricevimento proprio in casa, una situazione che farà in men che non si dica crollare i nervi al sempre più stressato padre, che nonostante il sostegno della moglie Michelle,  tra una figuraccia e l’altra, finirà addirittura in prigione, ma tutto ciò avrà lo scopo di rendere l’esagitato padre della sposa più consapevole che la figlia ormai adulta sta per sposare l’uomo che ama. Lo spettacolo si presenta come una divertente comedy piena di gag riuscite e momenti coinvolgenti con alcune situazioni tenere e divertenti.

Una commedia divertente, allegra e romantica, che non sarà mai sorpassata. Merito di un testo che rimarrà sempre attuale (e che farà sempre riflettere sulle sfaccettature dell’amore) e di un adattamento teatrale in grado di esaltare la comicità dall’inizio alla fine, facendo ridere il pubblico ripetutamente e applaudire a più riprese il cast di sette attori affiatatissimi.

CITTANOVA (RC) – Domenica al Teatro Gentile “Uno, Nessuno, Centomila”

Domenica 26 febbraio, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena Uno, Nessuno, Centomila di Luigi Pirandello con Pippo PattavinaMarianella Bargilli per la Stagione Teatrale dell’Associazione Culturale Kalomena, giunta alla 19esima stagione.

Quella che andrà in scena al Gentile è una ironica, moderna, divertente, umoristica, spiritosa, paradossale, leggera, versione teatrale del capolavoro di Luigi Pirandello: il suo romanzo per antonomasia. 

Pubblicato nel ’25 a puntate, in versione definitiva l’anno dopo, ma iniziato nel decennio precedente, l’ultimo romanzo del Genio agrigentino è la summa del suo pensiero, della sua sterminata riflessione sull’Essere e sull’Apparire, sulla Società e l’Individuo, sulla Natura e la Forma. 

L’Autore stesso, in una lettera autobiografica, lo definisce come il romanzo “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”. 

Attualissimo, nella descrizione della perdita di senso che l’Uomo contemporaneo subisce a fronte del sovrabordare dei grandi sistemi antropologici e sociali, che finiscono con l’annullarlo, inglobandolo: dallo Stato alla Famiglia, dall’istituto del Matrimonio al Capitalismo, dalla Ragione alla Follia.

Narrazione /interpretazione/esposizione affidata ad un “mostro” di tecnica come Pattavina, ma anche al moderno azzardo di una Compagnia giovane ma talentuosissima.

In scena, quindi, l’eleganza formale di un Maestro come Pattavina: spensierato narratore in “flash-back”. Furente doppio di sé stesso nelle vicende più dolorose. In questo auto-sostituirsi, c’è persino il possibile riscatto all’impotenza originaria, all’inanità di una esistenza precedente, inconsapevolmente sprecata. Ed il “femminile”, mutevole, soggiogante, oscuro ed ambiguo: la bravura di Marianella Bargilli, inquieta ed inquietante. Perfetta nel travasare elementi di contrasto di un personaggio nell’alchimia dell’altro.

Gli attori, volutamente, si trasformano in una sequenza di personaggi, traghettando, dall’uno all’altro, le caratteristiche comuni, i caratteri più evidentemente condivisi.

In quest’opera c’è la follia, vera o presunta, ci sono le mille maschere di ciascuno di noi e c’è l’irrisolvibile dualismo fra essere e apparire. È insomma un concentrato di Pirandellismo questo adattamento di “Uno, nessuno e centomila”, per la regia di Antonello Capodici. (rrc)

CITTANOVA (RC) – Il 31 gennaio in scena “Ditegli sempre di sì”

Il 31 gennaio, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena lo spettacolo Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo, con Carolina RosiTony Laudadio, con la regia di Roberto Andò.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della stagione teatrale dell’Associazione Culturale Kalomena, giunta alla 19esima edizione.

L’opera, tra le meno note di Eduardo, si basa sul perfetto meccanismo del testo in equilibrio tra comico e tragico; una commedia molto divertente che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale.

Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi scritti da Eduardo, un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione.

In Ditegli sempre di sì la pazzia di Michele Murri è vera, infatti è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo.

Tornato a casa dalla sorella Teresa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio; tra equivoci e fraintendimenti alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera?

Sul palco, assieme a Carolina Rosi e Tony Laudadio, ci saranno Andrea Cioffi, Antonio D’Avino, Federica Altamura, Vincenzo Castellone, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti, Viola Forestiero, Vincenzo D’Amato, Gianni Cannavacciuolo, Boris De Paola(rrc)

CITTANOVA (RC) – Il 21 gennaio il Balletto di Mosca in “La Bella Addormentata”

Il 21 gennaio, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena La Bella Addormentata del Balletto di Mosca.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 19esima stagione teatrale organizzata dall’Associazione Kalomena con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

«Con tale scelta  – viene spiegato in una nota –desideriamo confermare l’impegno dell’Associazione Kalomena che da sempre vuole mettere in risalto la capacità del teatro, della danza, della musica e dell’arte di veicolare messaggi di pace, di amore e di rispetto per la libertà e la dignità di ogni uomo e donna in ogni parte del mondo. Perché la cultura unisce il mondo. In un’epoca in cui sembra prevalere la spinta ad alzare muri, che serviranno solo a trasformare in prigionieri chi li costruisce, riteniamo invece fondamentale costruire ponti di dialogo tra culture, religioni, mondi diversi».

«Per questo, nel ripudiare ogni forma di guerra e di violenza – continua la nota – ribadiamo la condanna dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Putin, siamo al fianco del popolo ucraino ed esprimiamo la propria vicinanza e solidarietà a tutte le vittime e tutti coloro che stanno soffrendo a causa della guerra».

La Bella Addormentata è un balletto in un prologo e due atti, con le musiche di Pyotr Ilych Tchaikovsky, con le coreografie che Marius Petipa, scenografie del Russian Classical Ballet, costumi e direzione artistica di Evgeniya Bespalova.

La Bella Addormentata è un incredibile capolavoro del balletto classico. La dimensione del sogno risveglia la magia delle fiabe, un mondo incantato di castelli, foreste, maledizioni e incantesimi. Solo un bacio dell’amor puro spezzerà il sortilegio. Quest’opera, consacrazione del romanticismo, basato sul racconto di Charles Perrault “La Belle au Bois Dormant”, integrato nello stile francese del XVIII secolo, è considerato una delle pièce che crea più interesse per il pubblico.

Questa rappresentazione è una grande sfida per i ballerini, specialmente nell’interpretazione del personaggio principale Princess Aurora, che richiede uno stile cristallino elegante e fragile. Eseguito dalle principali compagnie mondiali, questo capolavoro di Piotr Tchaikovsky è senza dubbio una delle pagine più belle dell’illustre compositore russo. Melodie eterne come “Rosa Adagio” e “Grande Valse Villageoise” rivelano il lirismo dell’autore. La relazione tra la musica di Čajkovskij e la coreografia di Marius Petipa è così perfetta che sarebbe difficile immaginare un’altra lettura della partitura. Pertanto, la musica e la coreografia in simbiosi geniale hanno reso questa pièce l’Opera più emblematica della danza classica. Questa produzione presenta un incredibile set di bellezza e realismo, costumi prodotti con dettagli sontuosi e barocchi, un ensemble di solisti e un corpo di ballo guidato da star del balletto russo.

«Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova si propone – conclude la nota – già dalla sua fondazione avvenuta nel 2005 nella città di Mosca, di conservare integralmente la tradizione del balletto classico russo. La compagnia è composta da un cast di ballerini diplomati nelle più prestigiose scuole coreografiche: Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk, Perm; Corpo di ballo e solisti, provenienti dalle principali Compagnie russe, danno corpo a questo ensemble, nel quale preparazione accademica ed esperienze internazionali si sposano con l’irriverenza di talenti emergenti nel panorama della danza classica moscovita». (rrc)

CITTANOVA – Al Teatro Gentile “Taranta d’Amore”

Domani, al teatro Gentile di Cittanova, in scena la “Taranta d’amore” con Ambrogio Sparagna, accompagnato dall’Orchestra Popolare Italiana e insieme a Peppe Servillo e al gruppo Tarantella d’Aspromonte.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della 19esima stagione teatrale organizzata dall’Associazione Culturale “Kalomena”.

Taranta d’Amore è una grande festa spettacolo dedicata ai balli della tradizione popolare italiana: gighe, saltarelli, ballarelle, pizziche, tammurriate e soprattutto tarantelle. 

Al centro della scena Ambrogio Sparagna, sostenuto dalla straordinaria energia e bravura dei musicisti dell’Orchestra, dà vita ad una grande festa spettacolo che riesce ad animare il teatro, la fa saltare al ritmo vorticoso dei nostri balli popolari, tra organetti, chitarre, ciaramelle e tamburelli. 

Nel corso dello spettacolo il pubblico diventa “protagonista della festa” e si lascia piano piano travolgere dalla forza della musica abbandonandosi agli inviti del Maestro a ballare, battere le mani, sorridere e fischiare una melodia, cantare un ritornello. 

A Cittanova la sesta edizione del Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo”

di DOMENICA SORRENTINel mese di dicembre 2021, l’Associazione Cittanova Radici, Gruppo di Studio e Ricerca della Storia e della Cultura Popolare, ha bandito la VI edizione del Premio Letterario Il Fondaco di Casalnuovo, con la pubblicazione del bando sul sito www.premioletterariocittanova.it

È un Premio che vuol far ricordare il Fondaco, fulcro dell’antico centro abitato di Casalnuovo dove, fin dal 1580, avvenivano gli scambi commerciali e di mercato perché punto di convergenza tra più vie di percorrenza di un vasto territorio che riuniva, strategicamente, gli abitanti dell’area jonica (Gerace) e quelli della tirrenica (l’attuale Piana degli Ulivi). Precedette la fondazione di Casalnuovo, oggi Cittanova, che venne edificata con l’Editto del 12 agosto 1618, a firma del Principe di Gerace, Girolamo Grimaldi, appartenente ad un ramo della famiglia da cui discendono i Grimaldi, sovrani del Principato di Monaco.

Questa VI edizione, patrocinata dal Comune di Cittanova, dai Siti Storici Grimaldi di Monaco, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, dal Consiglio Regionale della Calabria, ha riscosso una viva attenzione ed ha suscitato un grande interesse. La Cerimonia di Premiazione si terrà il 21 dicembre p.v., alle ore 16:30, presso i locali del Polo Solidale per la Legalità, sito in Piazza Croce, a Cittanova. I lavori, moderati da Rossella Cardona, Associazione Sale della Terra, prevedono l’intervento introduttivo della Presidente, Domenica Sorrenti, i saluti del Sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, del Segretario Questore del Consiglio Regionale della Calabria, Salvatore Cirillo, la relazione della Presidente del Premio Letterario, Vincenza Dagostino, l’intervento del Presidente della Giuria, Giuseppe Antonio Martino.

Con tale specifico momento creativo abbiamo voluto dare forza ai talenti già affermati e abbiamo desiderato scoprirne di nuovi. Ci sono persone che non sanno di avere il talento finché non decidono di mettersi in gioco.

Se nel passato bandire un Premio Letterario ha significato offrire spunti per una crescita letteraria ed umana ben rilevabile nel tempo ed un trampolino di lancio verso risultati sempre migliori, oggi, dopo un triste periodo caratterizzato dagli stravolgimenti dovuti alla pandemia da Covid-19, con il drammatico e impensabile ritorno della guerra alle porte dell’Europa, con il costante aumento di terribili episodi repressivi a spese delle donne, come sta succedendo in Afganistan e, ultimamente, in Iran, con la sistematica violazione dei diritti umani, partecipare ad un concorso e concludere la cerimonia in presenza, rappresentano, oseremmo dire, prove di ripartenza, di normalità.

Siamo convinti che l’impegno per la pace e la sicurezza debba passare attraverso la cultura, il rispetto dell’individuo, bene comune di straordinaria ricchezza, in una civiltà che si è evoluta nel tempo attraverso il fare umano, la cooperazione armoniosa tra le parti, per far conoscere stili di vita e di pensiero coerenti con i nostri valori etici e gentili. 

Nel corso della serata di premiazione verrà presentato il libro “Con la lente del tempo” di Antonino Tramontana. Nella presentazione di questo libro, dalla scrittura diretta e armoniosa, intriso di valori quali la solidarietà, l’amicizia, la cooperazione, il rispetto, la condivisione, che se non adeguatamente riaffermati, rischiano di dissolversi come neve al fuoco, dialogherà con l’autore la poetessa Vincenza Armino, il cui nominativo si trova nella “Storia della Letteratura Italiana”. 

La presente edizione ha previsto quattro le sezioni: A, racconto breve; B, poesia in vernacolo; C, corto teatrale e D, riservata agli allievi degli Istituti di Istruzione Superiore, in gruppo classe o singolarmente con un racconto, una poesia, un corto teatrale, un lavoro multimediale capace di coniugare tradizione e innovazione. 

Molto attento è stato il lavoro della qualificata giuria, presieduta dal professore Giuseppe Antonio Martino e composta dal professore Agostino Formica, Rocco Rao, Natale Pace e Nino Tramontana.

Di seguito i nominativi e i dettagli per le quattro sezioni delle opere premiate:

Sezione A, Narrativa:

1° Premio ex aequo a Benedetta Zema con “Il ritorno della primavera” e Carlo Montelelone con “Le Sorgenti del mare”;

2° Premio a Pier Paolo Fiore con “Il sogno di Carmine”;

3° Premio a Pat Porpiglia con “Angela, prostituta per necessità”;

Menzione speciale a: Filiberto Luciano Napolitano con “Un essere di questa terra” e a Romano Augusto Fiocchi con “Un amore inglese”.

Sezione B, Poesia in vernacolo:

1° Premio a Paolo La Cava con “Chi friddu chi faci sta sira”;

2° Premio a Giuseppe Furfaro con “Tindi jhisti”;

3° Premio a Flavia Bruzzese con “A me terra forestera”;

Menzione speciale ad Angelo Surace con “A casa da Baruna” e a Giuseppe Sergi con “Poveri nui”. 

Sezione C, Corto Teatrale

1° Premio a Virginia Risso con “Pearl”;

2° Premio a Emanuele Stochino con “Ciao ciao”.

Sezione D, riservata agli studenti degli Istituti d’Istruzione Superiore:

1° Premio a Emma Vatteroni con “Chi sei? Mi chiedo”, Liceo Scientifico “Vito Volterra” – Roma.

Ai premiati verranno consegnati oltre al premio in danaro previsto nel bando, un trofeo rappresentante il logo dell’Associazione Cittanova Radici, costituito da un albero d’ulivo stilizzato, su un piedistallo in ceramica, realizzato in rame dall’artista cittanovese Angela Avenoso, insegnante di Design dell’oreficeria e Metalli presso il Liceo Artistico di Terni.

La cerimonia di premiazione sarà allietata da intermezzi musicali a cura della cantante e Maestro di flauto traverso, Maria Tramontana, una stella della nostra terra, accompagnata dal padre Nino.

L’Associazione Cittanova Radici porta avanti, tra le altre cose, due attività principali, Il Premio Cittanova Radici e il Premio Letterario “Il Fondaco di Casalnuovo”.

Il Premio Radici è stato istituito per la prima volta dal dottore Girolamo Giovinazzo, affiancato da un nutrito gruppo di persone come la poetessa Maria Frisina, il meridionalista Pasquino Crupi, l’onorevole Natino Aloi, con l’intento di dare lustro e riconoscimento a personaggi che hanno lasciato un segno mantenendo alti i valori della nostra terra sia in campo culturale, sociale ed economico come nelle arti e nei mestieri, persone che con le loro azioni hanno influenzato e influenzano il presente e continuano a indirizzare il futuro.

Per non disperdere la fervida attività culturale scaturita da queste attività, nel 2014, è stata costituita l’Associazione Cittanova Radici.

In essa è stato convogliato anche il Premio Letterario, su input della professoressa Vincenza Dagostino che, con il marito, il compianto professore Vincenzo Crocitti, nel 2010, avevano dato il via ad un Premio di grande spessore culturale, quando non ce ne erano molti in circolazione. Grazie all’impegno indefesso della professoressa Dagostino, presidente onorario del Premio Letterario, Cittanova può vantare di uno strumento indirizzato a far emergere la passione per la scrittura e i talenti creativi. Aspiriamo a dare ampio spazio alla poesia in dialetto calabrese riservata agli autori residenti in Calabria ma anche ai tanti nonni, padri, figli, parenti che nel corso degli anni sono emigrati, hanno lasciato con il dolore nel petto la propria terra natìa, “costretti” a cercare fortuna altrove, che “cantano” di quei luoghi rimasti nel cuore… facendo sgorgare versi struggenti che si riversano copiosi e manifestano tutto l’amore per il Paese…

Oggi possiamo dire di essere particolarmente soddisfatti non solo per il numero dei partecipanti ma anche perché nelle opere ricevute ci sono perle di rara bellezza, per cui è risultato difficile scegliere chi premiare. 

È intenzione dell’Associazione Cittanova Radici proseguire con altre edizioni perché siamo convinti che “Nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che calzi, ma le impronte che lasci”. Condividiamo questo aforisma, il cui autore è sconosciuto, in quanto descrive pienamente come l’arte dello scrivere serva a comunicare il pensiero e la parola, espressione del proprio essere, nel nostro Paese e fuori da esso, per crescere e ricevere gratificazioni, per trovare nella differenza l’arricchimento, per supere l’egoismo del piccolo recinto, del piccolo orticello, per alzare lo sguardo e vedere oltre… con impronte lasciate in modo semplice e diretto…

Alla prossima edizione… (ds)

CITTANOVA (RC) – Il 7 dicembre in scena “Tre X 2 tra Radio e TV”

Il 7 dicembre, a Cittanova, al Teatro Gentile, in scena Tre X 2 tra Radio e TV de i Gemelli di Guidonia, per la stagione teatrale dell’Associazione Culturale Kalomena.

La Rassegna è organizzata con il patrocinio della locale Amministrazione comunale ed il sostegno della BCC Calabria Ulteriore.

Come fa la musica ad invadere le vite di tre giovani fratelli? Sì perché si chiamano “gemelli” ma in realtà sono fratelli! Pacifico, Gino ed Eduardo si esibiranno dal vivo con gag, canzoni, imitazioni e con tanti dei personaggi della loro trasmissione di successo su Rai Radio 2. 

Musica e comicità coinvolgenti per uno show effervescente. E come sempre un occhio all’attualità, che nelle mani e nelle voci dei Gemelli diventa occasione per ridere e per giocare insieme al pubblico. 

Non mancheranno poi racconti ed aneddoti riferiti ai grandi protagonisti della televisione, dalla quale ogni settimana con le loro tre voci danno vita a performances straordinarie. 

I grandi cantautori del passato e del presente saranno cantati, interpretati e…avvicinati! 

Tutta la comicità dei Gemelli di Guidonia raccontata attraverso la musica, che ha infinite potenzialità ed infiniti modi per divertire ed emozionare. 

Divertimento ed emozioni assicurate, accompagnate da tre voci che si intersecano in maniera splendida. (rrc)