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Coldiretti Calabria: Avviare campagna vaccinale contro lingua blu

Coldiretti Calabria: Avviare campagna vaccinale contro lingua blu

È necessario «e tempestivo l’avvio immediato di una campagna vaccinale per salvare le aziende e formaggi pregiati  quali il pecorino crotonese e del Monte Poro a marchi Dop». È quanto ha chiesto Coldiretti Calabria Calabria, in merito all’emergenza lingua blu, «un problema molto serio che preoccupa molto gli allevatori della Regione».

«Siamo a più di cinquanta casi – ha rilevato l’Associazione – ma forse sottostimati, non più circoscritti alla sola provincia di Crotone che è quella più colpita. Per circoscrivere nel più breve tempo l’epizozia, oltre all’intervento delle autorità sanitarie preposte occorre denunciare subito il focolaio per attivare i protocolli di sicurezza predisposti dalla Regione d’intesa con i comuni. Secondo le stime di Coldiretti, sono qualche  migliaio gli animali morti a causa della malattia che sta dilagando».

Coldiretti da tempo ha lanciato un appello nel chiedere un impegno alle istituzioni per mettere in campo tutte le soluzioni necessarie a tutelare la filiera zootecnica, individuando anche  forme di risarcimento o comunque misure di sostegno e su questo c’è il massimo impegno.

«La lingua blu (blue tongue) – ha spiegato Coldiretti – è una malattia trasmessa ai ruminanti da un insetto, un moscerino del genere Culicoides – spiega Coldiretti -. Non colpisce l’uomo e non infetta comunque il latte e la carne ma può comunque causare la morte dell’animale. Il diffondersi della malattia ha portato al calo della produzione di latte e al blocco della movimentazione delle greggi e delle mandrie, con danni economici per le aziende».

«Per tutelare gli allevatori – ha spiegato l’Associazione – occorre sorvegliare e monitorare anche effettuando  controlli serrati sulle importazioni di animali vivi dall’estero, poiché la lingua blu è arrivata nelle regioni settentrionali probabilmente dal Nord Europa. Importante in tale ottica l’utilizzo delle stalle di sosta, oltre all’uso di repellenti per gli insetti».

«Nel 2023 – ha avvertito Coldiretti – le importazioni in quantità di ovini e bovini vivi sono aumentate del 16%, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat». (rcz)

 

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