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Confartigianato Imprese Calabria: Servono ristori subito e adeguati per le imprese

Artiginato

Confartigianato Imprese Calabria, ha ribadito che «servono risposte chiare, tempi certi e ristori e sostegni, subito, e adeguati» per le imprese già in ginocchio da oltre un anno di crisi economica determinata dalla pandemia.

«Le categorie colpite dalle ulteriori restrizioni – si legge in una nota – saranno costrette a subire una ulteriore inattività che si aggiunge allo stop forzato pre-pasquale, dovendo far fronte a mancati incassi, ma nello stesso tempo a spese di fitto, bollette e forniture che comunque andranno onorate. È oltre un anno che conosciamo bene le problematiche conseguenti all’insorgere della pandemia, soprattutto nella nostra regione, e quindi alle misure di contenimento della diffusione del virus, e le imprese sono pronte come sempre a fare la loro parte, ma anche le istituzioni devono farlo».

«Non si può continuare – continua la nota – a fare fronte alla necessità di combinare il diritto alla salute con il diritto al lavoro, penalizzando le imprese con continui ritardi e mancate risposte. Non possiamo, quindi, che comprendere la delusione e la protesta dei nostri imprenditori, ormai sfiniti, che deve però rimanere nell’ambito dei confini dettati dal rispetto della legge e delle misure anti-covid. Proprio per questo nei giorni scorsi la nostra confederazione, assieme ad altre organizzazioni, ha avviato una raccolta firma per la riapertura delle attività del benessere il cui fermo è inspiegabile, ed abbiamo chiesto la riapertura delle attività di ristorazione fornendo precise indicazioni».

«Quello che chiediamo – conclude la nota – come organizzazione di categoria è di fare lavorare le nostre imprese ed alla Regione, chiediamo una vera svolta perché la Calabria esca fuori dalla zona rossa e, tutti assieme, si faccia pressione sul Governo centrale per accelerare sui ristori e sostegni adeguati, compensando questo ulteriore sacrificio richiesto. Siamo pronti a sostenere le ragioni delle imprese, che chiedono le riaperture nei modi consentiti dalla legge: si tratta di una inevitabile e improrogabile questione di sopravvivenza». (rcz)

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