Questa sera, a Cosenza, alle 19.30, al Castello Svevo, la presentazione del documentario Gioacchino da Fiore, profeta della globalizzazione.
Il documentario, realizzato dall’Associazione Culturale SM.Art e cofinanziato dalla Regione Calabria, vuole essere uno strumento per divulgare in modo più ampio possibile la conoscenza del pensiero dell’Abate Gioacchino.
Vissuto nel medioevo a cavallo tra il 1100 e il 1200, Gioacchino da Fiore, abate fondatore dell’Ordine Gioachimita, fu capace di parlare con papi e sovrani. Tra i suoi incontri con personaggi noti come l’imepratore Enrico VI Hohenstaufen, con l’imperatrice Costanza d’Altavilla, madre di Federico II e quello con Riccardo Cuor di Leone, che era in attesa di imbarcarsi alla volta della Terra Santa per la terza crociata.
Gioacchino da Fiore è da sempre uno degli autori medievali più studiati nel mondo.
Pensatore universale andò contro le posizioni teologiche dominanti della Scolastica parigina che sostenevano la consumazione del tempo in attesa del Giudizio Universale. Ma in questa visione, per Gioacchino non c’era spazio per l’azione dell’uomo. Andando coraggiosamente controcorrente Gioacchino liberò gli uomini dal terrore della Storia, della fine del Tempo, dall’ansia apocalittica. Grazie alla sua robusta armatura teologica capovolse la concezione del tempo e asserendo l’importanza dell’azione umana ha proiettato l’umanità verso un’età della speranza operativa. (rcs)