COSENZA – Torna il Festival delle Candele

Sabato 3 giugno, al Castello Svevo di Cosenza si terrà la quinta edizione del Festival delle Candele.

Per l’occasione la struttura sarà illuminata da migliaia di candele e prevede la partecipazione di artisti e musicisti nazionali.

Sono 20, infatti, i creativi coinvolti, che si cimenteranno in estemporanee d’arte, 18 le performance on stage e 10 le installazioni artistiche.

Un percorso suggestivo e sensoriale negli ambienti medievali, immersi nell’arte e nello spettacolo e accompagnati da suoni, sapori e immagini particolari. Particolare attenzione verrà data alla lettura delle costellazioni, guidata dal Gruppo Astrofili Menkalinan, che descriveranno gli oggetti celesti ed i miti ad essi correlati, coadiuvati nel racconto dall’utilizzo di telescopi e fasci laser. Novità di questa edizione sarà il coinvolgimento del Consorzio di Tutela Vini Doc Cirò e Melissa – partner ufficiale del Festival – con degustazioni mirate, coadiuvate dalla presenza di esperti sommelier del consorzio, che accompagneranno gli ospiti verso la scoperta di vini dal forte stampo identitario e rinomati a livello internazionale. La degustazione avrà un ticket dedicato dal costo di 10 euro, che potrà essere acquistato all’interno della manifestazione e comprenderà: 3 “ticket degustazione” e un “kit degustazione” (calice + porta calice, da restituire all’uscita).

Spazio anche alla valorizzazione delle eccellenze gastronomiche calabresi, con il laboratorio “Food Experience” realizzato dalla Maccaroni Chef Academy di Corrado Rossi, che mirerà ad esaltare i sapori dei cibi attraverso il connubio tra gusto e tradizioni del territorio calabrese.

Tra le performance live in scena al festival ricordiamo “Carillon”, installazione vivente dell’artista Maria Dolores della compagnia Fuoco&Clownerie, la rappresentazione coreografica di un combattimento di cavalieri, muniti di spade di fuoco, a cura dell’associazione LUX Gladio e le performances esclusive di slackline, ad opera del funambolista Johnny rope.

Nella Sala delle Armi sarà presente un’installazione site-specific dell’artista Fio Marino e una mostra di tavole inedite a fumetti dell’illustratrice Angela Sancono.

Nella Sala del Trono verrà esposta “Luci della ribalta”, una suggestiva installazione artistica ad opera dello stilista Giuseppe Cupelli, mentre l’associazione LUX Gladio curerà l’allestimento del Giardino del Pozzo, dedicato alla leggenda dei “Templari e Santo Graal”.

Nella Sala Militare, Mario Vetere presenterà la sua mostra “Negativo è Positivo”, con cui gli ospiti potranno interagire grazie all’utilizzo degli smartphone. La tecnica utilizzata – negativoèpositivo® – è stata brevettata dall’artista. Fortemente innovativa ed unica al mondo, i disegni sono realizzati in negativo e senza l’ausilio di tecniche di fotoritocco. Tra le opere esposte, sarà presente inoltre una site-specific dedicata al Festival.

L’evento ospiterà inoltre live performances musicali: Daniele Sanfilippo e Deborah Perri con il loro raffinato progetto “Esolune”; il cantautore Martelli, tra i finalisti di Italia’s got Talent 2022, che porterà il suo tormentone “Bello Bello; La Luce dell’Est” – Omaggio a Lucio Battisti: in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita dello straordinario artista, al Festival delle Candele si celebrerà l’incredibile repertorio del padre del pop italiano, con un trio di artisti composto da Sasà CalabreseSimone Ritacca e Giuseppe Santelli.

I dj set saranno infine a cura di Luigi D’Alife. (rcs)

Il maestro orafo Gerardo Sacco cittadino onorario di Castrovillari

Castrovillari ha un nuovo cittadino onorario. Si tratta del grande maestro orafo Gerardo Sacco che ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella e dal sindaco del capoluogo del Pollino Mimmo Lo Polito.

Nella sala del consiglio comunale, sono stati tanti i consiglieri comunali che hanno voluto rendere omaggio all’orafo crotonese ribadendo l’attaccamento di questo alla città.

La motivazione è la seguente: Un grande della nostra Calabria, che ha saputo affermare la bellezza attraverso arte e cultura. Ambasciatore nel mondo dell’essitenza di un altra Calabria, quella bella e laboriosa, vivace e passionale, solidale e accogliejte. La città di Castrovillari ha avuto modi di conoscerlo e apprezzarlo da giovanissimo, quando la sua arte era in embrione e successivamente da artista affermato con la creazione di premi e simboli delle nostre manifestaizoni più importanti. Castrovillari ha conferito la cittadinanza ad un figlio illustre della nostra Regione con la consapevolezza che la sua figura ci rende tutti più orgogliosi della nostra terra.

Molto emozionato il maestro orafo di ricevere la cittadinanza onoraria dalle mani del prefetto e del sindaco. (rcs)

PAPASIDERO (CS) – Arriva la seconda edizione dell’Outdoor sports day

Visto il successo della prima edizione 2022, anche quest’anno viene riproposto Outdoor Sports Day, giornata-evento unica nel suo genere che si svolgerà sabato 17 giugno nell’incantevole cornice naturalistica della valle del fiume Lao e del Parco Nazionale del Pollino. Proprio come l’edizione precedente, l’evento è organizzato dall’associazione di promozione turistica Visit Papasidero e dall’amministrazione comunale di Papasidero (Cs).

Lo scopo della giornata è quello di dare la possibilità ai turisti-amatori di conoscere e provare le attività sportive che si possono svolgere nella meravigliosa valle del fiume Lao quali: rafting, paintball, quad, trekking in acqua, parco avventura, canyoning, cicloturismo, orienteering, trekking culturale tra gli affreschi dei Monaci Basiliani e le vie della storia.

Quest’anno, acquistando il ticket del costo di 35,00 euro, sarà possibile svolgere 2 sport a scelta tra quelli proposti e gli organizzatori vi doteranno anche di alcuni gadget utili per la giornata.
È necessario prenotare il ticket sul sito di EventBrite o chiamare all’infoline +39 351.9364975, anche tramite messaggio WhatsApp.

Si parte dalle ore 9:00 nello splendido borgo di Papasidero dove daremo il via all’evento con sorprese, spettacoli e dove poi gli organizzatori accoglieranno i primi partecipanti alle attività presso i gazebo dove si ritirano i ticket.

La giornata sarà ricca di eventi e spettacoli di intrattenimento per grandi e piccini.
Intorno alle ore 18:30 si terrà poi un tavolo di confronto aperto al pubblico dal titolo: “Il turismo sportivo come opportunità di crescita delle piccole comunità – futuro & sostenibilità” che vedrà la partecipazione di un prestigioso parterre di ospiti e relatori.

La giornata si concluderà con una serata musicale e degustazione di prodotti tipici.
Come sempre dicono gli organizzatori: «l’Outdoor Sports Day non è solo un evento, non è solo una festa dello sport all’aria aperta, ma è un’esperienza incredibile che nessuno dimenticherà!». (rcs)

La Camera di commercio di Cosenza dialoga con Bolzano

A maggio 2019 è stato siglato un accordo tra le Camere di commercio di Cosenza e Bolzano che sancisce l’impegno nel creare sinergie attraverso lo scambio reciproco di informazioni e incontri periodici, per fare in modo che entrambi i territori ne possano trarre vantaggio.

Lo scorso venerdì la Camera di commercio di Bolzano ha ospitato una delegazione composta da Klaus Algieri, Presidente della Camera di commercio di Cosenza, Francesco Cosentini, Vicepresidente della Camera di commercio di Cosenza, Erminia Giorno, Segretario generale della Camera di commercio di Cosenza e Giuseppe Politano, membro della Giunta camerale della Camera di commercio di Cosenza. L’obiettivo dell’incontro è consistito nel promuovere ulteriormente la cooperazione.

I vertici delle Camere di commercio di Cosenza e Bolzano hanno incontrato Giuliano Vettorato, Vicepresidente e Assessore alla Formazione in lingua italiana e Vincenzo Gullotta, Sovrintendente presso l’Intendenza scolastica italiana. L’incontro è stata un’occasione per intensificare la cooperazione nei settori scolastici e formativi.

Successivamente era in programma anche un colloquio con Arnold Schuler, Assessore all’Agricoltura, alle Foreste e al Turismo. Per l’occasione l’Assessore ha illustrato il sistema altoatesino delle società cooperative presentando le iniziative tramite le quali la politica dell’Alto Adige promuove una collaborazione ancora più stretta fra il turismo locale e l’agricoltura. La commercializzazione dei prodotti di qualità altoatesini è stata un’ulteriore tematica oggetto di discussione.

«La Calabria, proprio come l’Alto Adige, punta molto sui suoi prodotti di qualità. Infatti, oltre ai già noti salumi, offre anche altri prodotti molto interessanti, come ad esempio cedri, fichi, particolari qualità di fagioli e olive pregiate. La collaborazione con la Camera di commercio di Cosenza apporta notevoli vantaggi per entrambe le parti: noi vogliamo far conoscere ancora meglio i prodotti di qualità calabresi in Alto Adige, mentre la Camera di commercio di Cosenza si adopera per intensificare la presenza di prodotti altoatesini sul mercato calabrese», ha affermato MichlEbner, Presidente della Camera di commercio di Bolzano.

Informazioni sull’economia altoatesina e sul sistema scolastico locale, in particolare sulla formazione duale, sono state le tematiche al centro del colloquio con Manuela Defant, Direttrice della Ripartizione provinciale Economia e con il Direttore per l’istruzione e la formazione tedesca Gustav Tschenett. All’incontro hanno partecipato anche i vertici della Camera di commercio di Bolzano MichlEbner, Alfred Aberer e Luca Filippi.

«La formazione duale è un approccio molto interessante perché combina concetti teorici con aspetti pratici. In questo modo i laureati e le laureate, quando si misureranno con il mondo del lavoro, potranno attingere direttamente all’esperienza pregressa», ha affermato Klaus Algieri, Presidente della Camera di commercio di Cosenza, il quale si è mostrato entusiasta della formazione duale. (rcs)

La Cgil vuole incontrare i vertici della Map srl

Il Segretario Generale Fiom Cgil Calabria Umberto Calabrone e il Segretario Cgil Calabria Luigi Veraldi hanno chiesto un incontro urgente all’assessore al Lavoro Giovanni Calabrese per verificare la possibilità di ripresa delle attività dell’azienda Map Srl di San Marco Argentano, realtà del settore automotive.

L’incontro si rende necessario per verificare la fattibilità di un piano di rilancio dell’azienda che occupa circa 50 dipendenti nella zona industriale di San Marco Argentano. Un atto necessario, per il quale è essenziale il coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali, per garantire l’occupazione, le professionalità e il reddito dei lavoratori.

Intanto, stamane il Segretario Generale Fiom Cgil Calabria Umberto Calabrone ha incontrato il Vescovo Stefano Rega. Sua Eccellenza si è detto disponibile a supportare la causa degli operai e delle loro famiglie affinché la Map Srl non chiuda.

Subito dopo Calabrone ha incontrato l’amministrazione comunale guidata da Virginia Mariotti la quale si è impegnata a coinvolgere il governo regionale e i parlamentari del territorio per evitare la chiusura di un’attività che azzopperebbe l’economia dell’area. Al momento, proprio grazie alla Map Srl, fa notare Fiom Cgil Calabria, il reddito procapite è sopra la media ma con la perdita di 50 posti di lavoro le conseguenze economiche sarebbero drammatiche.

Mercoledì prossimo il Segretario Generale Umberto Calabrone incontrerà l’amministratore delegato dell’azienda al fine di valutare possibili vie d’uscita. (rcs)

LORICA (CS) – La presidente della Provincia Succurro prova nuova attrazione turistica

«Lorica continua a crescere grazie all’intraprendenza degli imprenditori locali e al proficuo gioco di squadra fra Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Parco nazionale della Sila, enti locali e privati. Ne sono fiera, Lorica e il suo circondario sono ormai mete turistiche consolidate in ogni stagione dell’anno».

Lo afferma, in una nota, la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, che stamani ha inaugurato “Io volo sul lago Arvo”, «nuova esperienza – racconta la stessa presidente – a base di adrenalina e bellezza naturale che offre Lorica, la Perla della Sila, all’interno del parco divertimenti di Silavventura».

Succurro è stata la prima persona a compiere il volo sul lago Arvo, attraversando, legata ad un cavo di acciaio sospeso, l’insenatura del bacino idrico silano su cui si trova la nuova attrattiva, destinata ai maggiori di 14 anni. «Sono quasi 50 secondi – spiega la presidente della Provincia di Cosenza – di volo sicuro in un contesto stupendo, all’interno del Parco nazionale della Sila. Proprio il gioco è, ci ripetono grandi filosofi contemporanei, strumento principale di conoscenza delle caratteristiche dei luoghi. Anche in questo ambito, Lorica sta facendo passi da gigante. Oltre alla possibilità di praticare sport acquatici, invernali e di altro tipo, come all’opportunità di immergersi in una natura stupenda e ancora integra, a Lorica si può conoscere, attraverso il gioco, il fascino e la ricchezza della montagna silana, che danno emozioni uniche e salute». «Con tutti gli enti pubblici e gli attori del territorio, lavoriamo senza sosta – conclude la presidente Succurro – per rafforzare un sistema di sviluppo turistico fondato sulle peculiarità della Sila». (rcs)

BISIGNANO (CS) – Mercoledì 31 ci sarà la quarta puntata di Jewish Calabria

Si terrà mercoledì 31 maggio a Bisignano (Cs), presso l’Aula Consiliare del Comune dalle 9:00 alle 13:00, il quarto appuntamento aperto al pubblico del progetto “Jewish Calabria”. Patrocinato da Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e dalla Comunità Ebraica di Napoli nonché sostenuto da Regione Calabria e Calabria Film Commission, si pone lo scopo di promuovere la cultura ebraica in Calabria attraverso il dibattito pubblico con il coinvolgimento di territorio, istituzioni, Università, mass media.

L’iniziativa ha preso il via a maggio dello scorso anno a Santa Maria del Cedro (Cs) dove era intervenuto, tra gli altri, anche l’allora Ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar con un lungo e partecipativo intervento. È poi proseguita a dicembre con il secondo appuntamento a Reggio Calabria: l’incontro era dedicato al Commentario di Rashi al Pentateuco. In tale occasione aderì all’evento anche Riccardo Di Segni, Rabbino Capo Comunità Ebraica di Roma. Il terzo step ha avuto luogo invece a Nicotera (Vv) lo scorso 28 marzo con l’eccezionale intervento del ricercatore del Censis Giulio De Rita che ha analizzato l’importanza delle Comunità Ebraiche del Sud.

L’evento vedrà coinvolto un ricco parterre, sono attesi infatti: Roberto Occhiuto (Presidente Regione Calabria), Gianluca Gallo (Assessore Agricoltura Regione Calabria), Francesco Fucile (Sindaco di Bisignano-Cs), Giulio Disegni (Vicepresidente Ucei-Unione Comunità Ebraiche Italiane), Cesare Moscati (Rabbino Capo Comunità Ebraica Napoli), Roque Pugliese (Referente Calabria Comunità Ebraica Napoli), Fortunato Amarelli (Presidente Confindustria Cosenza), Anton Giulio Grande (Commissario Calabria Film Commission), Marco Magnifico (Presidente FAI), Giuseppe Zampino (Presidente FIAVET Calabria), Fabrizio D’Agostino (Presidente Federalberghi Calabria), Domenico Cappellano (Console Regionale Calabria Touring Club Italiano), Antonio Costabile (Professore Sociologia Università della Calabria), Luca Parisoli (Professore Filosofia Medievale Università della Calabria), Anna Foa (Ricercatrice e storica), Don Giulio Cesare De Rosis (Arciprete città di Bisignano), Lucia De Fiore (Presidente Associazione Amicizia Italia – Israele Cosenza), Angelo Adduci (Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria). Il convegno sarà moderato dal giornalista e massmediologo Klaus Davi.

Per l’occasione verrà eccezionalmente esposto il dipinto “Il Martirio di San Bartolomeo”. L’opera fu realizzata dall’artista ebreo cecoslovacco Michel Fingesten, internato nel Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia e morto nel 1943 in seguito ad un attacco di appendicite. Fingesten, nonostante la terribile esperienza dell’internamento, sviluppò con la Calabria un rapporto di amore che si tradusse in opere d’arte straordinarie concepite proprio in questa terra. Il ‘Martirio’ è una di queste opere ed è attualmente custodito all’interno del Museo Diocesano di arte sacra di Bisignano. Il giorno del convegno verrà trasferito e potrà essere ammirato per qualche ora presso il Palazzo Municipale nel rispetto di tutte le misure di sicurezza necessarie.

La diretta di tutto l’evento sarà trasmessa su Facebook alla pagina Movimento Giudecche di Calabria (https://www.facebook.com/MovimentoGiudeccheCalabria ). Tutto il percorso “Jewish Calabria” verrà poi raccontato in un corto di 15 minuti realizzato in collaborazione con Calabria Film Commission e che verrà distribuito su tutte le piattaforme in Italia e all’estero. (rcs)

COSENZA – Al BoCS Museum la mostra “Conversioni”

Il 1° giugno, al BoCS Museum di Cosenza, s’inaugura la mostra personale Conversioni di Caterina Arcuri e a cura di Simona CaramiaGiuseppe Negro, docenti Aba.

L’evento è l’ultimo appuntamento con le mostre derivate dall’accordo tra Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Comune di Cosenza e inquadrate all’interno della quinta edizione del progetto Ceilings.

La mostra di Arcuri, che all’Accademia di Catanzaro tiene il corso di Pittura, sarà l’atto conclusivo di un percorso durato più di sei mesi nel corso dei quali le opere e gli artisti scelti dall’Aba di Catanzaro hanno dialogato in continuo con la collezione permanente del Bocs Museum, lo spazio espositivo ospitato all’interno del Complesso monumentale San Domenico. 

L’inaugurazione della mostra si terrà, alla presenza dell’artista, dei curatori e della direttrice del Bocs Museum, Marilena Cerzoso, il 1° giugno alle ore 11 (piazza Tommaso Campanella, 22 – Cosenza) e sarà visitabile gratuitamente secondo i seguenti orari: dal martedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato, dalle 9 alle 13

All’allestimento di “Conversioni” hanno contribuito gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: Giovambattista Barberio, Lorenzo Colelli, Marica Corrado, Giada Pugliese.

A conclusione della mostra, il Bocs Museum sarà totalmente riallestito con in esposizione le opere della collezione permanente e corredato da banner esplicativi del percorso di fruizione e didascalie con QR code.

Gli spazi espositivi sono parte integrante del concept del lavoro e della mostra di Caterina Arcuri: «Un convento domenicano è luogo che conversioni ne ha viste di ogni genere – spiega –. Una caserma, che ospitava il Distretto Militare e il Comando Operativo Territoriale dell’intero Nord Calabria, trasformata in luogo d’arte e giardino, può essere emblema di una felice conversione del mondo alla Pace. Un mondo in cui regnasse la Pace, sarebbe pieno di luoghi come questo, nei quali gli artisti mostrerebbero a tutti come mantenersi giovani: rimanendo bambini».

«Ma fuori da queste mura le cose rimangono complicate – conclude – e ognuno di noi rappresenta un universo complicato. “Conversioni”, allora, è un breve viaggio durante il quale viene chiesto di acquisire consapevolezza del dualismo o dei dualismi che ci dilaniano: idealista/realista, spirituale/corporeo, maschio/femmina.  Al termine del percorso forse saremo in grado di scegliere una strada da percorrere che, però, come le mie opere vogliono suggerire, corrisponde sempre a quella più scomoda ed ardua». (rcs)

Fusioni dei Comuni, i consiglieri regionali firmatari: Non cambia l’iter

«La modifica alla legge regionale approvata lunedì scorso a Palazzo Campanella non cambia l’iter legislativo e referendario sulla fusione dei comuni. Anzi, lo perfeziona senza snaturare il valore referendario che è consultivo da dettami Costituzionali e non reso tale dal Consiglio Regionale come qualcuno sostiene. È doveroso tornare sull’argomento e smentire con forza e chiarezza le false dichiarazioni del sindaco di Cosenza Franz Caruso, nella speranza che le sue parole siano dettate da una distratta lettura del testo. Lo invitiamo, nel rispetto istituzionale e professionista forense ad approfondire l’argomento senza confondere i cittadini» a dichiararlo i consiglieri regionali firmatari della proposta di legge sulla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero.

«Nei principi fondamentali della costituzione e del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali spetta al consiglio regionale guidare il processo di fusione dei comuni. Ciò precisato e perfezionato nel testo approvato in consiglio regionale, lascia sempre e comunque alla volontà popolare l’ultimo passaggio. Ci venga chiarito, nella piena considerazione dei cittadini, senza creare confusione, chi è a favore della Città Unica. Alle Amministrazioni che guardano al benessere del territorio la libertà di emettere delibere di fusione, scrutare in prospettiva futura nell’interesse dei cittadini alle macro aree. È paradossale altresì che, consiglieri comunali spinti da qualunquismo e dichiarazioni spot, affermino che con l’intervento legislativo si sia cancellata la possibilità di fare un referendum; un passaggio obbligato che rimane e rimarrà sempre nel potere delle comunità».

«Ed è ancor più aberrante – concludono – che rappresentanti istituzionali della città parlino di fascismo e di ritorno ad un nefasto ventennio, sono solo offese gratuite e modaiole. A quanti invece cercano di innalzare barricate per rallentare una sempre più marcata volontà popolare verso la città unica, il nostro invito è di considerare i benefici per il territorio. Esortiamo anche i più reticenti a partecipare al confronto nelle apposite commissioni quando le proposte di legge di fusione saranno concrete, testimoni di un processo di sviluppo per le nostre città abbandonando per sempre l’ingordigia del potere feudatario». (rcs)

Antonio Petrassi, il pioniere dei trapianti di rene in Calabria

di PINO NANO – Domenica scorsa si è chiuso all’Unical il congresso nazionale della Sipad, la Società Italia Patologie Apparato Digerente, e a margine dei lavori scientifici- presieduti dal prof. Bruno Nardo, Presidente del Congresso- sono stati consegnati due premi diversi intitolati ad altrettanti prestigiosi chirurghi che hanno lasciato un segno indelebile nella chirurgia calabrese, Antonio Petrassi e Ludovico Docimo.

Destinatari dei riconoscimenti sono stati la dottoressa Palumbo, dell’ospedale di Mestre, che ha ricevuto il “Premio Petrassi”, per la tecnica chirurgica, ed il dottore Lucido, dell’università Vanvitelli di Napoli, che è stato insignito del “Premio Docimo”, per la cura delle patologie dell’apparato digerente.

Oggi qui ricorderemo il primo di questi chirurghi, il prof. Antonio Petrassi. Diciamo subito che al nome di Antonio Petrassi, chirurgo e umanista, è legata la storia dei trapianti d’organo in Calabria di cui fu iniziatore e principale protagonista: «una meravigliosa esperienza professionale», come l’ha definita mille volte lui stesso nei vari speciali TV che la RAI in quegli anni gli aveva dedicato.

Nasce a Gissi, in Abbruzzo, il 30 luglio 1936, da Carlo, originario di Zagarolo, e da Orietta Buoncompagni, romana. Ha un anno quando la famiglia si stabilisce a Pedace, alle porte di Cosenza. Il papà, un elettrotecnico che gestisce la centrale idroelettrica di Gissi, alle dipendenze della SME, la Società Meridionale di Elettricità, è trasferito con lo stesso incarico alla centrale idroelettrica del Cardone di Pedace.

Il giovane Antonio Petrassi – racconta Teresa Papalia nella storia che ne ha scritto per Icsaic Calabria – frequenta le scuole elementari a Pedace, poi le Medie a Spezzano della Sila. Nella città dei Bruzi dove la famiglia si trasferisce dopo 17 anni in seguito alla prematura scomparsa della madre, nel 1954 consegue la Maturità al Liceo Classico «Bernardino Telesio».

Successivamente si trasferisce a Napoli, dove il 14 dicembre 1960 si laurea in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti e la lode. Frequenta la Clinica Chirurgica dell’Università partenopea e nel 1966 si specializza in Chirurgia generale. Durante gli anni universitari conosce Olga Caprioli, laureata in lettere classiche e valida insegnante di italiano, che sposa nel settembre del 1963. Dal matrimonio nascono tre figli, Orietta, Carlo e Andrea.

Dopo la parentesi universitaria a Napoli il professore Petrassi torna a Cosenza dove lavora prima da assistente e poi come aiuto chirurgo presso l’Ospedale dell’Annunziata. Continua a studiare e nel 1969 si specializza in Neurochirurgia all’Università di Torino. Nel 1971 diventa libero docente in Semeiotica Chirurgica presso l’Università di Napoli, e diventa primario di Chirurgia nel 1974 all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia dove lavora fino al 1979. Rientra come primario all’Annunziata di Cosenza e va in pensione nel 2003.

Teresa Papalia lo definisce «Storica figura della chirurgia cosentina». Primo direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia “Migliori”, in questi 23 anni si dedica alla chirurgia generale, ma anche alla chirurgia oncologica, vascolare e neurotraumatologica in cui consegue un’esperienza operatoria e titoli scientifici di grande prestigio, ampiamente riconosciutigli dalla comunità scientifica nazionale. Pur avendo avuto offerte di primariato in alcune città italiane come Mantova, Genova e Roma, è rimasto sempre in Calabria, fiero di essere calabrese, pedacese, vibonese e cosentino, dimostrando che con sacrificio e credendoci fino in fondo si possono realizzare importanti risultati professionali restando nella propria terra.

La sua grande umanità con i pazienti, la stima e la riconoscenza che i calabresi nutrivano nei suoi confronti e la fama che lo accompagnava erano talmente diffusi che il suo nome è diventato un modo di dire gergale coniato prima a Vibo Valentia e poi ripreso a Cosenza: «Un ti salva mancu Petrassi».
Per la sua attività, riceve diversi riconoscimenti, dal premio «Pericle d’Oro» per la Medicina nel 1989, al premio «Calabria-America» nel 1997, alla Targa Asit nel 2003, e ancora alla Targa di «Benemerenza» consegnatagli dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza nel 2005. Nel 2019 riceve il premio Rocco Docimo alla memoria istituito dalla fondazione Lilli Funaro. I dati numerici di quella che è stata la sua storia chirurgica ci lasciano di stucco.

La biografia curata da ICSAIC, curata e diretta dal giornalista Pantaleone Sergi parla di almeno 20.000 interventi, in gran parte considerati di alta chirurgia. Il suo nome, a ogni modo, è legato ai trapianti di rene che per primo effettua in Calabria nel marzo del 1989 a Reggio Calabria, lui che è primario a Cosenza. Un mese dopo effettua il primo trapianto di rene all’Annunziata di Cosenza. Inizia quindi l’era dei trapianti nel suo ospedale che continua per anni a effettuare con successo, grazie all’impegno di tanti chirurghi, nefrologi, anestesisti e infermieri, creando una vera e propria scuola di chirurgia dei trapianti.

Autore di oltre 150 pubblicazioni su riviste scientifiche, ci lascia oggi come testimonianza delle cose realizzate quattro diversi libri: “Traumi Cranio-Encefalici”, “Il Dipartimento di Chirurgia dell’Ospedale di Cosenza”, “I trapianti d’organo in Calabria: una meravigliosa esperienza professionale”, “L’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza” e “I grandi medici calabresi”.

Instancabile intellettuale del suo tempo e della società che lo circondava, è stato socio fondatore e primo presidente dell’Associazione Calabrese di Scienze Chirurgiche, socio Fondatore del Coordinamento Centro-Sud Trapianti (Ccst), Vicepresidente della Società Italiana di Chirurgia (Sic), Presidente nazionale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi), membro dell’Internacional College of Surgeons e dell’Associazione Europea di Videochirurgia, Presidente onorario della Società “Dante Alighieri”.

Per i suoi alti meriti professionali viene invitato a insegnare pratica chirurgica in vari paesi stranieri, Argentina, Russia, Siria, Giordania, Libano, Egitto, Tunisia, Marocco. «È quanto basta- sottolinea il prof. Bruno Nardo – per capire quanto la chirurgia calabrese abbia dato al resto della comunità scientifica italiana e internazionale. Ma la cosa che più mi riempie di orgoglio è l’essere cresciuto a Vibo quando lui era già una icona della storia della medicina calabrese».

Nessuno ci crederebbe, ma noi che lo abbiamo conosciuto a fondo e gli siamo stati sempre molto vicini sappiamo che andato in pensione, il grande chirurgo non si è mai fermato, anzi, fonda anche una compagnia teatrale amatoriale, chiamata «Attori per caso», nella quale, negli ultimi anni della sua vita, si diverte a recitare ruoli ma anche a scrivere testi drammaturgici su storie e leggende della Calabria. Pubblica e presenta, così, alcuni lavori teatrali come: “Il pomo della Discordia”, “La Leggenda di Alarico”, “Cosenza Sveva”, “Amore Tradito”.

Muore all’età di 80 anni in quello che era stato per lunghi anni la sua vera casa, l’ospedale dell’Annunziata, e dove per lunghi anni aveva sognato di poter modernizzare il tutto. Purtroppo però “Il professore”  – la gente comune lo chiamava in questo modo – è morto molto tempo prima di vedere quello che è stato poi finalmente realizzato dal suo successore naturale, il prof Bruno Nardo, come lui chirurgo e come lui “vibonese”. (pn)