Anche il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, è intervenuto sulla questione che vede a rischio 107 posti di lavoro nel call center crotonese della Società Abramo Customer Care, indicando una “via” per risolvere la questione.
«Si faccia – ha spiegato il presidente Tallini – come a Casarano un anno fa e si salvino i 107 posti di lavoro del call center di Crotone. In Puglia, l’applicazione della ‘clausola sociale’ permise un accordo soddisfacente con il passaggio dell’intera forza lavoro impegnata sulla commessa ‘Enel Mercato Libero’ da ‘Call&Call’ al colosso ‘Covisian’. Ben 423 operatori hanno così mantenuto l’articolo 18, gli scatti di livello, l’anzianità di servizio, il monte ore individuale».
«E, cosa di non poco conto – ha aggiunto – il posto di lavoro vicino all’abituale sede di lavoro, nella zona industriale di Casarano. Per Crotone bisogna fare allo stesso modo. Governo, aziende e sindacati possono trovare rapidamente una soluzione. E anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, non si giri dall’altra parte perché rappresenta la stazione appaltante del servizio che è passato dalla ‘Abramo Customer Care’ al Consorzio Leonardo. Faccia rispettare gli accordi».
«Non entro nel merito della decisione aziendale – ha proseguito il presidente del Consiglio regionale della Calabria – poiché questa è stata dettata dalla perdita della commessa ‘Roma Capitale’ a cui sono legati questi posti di lavoro. A me interessa il futuro di più di un centinaio di famiglie che corrono il serio pericolo di perdere il lavoro e la fonte di sostentamento proprio in uno dei periodi più difficili del Paese a causa del Covid».
Dobbiamo scongiurare un dramma collettivo che impoverirebbe il già debole tessuto economico ed occupazionale di Crotone e della Calabria. Gli strumenti per risolvere la crisi ci sono. Occorrono solo determinazione e volontà. Rivolgo un appello, in tal senso, ai ministri del Lavoro Nunzia Catalfo e dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Si faccia come a Casarano. E presto». (rrm)