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Da lunedì sospesa la didattica in presenza per due settimane

unità di crisi

A partire da lunedì 8, in Calabria, la didattica in presenza di tutte le scuole di ordine e grado e nelle università, è sospesa per due settimane. La disposizione sarà ratificata da una specifica ordinanza.

È quanto è emerso dalla riunione dell’Unità di Crisi per il covid-19 avvenuta in Cittadella regionale, a cui ha partecipato anche il commissario ad acta Guido Longo, tutti i direttori generali e i commissari delle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere della regione.

Durante il vertice, è stato analizzato l’attuale andamento della campagna vaccinale e – su sollecitazione di Spirlì e Longo – sono state individuate soluzioni utili a incrementare la somministrazione delle dosi in tutto il territorio regionale.

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha sollecitato un intervento deciso per arginare le varianti del virus: «Non si può attendere ancora per cercare di contrastarle. La nostra sanità – ha detto – non può reggere l’urto di un forte aumento di casi di contagi».

L’Unità di crisi ha, perciò, ritenuto opportuno attivare con rapidità il sequenziamento per lo screening delle varianti del virus già note, in parallelo all’incremento della campagna vaccinale. È stato inoltre preso atto che l’Azienda ospedaliera “Mater Domini” di Catanzaro, in convenzione con il centro di genomica dell’Università “Magna Graecia”, ha già avviato una indagine specifica con tamponi provenienti da tutte le cinque province della Calabria.

L’Unità di crisi ha anche stabilito effettuare l’analisi dei volumi delle attività dei punti di vaccinazione, al fine di verificare l’andamento reale della campagna. È stato anche deciso di istituire 32 centri vaccinali presso i Comuni capofila dei distretti socio-assistenziali.Evidenziata, inoltre, una carenza nel funzionamento dei 78 punti di somministrazione presenti sul territorio regionale.

«La necessità di arginare l’avanzata del Covid e delle sue varianti – ha dichiarato Spirlì – ci porta a prendere decisioni indispensabili. Tutti sappiamo che il popolo più aggredito dalla variante inglese è quello dei più giovani. Non possiamo permetterci di far arrivare questa onda d’urto sulla sanità e dobbiamo necessariamente prendere i provvedimenti del caso. Uno dei primi è questo: le scuole si fermano per due settimane. Durante questo periodo inizieremo la vaccinazione del personale scolastico che si renderà disponibile. Nessuno entrerà a scuola, salvo i casi di comprovata disabilità. Il resto dei giovani studierà da casa con il collegamento a distanza».

Quanto alla campagna vaccinale, «prosegue con i dovuti aggiustamenti. Oggi abbiamo fatto il punto sulle persone già vaccinate e messo in atto un piano suppletivo, che si aggiunge a quello già presente. Saranno aperti altri 32 punti vaccinali, oltre agli attuali 78. Ho chiesto con vigore che alle categorie già autorizzate si aggiungessero i disabili, i patologici, tra cui anche quelli pregressi, assieme agli accompagnatori e ai conviventi, utilizzando anche i medici di Medicina generale. Seguirò tutto personalmente, facendo anche visita ai centri vaccinali per verificare i modi in cui il servizio viene prestato». (rcz)

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