Sono 33,5 milioni di euro la somma stanziata dalla Regione Calabria per la messa in sicurezza delle strade comunali e provinciali calabresi.
Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, spiegando che 23,5 milioni saranno destinati ai Comuni, e 10 per le province e la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Possono proporre istanze la Città metropolitana di Reggio Calabria, le Province e i Comuni. Gli interventi ammissibili potranno riguardare la messa in sicurezza di strade esistenti attraverso interventi di manutenzione straordinaria (con un costo parametrico massimo di 1 milione/km) oppure la realizzazione di nuovi tratti stradali di raccordo (con un costo parametrico massimo di 2.5 milioni/km).
Il requisito minimo previsto per le proposte progettuali è la presentazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica, con i suoi relativi elaborati, che consenta di individuare, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività.
Il dipartimento Infrastrutture, Lavori pubblici, mobilità della Regione ha pubblicato oggi la relativa manifestazione d’interesse, il cui oggetto è la concessione di contributi per interventi sulla viabilità in attuazione della Dgr n. 439, del 30 novembre 2020, che programma le risorse destinate a investimenti infrastrutturali dalla legge di stabilità 2019.
L’intenzione della Regione è anche quella di implementare ulteriormente tali risorse attingendo alla nuova programmazione del Piano sviluppo e coesione (Psc) e delle risorse comunitarie 2021-2027. L’avviso ha lo scopo di acquisire proposte progettuali mature per programmarne il finanziamento, oltre che con le risorse della legge di stabilità, anche con i fondi strutturali statali e comunitari.
«Dopo il Piano nazionale della sicurezza stradale del 2000 – ha dichiarato l’assessore Catalfamo – si tratta del primo bando destinato esclusivamente alla messa in sicurezza delle strade secondarie pubblicato dalla Regione Calabria, che intende così avviare la programmazione di interventi mirati alla risoluzione di problematiche ataviche nei collegamenti stradali, da cui dipende la limitata accessibilità alle aree interne, nonché lo sviluppo socio-economico delle stesse. Da oltre 10 anni, infatti, le Province non ricevono finanziamenti dal Governo centrale per la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria di competenza, con evidenti riflessi negativi sulla sicurezza stradale».
«Come anticipato nei mesi scorsi, il bando – ha sottolineato Catalfamo – rappresenta uno degli step concreti dell’iter intrapreso in questi mesi per il miglioramento della sicurezza della rete secondaria, che da sempre risente della carenza di importanti stanziamenti su fondi strutturali, nazionali ed europei».
In coerenza con le linee guida sulla sicurezza stradale proposte recentemente dalla Regione al Mit, tra i criteri di valutazione delle istanze, particolare importanza verrà data agli interventi finalizzati al miglioramento dell’accessibilità (collegamento alla rete Ten-T, eliminazione colli di bottiglia, creazione di collegamenti di ultimo miglio), al recupero e all’ammodernamento del capitale infrastrutturale esistente (tramite la realizzazione di bypass di aree urbane o il ripristino di brevi tratti di infrastrutture stradali chiuse/limitate al traffico), al completamento delle opere stradali incompiute e, soprattutto, a un aumento della sostenibilità in termini di sicurezza (riduzione delle criticità dell’infrastruttura stradale direttamente correlate agli eventi incidentali).
A ciascuna proposta progettuale verrà attribuito un punteggio da 0 a 100 e, conseguentemente, verranno stilati due elenchi con i relativi punteggi, uno per i Comuni e l’altro per le province e la Città metropolitana, con indicazione delle proposte ammesse e finanziabili, ammesse e non finanziabili e non ammesse. Tali elenchi rimarranno vigenti anche per successivi scorrimenti che saranno resi possibili dalle successive integrazioni dei finanziamenti.Gli allegati previsti – l’istanza di partecipazione, lo schema di fattibilità della proposta e la scheda di autovalutazione – dovranno essere trasmessi entro il prossimo 24 febbraio, insieme agli elaborati progettuali, secondo le modalità indicate nel bando. (rcz)