10 dicembre 2018 – Sono l’ITI “Monaco” di Cosenza, guidato da Giancarlo Florio, e il Liceo Pitagora di Rende, guidato da Alisia Rosa Arturi, ad essere stati selezionati per l’iniziativa nazionale dal titolo Accesso alla Cultura come Diritto e Valore nell’Era Digitale.
Si tratta di un seminario in rete organizzato dalla Scuola a Rete DiCultHer, in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali di Calabria, Basilicata e Molise, in occasione della celebrazione dei 70 anni della Carta Onu sui Diritti Umani. Nel corso dell’incontro, insieme agli animatori digitali e ai referenti per l’inclusione dei due Istituti, verrà presentato un sistema di Webinar formativi programmati in diverse sessioni di approfondimento nel corso dei primi mesi del 2019.
Ciascuna sessione, infatti, vedrà la partecipazione di esperti che relazioneranno sul tema Accesso alla cultura come diritto e valore nell’era digitale, e si confronteranno con una platea dislocata in una “aula virtuale”, costituita da una serie di “poli” in varie scuole, università e luoghi della cultura d’Italia.
Per #DiCultHer questo incontro, in una ricorrenza di così ampia portata, rappresenta un momento di confronto per la realizzazione di quel digital knowldge design system applicato all’educazione al patrimonio culturale, che mette al centro l’uso consapevole delle reti e del digitale per affrontare, con approcci innovativi, contesti e sviluppi attuativi al «diritto di ogni cittadino all’accesso ai saperi e di essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del digitale per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e dei luoghi della cultura».
La giornata formativa rappresenta la naturale continuità di un percorso di riflessione avviato dal 2015, per segnalare l’importanza dell’accesso ai saperi e alla cultura e per ridisegnare la prospettiva degli interventi per il rafforzamento dell’identità europea e il suo sviluppo sociale nella vita, nel lavoro, nella condivisione dei valori e diritti comuni, fondata sulla conoscenza dell’ecosistema digitale e delle criticità e le opportunità connesse all’uso responsabile del digitale. Tutto questo per rimuovere gli ostacoli per l’accesso ai saperi e alla cultura, nella consapevolezza che il coinvolgimento consapevole dei giovani e dei loro docenti sia prioritario per renderli protagonisti nei processi di costruzione identitaria e di cittadinanza attiva. Il livello dell’istruzione rappresenta uno dei fattori che più influisce sul grado, la qualità e la partecipazione alla cultura. (rcs)