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Ferrara (Unindustria Calabria): Nel piano di Fs fondamentali linea jonica e alta velocità

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, esprimendo soddisfazione per l’investimento del Gruppo Fs di circa 13,4 miliardi per la Calabria, ha voluto sottolineare l’importanza di due interventi: «il completamento dell’elettrificazione della linea ferrata jonica e gli interventi per realizzare, finalmente, una vera Alta Velocità in Calabria».

«Nel primo caso – ha spiegato – assieme ai primi due lotti della SS106 per i quali sembra ci siano i presupposti per andare a gara a breve, si tratta di un’attenzione necessaria per ridurre il divario infrastrutturale tra le due coste calabresi. Quanto all’Alta Velocità, c’è bisogno di fare molta attenzione: mentre grazie alle risorse del Fondo Complementare pare definito il finanziamento per il tratto fino a Praia a Mare, ed è già un segnale positivo, è ancora in fase di studio il tracciato ottimale per arrivare a Reggio Calabria. Ecco, mi auguro che su questa infrastruttura si acceleri il passo perché la riteniamo, assieme al Ponte sullo Stretto, il principale asset strategico per connettere la Calabria al resto del Mondo».

«Unindustria Calabria ha sempre sostenuto la necessità di un rafforzamento delle infrastrutture per la logistica avanza e l’interconnessione per merci e passeggeri tra la nostra regione e il resto del Paese e quindi con l’Europa», ha ricordato Ferrara, sottolineando come l’investimento  sia «un importante segnale di attenzione alle esigenze dei calabresi e del tessuto economico e industriale che opera in Calabria».

«L’implementazione di infrastrutture ferroviarie e viarie in Calabria è, innegabilmente – ha concluso – un presupposto necessario affinché si sviluppi il contesto operativo attorno alle imprese: le implicazioni economiche di tali interventi ricadono in tutti i settori commerciali, soprattutto quello turistico e quello della logistica. E accorciano le distanze fisiche da e verso il Centro e il Nord del Paese, riducendo l’isolamento sociale in cui rischia di essere confinata la Calabria a causa del progressivo spopolamento e della “trappola demografica”». (rcz)

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