Ferrara (Unindustria Calabria): Bene Agenzia per aree industriali, ora al lavoro per riqualificazione

Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, ha espresso soddisfazione per il via libera, dal Consiglio regionale, per la nascita dell’Agenzia per le aree industriali e l’attrazione degli investimenti, sottolineando come «adesso è importante riempire di contenuti l’agenzia finanziando, anche attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione, affinché si possano riqualificare presto e in maniera adeguata le aree industriali».

«Riteniamo, infatti – ha proseguito – che questo processo sia di fondamentale importanza per consentire alla Calabria di essere competitiva nella sua capacità di attrarre nuovi insediamenti produttivi alla luce dell’istituzione della Zes Unica per il Mezzogiorno che mette sul piatto l’esigenza di confrontarsi con altre realtà che oggi sono più capaci di attirare l’attenzione di investitori nazionali e internazionali».

«Proprio sul terreno della qualità dei servizi delle aree industriali, quindi – ha sottolineato –, si gioca il futuro dello sviluppo produttivo ed economico della nostra regione: come già dichiarato, Unindustria Calabria è pronta a fare la sua parte e a collaborare nei modi e nelle forme che la Regione riterrà più utili al fine di creare degli habitat ospitali per la domanda di investimenti locali, nazionali e internazionali. Abbiamo l’obiettivo comune di stimolare la crescita e il rafforzamento del sistema imprenditoriale in Calabria che si traduce in occupazione e sviluppo». (rcz)

Ferrara (Unindustria): C’è fiducia nel futuro della Calabria da parte del sistema produttivo

«C’è fiducia nel futuro della Calabria da parte del sistema produttivo, c’è voglia di fare bene, di modernizzarsi, di crescere e di rafforzarsi». È quanto ha dichiarato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, nel corso della prima tappa del roadshow di presentazione dell’avviso pubblico per il sostegno a progetti di attività di ricerca, sviluppo e innovazione della Regione Calabria.

Il primo incontro si è tenuto nella sede territoriale di Catanzaro dell’associazione industriali e ha permesso ai rappresentanti delle imprese di confrontarsi con i tecnici della Regione Calabria e di Fincalabra sulle modalità di partecipazione al bando e sugli aspetti tecnici dell’avviso stesso. A introdurre la riunione, il presidente degli industriali calabresi, Aldo Ferrara, la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi, e il rettore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Giovanni Cuda.

«Questo bando è una misura che a mio avviso tra le più importanti di quelle che stiamo mettendo in campo – ha detto Ferrara –: fa parte di quelle azioni che abbiamo congegnato in Agenda Calabria e credo che farà fare il vero salto di specie alle imprese grazie a investimenti sulla conoscenza, sulla ricerca e sull’innovazione».

«In questo senso, il legame fra mondo scientifico ed esperienza imprenditoriale – ha proseguito – possa generare un upgrade virtuoso capace di dare la possibilità alle imprese di essere veramente competitive e resilienti in futuro. Si tratta di una misura importante per opportunità concesse e nella dotazione finanziaria. Ma mi auguro che il sistema imprenditoriale possa partecipare in maniera così massiccia da indurre la Giunta regionale ad aumentare la già significativa dotazione finanziaria a disposizione, così com’è già avvenuto per il bando su impianti e macchinari che ha visto richieste ben oltre le risorse finanziarie previste».

«Sono felice della presenza, oggi – ha aggiunto – del rettore Giovanni Cuda: le imprese che investono in Ricerca e Sviluppo hanno margini di crescita molto più elevati di chi non lo fa, per questo il rapporto con i nostri Atenei è così importante. Mi preme, poi, ringraziare la vicepresidente Princi per la partecipazione a questo incontro e per l’impegno e la disponibilità che lei e il presidente Roberto Occhiuto hanno manifestato nell’accoglimento delle istanze delle imprese su questo importante tema».

Dal canto loro, sia il rettore Cuda, sia la vicepresidente Princi, nell’apprezzare l’ampia partecipazione delle imprese alla riunione, hanno inteso far rilevare l’importanza strategica del bando che permette di far incontrare il mondo produttivo e quello della ricerca universitaria attraverso uno strumento snello e immediato, dando così sostanza ad un’operazione “win-win” per il sistema imprenditoriale, che grazie all’avviso ha occasione per rafforzarsi ulteriormente nei propri asset e nella competitività, per il sistema universitario locale, il cui impegno può tradursi in valore economico e occupazione, e quindi per l’intero territorio.

Il roadshow proseguirà nei prossimi giorni con gli appuntamenti di Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone(rcz)

La sezione Turismo di Unindustria Calabria indica per sviluppare il settore

Destagionalizzazione, promozione e commercializzazione, necessità di fare rete sono le priorità indicate dalla sezione Turismo di Unindustria Calabria, presieduto da Cristina Gazzaruso, nel corso della prima riunione del rinnovato Consiglio direttivo.

All’incontro, che si è svolto presso la sede territoriale di Confindustria Cosenza, sono intervenuti il past president Demetrio Metallo, il vice presidente Luca Giuliano, i consiglieri Flora Fabiano, Giovanni Imparato, Fabio Rotundo e Alessandro Sirimarco, il direttore Rosario Branda e Monica Perri della struttura tecnica.

Il   settore   turistico   rappresenta un punto di forza dell’economia calabrese. Da un recente studio di Unioncamere e Isnart  al 2023  risultano 18mila le imprese legate al settore turistico con 56mila posti di lavoro creati in Calabria. 

«I dati sono molto favorevoli – commenta la presidente regionale del settore turistico di Confindustria Cristina Gazzaruso – perché il comparto mostra vitalità e dinamismo, ma si può e si deve fare molto di più. Occorre lavorare per cercare di allungare la stagione turistica e definire il brand Calabria, armonizzare le strategie di sviluppo della rete dei trasporti e delle infrastrutture con le azioni di marketing e promozione territoriale nei vari mercati».

«È davvero importante poter utilizzare in maniera mirata ed efficace i fondi comunitari a disposizione. La sostenibilità – ha continuato Cristina Gazzaruso – è uno dei motori fondamentali per la modernizzazione del turismo e le tecnologie digitali sono cruciali per la sua innovazione e il suo sviluppo. Anche a noi imprenditori è richiesto uno sforzo ulteriore: si può e si deve fare tanto in direzione dell’innalzamento della competitività delle imprese e per la promozione dei servizi basati sulla sostenibilità ambientale, su digitalizzazione e innovazione».

L’auspicio è che «possa strutturarsi una crescita solida, costante e duratura. La strada è in salita, ma noi imprenditori calabresi siamo abituati a percorrere le salite più impervie. Con i colleghi del Consiglio Direttivo e della sezione che rappresentiamo intendiamo lavorare per un sistema imprenditoriale che riscopra la voglia di investire e scommettere sul futuro».

Gli interventi dei vertici della sezione turismo di Unindustria Calabria hanno arricchito l’analisi e le proposte, peraltro rappresentate ai tavoli istituzionali ed in particolare nel corso dell’incontro dedicato al tema, svoltosi nelle settimane passate presso la Cittadella regionale, prendendo spunto dall’articolato documento “Calabria. Destinazione turistica Unica” curato dalla stessa sezione. (rcz)

L’OPINIONE / Aldo Ferrara: Rendere operative le procedure per Zes Unica

di ALDO FERRARANon c’è più tempo, bisogna immediatamente rendere operative le procedure perché il nuovo modello della Zes Unica per il Mezzogiorno vada a regime.

Ci sono degli elementi importanti da tenere in considerazione perché, mai come adesso, in Calabria, ma direi in tutto il Mezzogiorno, c’è bisogno di investimenti. Siamo in una fase in cui c’è un rallentamento dell’economia ed è proprio qui e ora che si deve sostenere la volontà degli imprenditori di scommettere sul futuro. Ecco, quindi, che lo stallo in cui versa la Zes Unica e la contemporanea eliminazione del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno pongono un doppio limite alle intenzioni di investimenti al Sud. E un altro serio limite all’attrattività della Zes è l’impossibilità di cumulare i vantaggi Zes con quelli del credito d’imposta introdotto nel Piano Transizione 5.0.

A pagare in quanto a capacità attrattiva degli investimenti sono e saranno sempre le regioni del Mezzogiorno, aumentando i divari socio-economici con il resto del Paese e dell’Europa. Ci sono imprenditori che aspettano ormai da diversi mesi una risposta alla domanda inoltrata per avviare un investimento in area Zes e il rischio che molti di essi rinuncino all’idea spostando l’investimento altrove è enorme: aver sospeso fino a fine marzo la valutazione delle domande pone un serio limite alla possibilità di sviluppo delle attività economiche e quindi dei territori

Continuiamo a ribadire come sia necessario eliminare il limite minimo di 200mila euro agli investimenti in area Zes: si tratta di una misura che tiene fuori una grandissima parte di imprese. Inoltre, affinché le scelte gestionali relative alla Zes siano efficaci perché realmente rispondenti alle necessità dei territori e delle imprese che intendono operarvi, è strettamente necessario coinvolgere nella cabina di regia della Zes Unica il sistema confindustriale e le parti sociali: insomma, si acceleri definitivamente sul nuovo modello di Zes, il tempo dell’attesa è finito, ora bisogna correre per recuperare i seri ritardi accumulati. (af)

[Aldo Ferrara è presidente di Unindustria Calabria]

Unindustria Calabria, Fedele rieletto alla guida della sezione Cartaria, editoria e comunicazione

Massimo Fedele è stato confermato alla guida della sezione Cartaria, editoria e comunicazione di Unindustria Calabria.

«Si tratta di una guida autorevole – ha commentato il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara – che saprà continuare a fornire un valido contributo di esperienza e competenze utili alla crescita e allo sviluppo del sistema imprenditoriale calabrese».

Direttore della sede calabrese della Rai dal 2022, Fedele sarà affiancato dalla vicepresidente Malaga Cavalea e dai componenti Andrea Abramo, Adele Bonaro, e Christian Gaetano.

Nei prossimi giorni sarà completato il percorso dei rinnovi delle sezioni con la definizione dei direttivi per il comparto Sanità e per quello Energia. (rcz)

L’OPINIONE / Aldo Ferrara: Bene firma Fsc, ora investimenti in aree industriali e infrastrutture

di ALDO FERRARAI 2,5mld di euro destinati alla nostra regione attraverso il Fondo rappresentano una potente leva finanziaria capace di attivare importanti investimenti in settori strategici per la Calabria: interventi sul sistema di trasporto stradale, su trasporto marittimo, logistica e portualità, a favore della prevenzione in materia idrogeologica, gestione dei rifiuti e depurazione rappresentano un’opportunità da non perdere e anzi da cogliere nel più breve tempo possibile

Parimenti, auspichiamo che una parte di queste risorse siano destinate alla riqualificazione delle aree industriali calabresi: da tempo, infatti, sosteniamo pubblicamente come l’investimento in questo ambito si traduca in un moltiplicatore di opportunità, in una spinta alla capacità dell’intera regione di essere attrattiva rispetto alle intenzioni di investimento da parte di imprese italiane e straniere.

Questo, è forse superfluo sottolinearlo, si tradurrebbe in azioni concrete per la riduzione delle distanze sociali ed economiche della Calabria rispetto al resto del Paese e dell’Europa: esattamente le finalità per le quali è nato il Fondo di Sviluppo e Coesione. Questi temi sono stati al centro dei più recenti incontri con il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, il quale ha manifestato sensibilità e attenzione: ora c’è la concreta opportunità di tradurre in azioni concrete gli intendimenti forti e particolareggiati di cui abbiamo fin qui discusso. Siamo fiduciosi che ciò possa avvenire rapidamente così da consegnare alla Calabria lo strumento che, assieme alle infrastrutture, più di altri sarà capace di determinare lo sviluppo sociale ed economico della regione. (af)

[Aldo Ferrara è presidente di Unindustria Calabria]

Ferrara (Unindustria) e Occhiuto a confronto su Autonomia, infrastrutture e Zes Unica

Zes Unica del Mezzogiorno, autonomia differenziata e infrastrutture sono stati i temi di cui hanno discusso il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

L’incontro, tenutosi nei giorni scorsi, ha preso le mosse dai temi affrontati durante una riunione del Comitato di Presidenza di Unindustria Calabria. Temi che, sebbene sottratti alla competenza diretta della Regione, avranno riflessi diretti sul contesto socio-economico calabrese: ecco perché Ferrara ha inteso condividere con il presidente Occhiuto il punto di vista e le preoccupazioni degli industriali calabresi.

Al centro del confronto, innanzitutto, le potenziali criticità legate alla Zes Unica per il Mezzogiorno. A tal riguardo Ferrara ha esposto al presidente Occhiuto le preoccupazioni degli industriali calabresi circa l’esiguità delle risorse messe a disposizione delle imprese alla luce del nuovo e più ampio perimetro, il mancato coinvolgimento dei principali stakeholder nella Cabina di regia, l’introduzione del limite di 200mila euro posto all’ammontare minimo degli investimenti che escluderebbe le piccole imprese dagli incentivi. Circostanze che si aggiungono all’esigenza di chiarezza circa le modalità di conciliazione tra la nuova Zes e gli strumenti urbanistici dei Comuni, anche alla luce degli allarmi lanciati da amministratori locali, e alla necessità di mantenere saldi la semplificazione procedurale, la celerità nel rilascio delle autorizzazioni agli investimenti e il collegamento tra l’Unità di missione  Zes e gli stakeholder del territorio per evitare che ci sia uno scollamento tra le scelte operative e i territori che dovranno accoglierle. 

Nel fare il punto sui temi infrastrutturali (porto di Gioia Tauro, Strada Statale 106 jonica, Alta Velocità , Ponte sullo Stretto), Ferrara non ha mancato di manifestare l’apprezzamento di Unindustria Calabria riguardo la decisione della Giunta regionale di licenziare il disegno di legge regionale sull’istituzione dell’Agenzia regionale di sviluppo delle aree industriali e per l’attrazione di investimenti produttivi. 

Ciò proprio alla luce della competizione tra territori che la Zes Unica stimolerà. Sul tema Ferrara ha espresso l’auspicio che l’Agenzia diventi presto realtà, con adeguata dotazione di risorse finanziarie e competenze, così da avviare con celerità gli importanti e non più differibili interventi di riqualificazione che gli industriali chiedono da tempo. 

La riunione è servita, poi, per affrontare le questioni legate al ddl sull’autonomia differenziata, su cui gli industriali Calabresi nutrono diversi dubbi e perplessità. Al riguardo, solo per citare alcuni aspetti, la posizione esposta dal presidente di Unindustria è quella sescondo cui non si  possa prescindere dalla definizione, quantificazione e soprattutto finanziamento dei Livelli essenziali delle prestazioni, che dovranno essere garantiti uniformemente su tutto il territorio italiano sulla base dei fabbisogni standard. Ciò al fine di scongiurare disparità di trattamento tra territori.

Inoltre, secondo Unindustria Calabria, alcune materie dovrebbero essere attratte alla competenza esclusiva dello Stato: Infrastrutture, Energia, Mobilità, Ambiente, Scuola e Commercio con l’estero, per esempio, devono essere affrontati in un’ottica di sistema-Paese che non lasci nessuno indietro o più esposto alle difficoltà, al pari di materie che richiedono una regolazione unitaria come i procedimenti amministrativi.

Senza queste condizioni di partenza il rischio avvertito dagli imprenditori è la frammentazione del Paese, un aumento dei divari, lo svuotamento di capitale umano nelle regioni del Mezzogiorno con potenziali effetti disfunzionali e condizioni critiche rispetto all’esigenze dell’economia e del mondo produttivo. 

Al termine dell’incontro, il presidente Ferrara, dopo aver ringraziato il governatore Occhiuto per l’occasione di confronto, ha ribadito l’impegno di Unindustria Calabria nel perseguire nel solco sin qui percorso di una proficua sinergia istituzionale. (rcz)

INDUSTRIALI ALLARMATI PER IL RINVIO ZES
SE VINCE LA BUROCRAZIA NON C’È SVILUPPO

di ALDO FERRARALa transizione dalle otto Zes al nuovo modello Zes per il Mezzogiorno ha subito uno slittamento dell’ultimo momento proprio nella fase di scadenza di tutti i Commissari. Il mancato trasferimento di compiti e funzioni dagli otto Commissari straordinari alla nuova Struttura di missione centralizzata ha richiesto quindi un urgente provvedimento di proroga fino al 1° marzo degli attuali Commissari straordinari. I tempi per il perfezionamento del provvedimento di proroga hanno tuttavia provocato una sensibile discontinuità nei tempi di svolgimento delle conferenze dei servizi e nel rilascio delle autorizzazioni agli investimenti. Una circostanza che basta da sola ad evidenziare la complessità della materia e ad alimentare incertezze riguardo la fluidità della transizione e la messa a regime del nuovo modello.

Da mesi ribadiamo di come sia necessario un ordinato e graduale passaggio delle consegne affrontando per tempo alcune potenziali criticità del nuovo modello di Zes che rischiano di depotenziare la validità dello strumento e la sua utilità, soprattutto in Calabria. Il Mezzogiorno viaggia a una velocità ridotta rispetto al resto del Paese. La Zes calabrese, con il suo valore aggiunto determinato dalla semplificazione burocratica per l’avvio degli insediamenti produttivi, grazie ai poteri assegnati al Commissario, e dal sistema di incentivi fiscali, stava dimostrandosi uno strumento utile a rendere la nostra regione attrattiva per investimenti interni ed esterni.

La preoccupazione forte, adesso, è che il nuovo modello renda più sfumati i vantaggi, soprattutto in termini di semplificazione e fluidità delle autorizzazioni, tanto da rendere poco attrattiva la Zes a causa di sistema di gestione che centralizza i rapporti e riduce il legame con il territorio. E in questo senso, preoccupa anche il limite minimo di 200mila euro posto all’ammontare degli investimenti nell’area Zes: il tessuto imprenditoriale, soprattutto quello locale, è formato prevalentemente da piccole imprese che sarebbero disposte a investire nella Zes, ma quel limite le tiene fuori da un’opportunità concreta, limitandone così le potenzialità di crescita e di sviluppo. Ciò anche in considerazione del venir meno del credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno.

C’è poi una criticità non secondaria sollevata dagli amministratori locali: come si concilieranno gli strumenti urbanistici pianificati dai Comuni se tutto il Mezzogiorno sarà area Zes? Le deroghe urbanistiche saranno concedibili ovunque? Anche qui, è necessaria chiarezza. Così com’è necessaria chiarezza sulle risorse per la Zes unica, che attualmente appaiono inadeguate a coprire le esigenze dei territori. Non solo, mentre si prevede di erogarle “a rubinetto”, mancano ancora i moduli per le richieste e il termine ultimo di presentazione delle istanze scade il 15 novembre prossimo: in queste condizioni è impossibile programmare investimenti e pianificare nuovi insediamenti».

L’attrattività della Zes in Calabria è, poi, funzione degli investimenti in interoperabilità, servizi, ambiente, raccolta dei rifiuti e soprattutto sicurezza nelle aree industriali: senza un ecosistema accogliente, le imprese, a parità di vantaggi ottenuti dalla Zes, non sceglieranno certo la nostra regione per nuovi insediamenti produttivi. A tal fine, auspichiamo la pronta nascita dell’Agenzia regionale che sostituirà il Corap e l’immediato avvio della riqualificazione delle aree industriali».

Infine, il precedente modello aveva iniziato a dare frutti anche grazie alla stretta sinergia tra Commissario Zes e parti sociali. Il nuovo modello non prevede il coinvolgimento nella cabina di regia della Zes né delle associazioni datoriali, né dei sindacati, allargando lo scollamento tra imprese, territorio e lavoratori. Auspichiamo si ponga rimedio a questa che è una vera e propria stortura nel modello di management della nuova Zes unica, attraverso il coinvolgimento formale e sostanziale delle parti sociali. Ne va del futuro della nostra regione. (af)

[Aldo Ferrara è presidente di Unindustria Calabria]

Ferrara (Unindustria Calabria): Nel piano di Fs fondamentali linea jonica e alta velocità

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, esprimendo soddisfazione per l’investimento del Gruppo Fs di circa 13,4 miliardi per la Calabria, ha voluto sottolineare l’importanza di due interventi: «il completamento dell’elettrificazione della linea ferrata jonica e gli interventi per realizzare, finalmente, una vera Alta Velocità in Calabria».

«Nel primo caso – ha spiegato – assieme ai primi due lotti della SS106 per i quali sembra ci siano i presupposti per andare a gara a breve, si tratta di un’attenzione necessaria per ridurre il divario infrastrutturale tra le due coste calabresi. Quanto all’Alta Velocità, c’è bisogno di fare molta attenzione: mentre grazie alle risorse del Fondo Complementare pare definito il finanziamento per il tratto fino a Praia a Mare, ed è già un segnale positivo, è ancora in fase di studio il tracciato ottimale per arrivare a Reggio Calabria. Ecco, mi auguro che su questa infrastruttura si acceleri il passo perché la riteniamo, assieme al Ponte sullo Stretto, il principale asset strategico per connettere la Calabria al resto del Mondo».

«Unindustria Calabria ha sempre sostenuto la necessità di un rafforzamento delle infrastrutture per la logistica avanza e l’interconnessione per merci e passeggeri tra la nostra regione e il resto del Paese e quindi con l’Europa», ha ricordato Ferrara, sottolineando come l’investimento  sia «un importante segnale di attenzione alle esigenze dei calabresi e del tessuto economico e industriale che opera in Calabria».

«L’implementazione di infrastrutture ferroviarie e viarie in Calabria è, innegabilmente – ha concluso – un presupposto necessario affinché si sviluppi il contesto operativo attorno alle imprese: le implicazioni economiche di tali interventi ricadono in tutti i settori commerciali, soprattutto quello turistico e quello della logistica. E accorciano le distanze fisiche da e verso il Centro e il Nord del Paese, riducendo l’isolamento sociale in cui rischia di essere confinata la Calabria a causa del progressivo spopolamento e della “trappola demografica”». (rcz)

“Alto impatto”, Ferrara (Unindustria): «Risposta importante dello Stato»

Le imprese ringraziano lo Stato che interviene per tutelarle dalla criminalità. «Sapevamo che la risposta dello Stato non si sarebbe fatta attendere e così è successo». Così, il presidente di Unindustria Calabria e Confindustria Catanzaro, Aldo Ferrara, ha commentato a caldo le prime notizie relative all’operazione congiunta delle Forze dell’Ordine denominata “Alto Impatto”, in corso di svolgimento nei quartieri Sud di Catanzaro.

«Gli eventi criminosi a danno di alcuni imprenditori avvenuti recentemente – ha proseguito Ferrara – avevano riacceso i riflettori sulla questione sicurezza in città. Già all’indomani dei primi eventi criminosi, immediatamente denunciati dagli imprenditori che li avevano subiti, avevamo auspicato un pronto intervento dello Stato: l’operazione di questa mattina ci restituisce l’ulteriore conferma che l’attenzione dello Stato, nelle sue articolazioni territoriali e centrali, sull’area del catanzarese non è mai calata. D’altronde, le interlocuzioni avute sul tema con i vertici della Prefettura nel corso delle recenti riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza avevano già messo in chiaro la determinazione delle Istituzioni nel voler immediatamente fornire risposta alla domanda di sicurezza da parte di imprese e cittadini. Nel congratularci, dunque, con i vertici della Prefettura, quelli delle Forze dell’Ordine e con tutti gli agenti intervenuti per il lavoro tempestivo ed efficace, ci auguriamo che questo necessario e importante segnale di vicinanza e presenza dello Stato possa servire quale sprone all’attività d’impresa e deterrente a ulteriori iniziative criminali». (rcz)