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Ferrara (Unindustria Calabria): Post-pandemia sia occasione di sviluppo per la Calabria

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«Questo periodo post-pandemico può e deve rappresentare una straordinaria occasione di crescita e sviluppo per la regione Calabria». È quanto ha auspicato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria nel corso dell’incontro con il viceministro alle Infrastrutture e della Mobilità, Teresa Bellanova.

Presente, anche, la senatrice di Italia Viva, Gelsomina Vono.

Il presidente Ferrara, dopo aver portato i saluti del Vice Presidente nazionale Natale Mazzuca e ringraziato il viceministro per la sua partecipazione all’incontro, che ha visto presenti anche il Presidente regionale di Ance Calabria, Perciaccante, i Presidenti delle articolazioni territoriali di Unindustria, Amarelli (Cosenza), Colacchio (Vibo Valentia), Spanò (Crotone) e Vecchio (Reggio Calabria), nonché i Presidenti regionali della Piccola Industria, Diano, e dei Giovani Imprenditori, Barreca, ha spiegato che «gli investimenti previsti per le infrastrutture (Alta Velocità, Ponte sullo Stretto, Elettrificazione della Rete Ferroviaria Ionica, Potenziamento degli Scali Aeroportuali e Portuali) saranno determinanti affinché il territorio regionale si possa strutturalmente e funzionalmente collegare con il resto del Paese e con le direttrici europee».

«La spesa delle risorse finanziarie previste dal Recovery Plan, Programmazione Comunitaria ed altre misure nazionali e regionali – ha sottolineato Ferrara – dovrà essere veloce, efficace e correlata alle esigenze del sistema produttivo che dovrà per contro, però, saper cogliere con entusiasmo e determinazione tutte le opportunità derivanti. Non ci sono più alibi. In questa direzione, il Sud, con il progetto Costruire il Mediterraneo, con una prova di orgoglio, anche culturale, ha voluto dimostrare di avere una visione di sviluppo ragionando in una logica di macro-regione, cercando di far comprendere come il Mezzogiorno deve crescere insieme al fine di rappresentare un’occasione di sviluppo per l’intero Paese». 

«Ed in questo senso – ha proseguito – un ruolo fondamentale non possono che recitarlo le Zes e l’Economia del Mare, sicuramente fattori competitivi e contesti di attrazione e di investimenti anche esteri. Quando parliamo di infrastrutture, infatti, dobbiamo ragionare anche di infrastrutture digitali e logistiche nella consapevolezza che gli investitori arrivano solo se trovano condizioni di contesto che possano concretamente e velocemente permettere la realizzazione degli insediamenti produttivi. Tutto ciò sarà possibile se gli investimenti e le misure saranno accompagnate dalle riforme, così come previsto nel Recovery Plan: la riforma della Pubblica Amministrazione, con una semplificazione che non può e non deve significare allentamento delle regole per i potenziali rischi che ben conosciamo, e la riforma della Giustizia».

Il viceministro Bellanova, ringraziando per l’invito, ha dichiarato di condividere pienamente le considerazioni del presidente Ferrara, evidenziando come la vera sfida è quella di rendere il Paese più competitivo con nuove opportunità per i giovani, che devono rimanere nei propri territori per migliorarli ed essere attori della ricostruzione del Paese con nuovo entusiasmo, nuova voglia di fare e competenze nei settori strategici.

«Le riforme devono essere fatte – ha aggiunto  Bellanova – e, certamente, semplificazione e trasparenza devono viaggiare insieme per impedire la pervasività dell’illegalità e determinare una crescita del sistema produttivo favorendo una nuova e buona occupazione. Sull’individuazione delle infrastrutture mi trovo pienamente d’accordo: Alta Velocità, Porti e Aeroporti, Ponte sullo Stretto, rappresentano fattori rilevanti per eliminare ogni senso di marginalità».

Il presidente Ferrara, nel concludere l’incontro, ha voluto sottolineare il proprio apprezzamento per la chiarezza e la visione lungimirante espressa dalla viceministro Bellanova, la quale, in maniera concreta, ha offerto una ricetta efficace in grado di determinare uno shock positivo per uno sviluppo sostenibile ed integrato che vede investimenti, competenze, occupazione ed innovazione al centro di un piano programmatico funzionale ai bisogni della comunità calabrese. (rrm)

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