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Frasi offensive proiettate a Invasioni, la condanna dell’Amministrazione comunale

Cosenza al 7° posto nella top 20 delle città d’arte, la soddisfazione del sindaco Caruso

L’Amministrazione comunale di Cosenza, guidata dal sindaco Franz Caruso, condanna la proiezione di scritte offensive sia nei confronti della Giunta che del primo cittadino e del presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni – che recitava “Meloni evapora” – avvenuta nel corso del Festival Invasioni di Cosenza.

«Parimenti, però – si legge in una nota – si stigmatizza l’atteggiamento, ritenuto poco serio e responsabile, di quanti tentano di strumentalizzare politicamente il deplorevole episodio, su cui, peraltro, sono immediatamente intervenute le Forze dell’Ordine, che probabilmente hanno indentificato l’autore, e la Sicurezza dell’evento».

Nicola Caruso, dell’Esecutivo Nazionale Gioventù Nazionale, ha evidenziato come la proiezione della frase offensiva rivolta al presidente Meloni «è assolutamente inaccettabile, soprattutto considerando che l’evento era stato concepito, come dichiarato dall’amministrazione comunale durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, con l’obiettivo di promuovere l’unità tra i cittadini e di creare un’atmosfera inclusiva, che favorisce l’integrazione e l’accoglienza anziché l’esclusione».

«È fondamentale prendere una netta distanza – ha proseguito – da questi atti di odio nei confronti delle istituzioni e di coloro che le rappresentano. È un vero peccato che ciò sia accaduto proprio nella giornata dedicata al ricordo di Paolo Borsellino e della sua scorta, che hanno sacrificato la propria vita per difendere la legalità e la libertà di tutti i cittadini, giornata che l’amministrazione ha pensato bene di non ricordare».
«Ci aspettiamo che il sindaco di Cosenza – ha concluso – prenda le distanze da questo genere di messaggi spiacevoli, che vanno completamente contro l’idea di inclusività e accoglienza che dice di sostenere e di mettere al centro della sua attività amministrativa».
Il coordinatore provinciale di Fdi di Cosenza, Angelo Brutto, ha evidenziato come «la cosa ancora più grave è che (la frase offensiva ndr) sia stata proiettata sulla facciata del Palazzo di un istituzione quale è la Provincia di Cosenza. Alla manifestazione, tra l’altro erano presenti anche componenti di giunta e consiglio comunale».
«È inaccettabile che in una manifestazione finanziata con fondi pubblici, fondi Pac 2014-2020 dalla Regione Calabria, si proiettino messaggi offensivi contro la persona di Giorgia Meloni. La sinistra, anche a Cosenza, non perde il vizio di utilizzare le manifestazioni artistiche per fare politica», ha concluso, aspettandosi «che i partiti che compongono la maggioranza a Palazzo del Bruzi, oltre al dindaco, prendano le distanze da questo sinistro tentativo di incitazione all’odio». (rcs)
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