In occasione della Giornata internazionale delle Riserve della Biosfera, il Parco Nazionale della Sila celebra questa importante giornata con l’avvio della definizione partecipata del proprio Piano d’Azione.
L’Unesco, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, ha designato il 3 Novembre come “Giornata internazionale della Riserve della Biosfera”, ovvero i territori e le comunità che in tutto il mondo perseguono lo sviluppo sostenibile a livello locale e globale, e che per questo sono state insignite del prestigioso riconoscimento Unesco nell’ambito del programma “Uomo e Biosfera” (Man and Biosphere- Mab).
Anche la Riserva della Biosfera Sila, istituita nel 2014 e riguardante 63 Comuni, nelle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, intende celebrare questa giornata di cui è protagonista assieme alla grande famiglia Mab Unesco.
«Celebrare la giornata mondiale delle Riserve della Biosfera Mab Unesco – ha evidenziato con orgoglio Francesco Curcio, Presidente del Parco Nazionale della Sila soggetto coordinatore della omonima Riserva della Biosfera – ci offre la possibilità di ribadire quale sia la nostra mission principale obiettivo: perseguire lo sviluppo sostenibile della Sila, non solo all’interno del perimetro del Parco ma in tutti i 63 Comuni aderenti, coinvolgendo in questo percorso le nostre comunità, con l’obiettivo comune di preservare e l’equilibrio tra l’ esigenza di creare attività socio-economiche e quella di conservare l’eccezionale natura che ci contraddistingue».
La Sila infatti ottenne il riconoscimento a Riserva della Biosfera non soltanto in virtù della straordinaria varietà di ambienti naturali con differenti microclimi, che assicurano una biodiversità molto importante in tutta la regione biogeografica del Mediterraneo e ricca di specie endemiche e rare, ma anche dell’incredibile ricchezza culturale ed importanti testimonianze storiche e archeologiche.
«La dimensione internazionale di questo evento – ha continuato il Presidente Curcio – ci dà l’opportunità di confrontare il nostro operato con quello delle Riserve della Biosfera in tutto il mondo, non certo con spirito competitivo, ma per trarne suggerimenti e stimoli a migliorarsi, così come a cogliere occasioni di partnership e relazioni di alto profilo».
Le Riserve della Biosfera sono infatti una rete mondiale di eccellenze (738 in 141 nazioni) vocate alla sperimentazione e all’innovazione di modelli socio-economici sostenibili, per attuare a livello locale, con progetti concreti, gli obiettivi globali dell’Agenda 2030 dell’Onu. Si tratta di un network estremamente dinamico e collaborativo come anche dalle 20 Riserve della Biosfera italiane che spesso sviluppano progetti comuni. Un esempio ne è il concorso eno-gastronomico Upvivium, di cui anche la Sila è partner, che stimola e premia i ristoratori ed i produttori agroalimentari delle Riserve della Biosfera italiane che si impegnano nel proporre menù a filiera corta valorizzando le tipicità dei rispettivi territori.
«Dal 2014 ad oggi – ha illustrato Barbara Carelli – Direttrice facente funzione del Parco Nazionale della Sila – molti progetti concreti sono stati realizzati dal Parco Nazionale sul territorio riguardante la Riserva della Biosfera della Sila, ciò in cui dobbiamo quindi ora migliorare è il coinvolgimento anche degli altri Enti Pubblici, in primis i Comuni, e dei soggetti privati del territorio affinché questo importante riconoscimento Unesco e le opportunità che esso determina diventino patrimonio di una pluralità di attori impegnati per lo sviluppo sostenibile in vari ambiti socio-economici: dal turismo, alla ruralità e forestazione, dalla tutela della biodiversità, agli stili di vita sostenibili, dall’educazione scolastica alla ricerca universitaria».
Nel corso del 2022 è stato infatti avviato un percorso di riscoperta e valorizzazione della Riserva della Biosfera della Sila, finalizzato a giungere preparati all’importante appuntamento del 2024, quando l’Unesco valuterà se rinnovare o meno il riconoscimento per altri 10 anni. Per coinvolgere i principali stakeholders del territorio. recentemente è stato realizzato un ciclo di webinar tematici durante i quali sono state evidenziate le opportunità che soggetti pubblici e privati possono cogliere, grazie al riconoscimento Unesco, nei vari settori socio-economici.
È inoltre in corso la raccolta dei progetti, tramite la piattaforma che costituiranno il fulcro del Piano d’Azione della Riserva della Biosfera. Il Piano d’Azione sarà uno strumento partecipato e condiviso con gli stakeholder del territorio, attraverso cui raccontare e definire come saranno declinati a livello locale, gli obiettivi si sviluppo sostenibile globali. In fine nel corso del 2023 saranno effettuate altre azioni anche per migliorare la comunicazione della Riserva della Biosfera e rendere più efficace e diffuso l’utilizzo del suo brand che è di grandissimo valore. (rcs)