La senatrice di Alternativa c’è, Bianca Laura Granato, ha dichiarato che «come se non bastassero le nomine bulimiche di portaborse nelle strutture elefantiache di un Consiglio regionale ‘sciolto’ – e quindi che non avrebbe tutta questa urgenza di ingrossare le fila dei propri collaboratori pseudo esperti – a tre mesi dalle elezioni regionali, dalle parti della Cittadella pensano bene di Autorizzazione preventiva a nuove spese di personale per Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Calabria (A.R.P.A.Cal.)».
«Siamo alla sfacciataggine elevata all’ennesima potenza – ha aggiunto – in sfregio delle difficoltà economiche e sociali dei calabresi alle prese sulle sempre più drammatiche conseguenze di una pandemia che non ha fatto altro che amplificare criticità ataviche».
«Nella deliberazione n. 284 della seduta del 29 giugno 2021 – ha proseguito – si parla del provvedimento del Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente n. 94 del 31/03/2021 recante “Piano dei Fabbisogni del Personale 2021/2023 dell’Arpacal”, si parla di quanto previsto per l’anno 2021, vale a dire l’assunzione di n. 7 unità di personale appartenenti alle categorie protette di cui n. 1 operatore tecnico specializzato di categoria BS, n. 4 assistenti di categoria C e n. 2 collaboratori tecnici professionali di categoria D; il passaggio da part-time a full-time di n. 18 unità di personale (personale ex LSU/LPU); l’assunzione a tempo determinato di n. 3 unità di personale con qualifica dirigenziale, (due con profilo tecnico e uno con profilo amministrativo) per la copertura dei servizi vacanti del Bilancio, del Patrimonio e dell’Impiantistica del Dipartimento provinciale di Catanzaro, finalizzata a superare le gravi difficoltà gestionali in cui si trova attualmente ad operare l’Agenzia».
«Parliamo, quindi – ha proseguito – di nuove assunzioni, dietro lo scudo di esigenze certificate nel Piano Triennale dei Fabbisogni di personale 2021/2023 anno 2021, che sanno tanto di clientela, consueta e anche un po’ stantia, chiamata a raccolta per garantire consensi e tradurre in voti le aspettative di tanti, giovani e meno giovani, alla ricerca spasmodica di un posto di lavoro precario – conclude Granato -. Non possiamo che chiederci, visto il bisogno: perché procedere adesso, a una manciata di settimane dalle elezioni regionali? La domanda è retorica, ovviamente».
«Anche se una risposta sarebbe tanto gradita – ha concluso –. Così siamo ancora al vecchio schema dello sfruttamento dei bisogni e delle aspettative dei calabresi, da piegare alle proprie fameliche esigenze elettorali. Un metodo condiviso, quanto a destra tanto a sinistra, che si applica con rigore scientifico soprattutto quando già si campeggia nelle stanze dei bottoni e si maneggia il “potere” a proprio uso e consumo, all’insegna dell’autoconservazione». (rp)