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Grazie a Diritti Civili, i senzatetto di Cosenza hanno trascorso il Natale nei container della Protezione Civile

Diritti Civili

Per il quinto anno consecutivo, grazie al movimento Diritti Civili, guidato da Franco Corbelli, i senzatetto di Cosenza hanno passato il Natale non in mezzo alla strada, ma dentro i due dignitosi e confortevoli container della Protezione Civile.

Tali container, infatti, sono stati fatti arrivare e installare quattro anni fa «grazie alla collaborazione della Regione, del presidente Mario Oliverio, e dell’allora dirigente della Protezione Civile, Carlo Tansi, ho fatto arrivare, con un tir, da Catanzaro e installare nella città bruzia, in via degli Stadi, che ho affidato alla gestione di Padre Fedele, di Teresa Boero e Giovanni Valentino, e che sono rimasti sempre aperti e operativi, 365 giorni all’anno, scongiurando sicuramente qualche tragedia» ha spiegato Corbelli, che ricorda questa bella pagina di solidarietà su Fb, dove ha postato insieme ad una foto dei due “angeli” del Paradiso dei Poveri di Padre Fedele, Teresa e Giovanni, un video con le storie più belle, emozionanti e indimenticabili, di 25 anni di battaglie civili e iniziative umanitarie, per aiutare l’umanità più povera e sofferente.

«A parlare – ha aggiunto Corbelli – sono i numeri “impressionanti”: oltre 1300 lettere ricevute in 25 anni, un migliaio i casi umani affrontati e in gran parte risolti, afferma Corbelli. Quasi tutte le regioni italiane coinvolte in qualche battaglia di Diritti Civili. Una cinquantina i Paesi stranieri di ben 4 Continenti(Europa, Africa, Asia e Americhe) che hanno avuto un loro cittadino aiutato con una battaglia di Diritti Civili».

«Un impegno straordinario – ha proseguito il leader di Diritti Civili – che non ha mai usufruito di alcun contributo, né pubblico, né privato! Impegno, battaglie civili e iniziative umanitarie che sono sempre stati solo autofinanziati grazie al mio modesto stipendio di docente, continua il fondatore di Diritti Civili. Su tutte spicca naturalmente la più grande opera umanitaria legata alla tragedia dell’immigrazione(che è continuata purtroppo anche in questi giorni di Natale con altri naufragi e vittime), il Cimitero internazionale dei Migranti, in fase di realizzazione a Tarsia, conosciuto e  apprezzato in tutto il mondo, che per raccontarlo ha fatto arrivare in questi anni nel piccolo centro del cosentino gli inviati di mezzo mondo: dal Brasile all’Inghilterra, dalla Francia alla Germania, dalla Svizzera al Qatar. Una storia, quella di Diritti Civili, che è motivo di orgoglio, ma anche di speranza, per l’intera Calabria». (rcs)

 

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