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I tirocinanti calabresi: Ingannati dall’attuale giunta regionale e ignorati dalle Istituzioni

Protesta dei tirocinanti

È un altro grido disperato, quello dei tirocinanti calabresi, che si sentono «ingannati dall’attuale classe politica regionale calabrese e ancora ignorati dalle istituzioni».

«Come vi sentireste – hanno scritto i tirocinanti – se vi trovaste ingabbiati in un sistema che, anziché garantire quella prospettiva concreta e agognata di lavoro, di cui ogni singolo essere umano ha bisogno per poter sopravvivere dignitosamente, e si traducesse nel più becero sfruttamento e schiavismo e tutto ciò si perpetuasse per anni? È quello che sta accadendo ai tirocinanti calabresi che operano presso Enti Pubblici e Privati e presso Ministeri, che vivono con 500 € e senza alcun diritto spettante al lavoratore in termini contributivi e previdenziali».

«Si sono svolte manifestazioni di protesta e altre se ne avranno a difesa dei diritti di queste persone – hanno proseguito – ma la sostanza, finora, non è cambiata perché allo stato attuale per queste persone non c’è nulla tranne le promesse elettorali di cui l’attuale giunta regionale di Centro-Destra ha fatto propaganda per non chiudere la partita perché cercano il consenso elettorale per poi infischiarsene allegramente dei problemi attuali e concreti come quello dei tirocinanti calabresi».

«Ma tutto ciò è veramente vergognoso – hanno aggiunto – perché non si gioca con le vite delle persone, soprattutto se si tratta di madri e padri di famiglia e di persone con età anagrafica altamente veneranda! Pertanto, allo stato attuale come sempre il nulla alberga per i tirocinanti calabresi con il benestare della classe politica in primis e sindacale dopo, perché anziché risolvere questa vertenza che riguarda i tirocinanti calabresi in ottica contrattualizzazione e volendo ne hanno anche tutti gli strumenti, preferiscono fare sterili proclami di ancorato impegno che come nuvole si dissolvono nel nulla, il motivo? Senz’altro per puro masochismo!». (rrm)

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