Il 21 febbraio è in programma l’evento online dal titolo “Made in Sud: tra tradizione e innovazione”, organizzato dal Cluster Tecnologico Nazionale Made in Italy (Cluster MinIT) in collaborazione con l’Università della Calabria, l’Università degli Studi di Palermo, l’Università degli Studi della Basilicata.
Questo appuntamento vuole offrire punti di vista di partenza e spunti di riflessione, creando un’azione sistemica indirizzata all’intrecciare una sinergia fra la pluralità di soggetti e attori di riferimento che costituiscono il Made in Italy del meridione, con il fine di stimolare una visione ed un’azione a 360 gradi sulle politiche manifatturiere “Made In”.
Si tratta di un evento, che si può seguire su zoom, interamente dedicato alle potenzialità manifatturiere del meridione. Le tavole rotonde presentate durante l’incontro coinvolgeranno accademici, imprenditori e importanti soggetti del Made in Italy nel Sud Italia.
La prima tavola rotonda della giornata sarà L’innovazione nel Sud Italia: il ruolo dei vari attori e la funzione di associazioni e cluster di settore. Ne discuteranno Alessia Bivona di Confindustria Sicilia, Luca Colacicco di Falegnameria Colacicco, Giuseppe Iacobelli del Cluster MinIt, Edoardo Imperiale/Claudia Florio della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e Raffaele Vitulli del Cluster Basilicata Creativa. Modererà la conversazione Pietro Pantano dell’Università della Calabria.
Sinergie tra territori: tra tradizione, identità e innovazione, il secondo incontro della mattina, vedrà ospiti Fortunato Amarelli di Confindustria Cosenza/DIH Calabria, Fausto Orsomarso della Regione Calabria, Antonella Guida dell’Università degli Studi della Basilicata, Carmelo Frittitto della Regione Sicilia e Nino Scarcella di Egoitaliano. A moderare il workshop Viviana Trapani dell’Università degli Studi di Palermo.
Il Made in Italy porta con sé valori di gusto, saper fare e tecnica. Questa convergenza di saperi incorpora dentro di sé la cultura e la conoscenza dell’Italia, l’intersezione fra arte, scienza e tecnologia che produce e costruisce un valore unico e riconoscibile in tutto il mondo.
Nel corso degli anni il sistema socio-economico del Made in Italy ha subito evoluzioni che hanno impattato su produzioni e mercati nelle varie aree, creando divergenze interne fra le aree produttive del nostro Paese. In quest’ultimo periodo di sconvolgimento, dovuto all’emergenza globale del Covid-19, pare estremamente importante effettuare una lettura chiara e obiettiva delle peculiarità del made in Italy nelle aree del Sud Italia e proporre interventi adeguati ad un nuovo ed efficace sviluppo.
Made in Italy nel Sud vuole promuovere confronti e analisi degli scenari e delle modalità di fare Made in Italy nei territori del meridione, concentrando la sua attenzione sull’importanza che rivestono cluster e associazioni di settore per i territori coinvolti, sulle possibilità di sinergie che possono nascere fra diversi settori e filiere e sulle opportunità che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza offre per l’imprenditoria italiana. (rcz)