Il 3 maggio si riunisce il Consiglio regionale e, all’ordine del giorno, l’informativa del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sulla Vertenza Calabria, da sottoporre al presidente del Consiglio, Mario Draghi e ai ministri.
«L’impegno del presidente Occhiuto e delle organizzazioni sindacali, finalizzato a porre all’attenzione nazionale alcuni punti chiave per lo sviluppo della Calabria, ma strategici anche per il Mezzogiorno e il Paese, è senz’altro positivo e apprezzabile. Ci attendiamo – ha detto il presidente Mancuso – anche da questa bella pagina di politica e di relazioni sindacali che mobilita le energie positive, scatti in avanti per la soluzione di questioni come l’Alta velocità, lo sviluppo del Porto di Gioia Tauro e l’avvio della Zes, lo sblocco delle assunzioni della sanità e l’ammodernamento della SS 106 per la quale il Consiglio regionale ha approvato (28 febbraio) all’unanimità una specifica mozione».
Tra le altre proposte legislative (incluse quelle che saranno nel frattempo esaminate dalle Commissioni) di cui la seduta del Consiglio si occuperà, una (“a cui annettiamo – ha detto il presidente Mancuso – particolare rilevanza per l’impatto positivo che avrà per i minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena”) riguarda le “Strutture residenziali di tipo comunitario per l’esecuzione delle misure penali integrate nel contesto sociale di appartenenza dei giovani”.
La proposta di legge, infatti, mira a permettere al Centro per la Giustizia Minorile per la Calabria, “di collocare i minori e i giovani adulti all’interno del territorio di appartenenza, scongiurando la pratica del collocamento fuori regione, oggi – si legge nella relazione alla legge – largamente adottata per carenza di strutture specifiche, e di conseguenza la loro emarginazione, permettendo ai congiunti di poter mantenere costanti rapporti interpersonali non consentiti dalle attuali pratiche di collocamento fuori regione”.
Tra le altre proposte di legge all’ordine del giorno: “Modifica all’articolo 16 della legge n. 9 del 2018 (“Interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘Ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza”), per consentire ai titolari delle sale da gioco, delle rivendite di generi di monopolio e delle sale scommesse esistenti alla data di entrata in vigore della legge, di adeguarsi alle prescrizioni circa la loro ubicazione entro il 31 dicembre 2024; “Norme per l’incremento, lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione dell’apicoltura calabrese” e “Modifiche alla legge 14/2021 in tema di concessioni per attività di acquacoltura”. (dc)