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Il giovane calabrese Giovanni Prestinice è Alfiere della Repubblica

Il giovane calabrese Giovanni Prestinice è Alfiere della Repubblica

di PINO NANO – «Ringrazio il capo dello Stato per aver pensato a me. Sono davvero sorpreso e felice. Al Presidente Mattarella vorrei solo dire di non dimenticare i giovani calabresi come me». Sembra quasi una storia da Libro Cuore.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito il 27 aprile 29 attestati d’onore di Alfiere della Repubblica. Tra i 29 nuovi Alfieri della Repubblica c’è anche un ragazzo calabrese di 13 anni con alle spalle una storia del tutto straordinaria. 

Parliamo di Giovanni Prestinice. È nato a Crotone il 29 agosto del 2010, e la motivazione con cui il Presidente Mattarella gli ha assegnato il suo bel riconoscimento dice testualmente: «A Giovanni Prestinice per la determinazione con cui si impegna come volontario per la difesa dei diritti dei migranti».

«La strage di Cutro – dice Giovanni a Giuseppe Pipita, direttore del Crotonese, subito dopo aver avuto notizia del suo premio – mi ha segnato veramente nel profondo perché è avvenuta a pochi chilometri da casa mia e ho sentito il dovere di fare sentire la mia vicinanza a quelle persone e far conoscere le loro storie. Non voglio entrare nei dettagli, però dico che queste persone non sono numeri, sono esseri umani che hanno affrontato più problemi di noi e sono dovute scappare dal loro Paese perché perseguitati».

In sostanza, questo ragazzo crotonese, dopo il tragico naufragio di Cutro di un anno fa «si è prodigato per far conoscere la storia delle vittime, restituendo loro dignità e contrastando l’indifferenza di tanti».

Non si poteva assegnare medaglia più bella ad un ragazzo di Calabria, e soprattutto ad un giovane studente crotonese che il tema degli sbarchi li ha vissuti e li vive in prima persona ogni anno che passa per via del flusso infinito di barche di immigrati che arrivano su questo tratto di mare.

Giovanni, volontario di Save the Children – spiega la nota ufficiale del Quirinale – «è impegnato sul tema delle migrazioni ed è stato molto attivo nei giorni drammatici che hanno seguito il tragico naufragio sulle coste di Cutro, nel febbraio 2023. Giovanni è diventato un testimone di solidarietà, di chi non vuole restare fermo a guardare ma si batte per sensibilizzare la propria comunità ed evitare il ripetersi di simili tragedie». 

Per onorare la memoria dei tanti dispersi in mare, Giovanni «ha approfondito e condiviso – spiega la nota della Presidenza della Repubblica – le storie di chi è morto alla ricerca di una vita migliore. Con la sua partecipazione a eventi pubblici ha cercato, attraverso il dialogo e il confronto, di vincere l’indifferenza e di restituire dignità alle vittime, ai loro familiari e ai superstiti della strage».

Per i ragazzi calabresi è un riconoscimento solenne, perché è anche uno stimolo a rimboccarsi le maniche e fare sempre di più in difesa e in favore degli altri.

È la Solidarietà per l’ambiente e per la cultura il tema prevalente che ha ispirato la scelta dei giovani Alfieri di quest’anno. Il Capo dello Stato ha ricordato che le alluvioni che nel 2023 hanno colpito il nostro territorio, in particolare la Romagna e la Toscana, hanno portato alla luce ancora una volta l’altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani. Gli Attestati di “Alfiere della Repubblica” valorizzano dunque “le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze”. E’ il caso di Giovanni Prestinice. 

I casi scelti – precisa ancora la nota del Quirinale – «non costituiscono tuttavia esempi di azioni rare, ma sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea: azioni e sentimenti da incoraggiare per diffondere tra i giovani quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile, adulti consapevoli dell’importanza della solidarietà in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali». 

Ai riconoscimenti orientati al tema annuale, si affiancano anche gli “Attestati d’onore” relativi ad atti compiuti con particolare coraggio e a gesti di amicizia emblematici. Il Presidente Mattarella ha inoltre assegnato tre targhe per azioni collettive di giovani e giovanissimi che hanno espresso con grande forza i valori della solidarietà. 

Ragazzi di tutta Italia che oggi sono esempio per tutti, esempio di dedizione e di altruismo, di solidarietà e di amor proprio, di rispetto dello Stato e di amore per la Repubblica. Bellissima cerimonia, che ogni anno al Quirinale anticipa di fatto la Festa del Primo Maggio. (pn)

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