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Il PD Calabria: No al Defr e alla figura del consigliere supplente

Il PD Calabria: No al Defr e alla figura del consigliere supplente

È un voto contrario quello che il Partito Democratico della Calabria ha espresso al Documento di economia e finanza regionale (Defr) e alla proposta di legge della maggioranza di centrodestra per l’introduzione della figura del consigliere regionale “supplente”.

Una posizione espressa nel corso della conferenza stampa svoltasi a Lamezia, moderata dal capogruppo Mimmo Bevacqua alla presenza dei consiglieri regionali Amalia Bruni, Raffaele Mammoliti, Ernesto Alecci, Franco Iacucci e Giovanni Muraca.

Il capogruppo Bevacqua ha motivato il voto contrario al Defr sottolineando l’assenza di una visione strategica e la mancata capacità del centrodestra di affrontare le criticità della Calabria.

«Dopo tre anni di governo regionale non c’è alcun miracolo – ha detto – come annunciato dal presidente Occhiuto. Nel Defr, che rimane un libro dei sogni, emergono solo criticità e dati che confermano l’incapacità di questo governo di dare risposte concrete ai calabresi».

Raffaele Mammoliti ha evidenziato, invece, i dati preoccupanti del bilancio regionale, già peggiorati dai tagli previsti nella legge di bilancio nazionale del governo Meloni, che sottrarranno ulteriori 53 milioni di euro alla Calabria.

«La spesa libera è scesa dal 13% al 10% – ha illustrato – e si registra una discrasia nei dati sull’occupazione tra il bilancio sociale dell’Inps regionale e quelli riportati nel Defr: una differenza di 20.000 unità che necessita di approfondimenti urgenti».

Giovanni Muraca ha ribadito la gravità della situazione economica regionale, sottolineando come i dati già negativi siano ulteriormente peggiorati in seguito alle politiche economiche nazionali e alla mancanza di interventi strutturali da parte della giunta regionale.

Amalia Bruni ha concentrato il suo intervento sul disastro della sanità calabrese, denunciando il fallimento del modello AziendaZero.

«Doveva rappresentare un punto di svolta – ha detto – ma si è rivelata un’ulteriore complicazione per un settore già in crisi, senza alcuna soluzione concreta per migliorare i servizi sanitari».

Ernesto Alecci, infine, ha invece criticato la gestione “di facciata” del centrodestra, accusando il governo regionale di privilegiare gli annunci e le campagne mediatiche rispetto alle azioni concrete.

«Il settore turistico è un esempio lampante – ha detto –: si parla di voli speciali e Capodanni straordinari, ma mancano trasporti efficienti e strutture ricettive adeguate per accogliere i visitatori».

Il gruppo del Pd ha anche espresso un deciso no all’introduzione della figura del consigliere regionale “supplente”.

«È un tentativo di riequilibrare i rapporti interni alla maggioranza di centrodestra, non certo una risposta alle necessità dei cittadini calabresi – ha dichiarato Bevacqua –. Noi riteniamo prioritario proporre una riforma seria, come l’introduzione del voto disgiunto, che consenta ai calabresi di scegliere liberamente sia il presidente della Giunta sia i consiglieri regionali».

Il consigliere Franco Iacucci ha criticato fortemente la modifica voluta dal centrodestra spiegando con chiarezze che è una falsità quella di una riforma a costo zero: «Il numero dei consiglieri supplenti salirà diminuendo quello degli assessori esterni ed è chiaro che l’invarianza finanziaria è l’ennesima bugia del centrodestra al governo». (rcz)

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