Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, è stato a Cutro per il Settennale del Crocifisso. Si tratta di un monumento che è nazionale dal 1940 e che viene celebrato dal 29 aprile al 3 maggio con la “calata” del Crocifisso che viene, poi, messo sulla Vara per l’imponente processione.
Mancuso ha più volte segnalato «la grande solidarietà dei calabresi nella tragedia dei migranti del 26 febbraio a ridosso della costa di Steccato di Cutro».
«Al fiume di persone che ogni sette anni, raggiungono Cutro da ogni parte d’Italia – ha spiegato Mancuso – dove sono emigrati per assicurare alle loro famiglie prospettive di lavoro, va il saluto del Consiglio regionale. L’auspicio è che il passaggio del ciclo settennale sia l’occasione per rinnovare il legame religioso col Crocifisso e, al contempo, per vederci tutti impegnati nella valorizzazione del grande patrimonio di natura e cultura della Calabria, di cui Cutro, ‘città’ per concessione di Filippo II di Spagna nel 1575 in quanto un suo cittadino fu campione di scacchi d’Europa e del Nuovo Mondo, con i suoi beni culturali e ambientali è parte organica e importante». (rkr)