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Il viceministro Sileri a Lamezia: per la fine del commissariamento tutto è possibile

Sileri

Nei giorni scorsi, il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, è intervenuto, a Lamezia Terme, alla sede di Comunità Progetto Sud, nel corso di un dibattito sulla sanità calabrese.

Come riporta l’Agi – Agenzia Giornalistica Italia – il viceministro Sileri ha dichiarato che «La Calabria merita particolare attenzione come tutte le regioni che hanno avuto un commissariamento e hanno dei problema atavici e cronici», e che, sulla possibile conclusione del commissariamento della sanità calabrese nelle prossime settimane, ha spiegato che «tutto è possibile, è chiaro che dovremmo ora vedere i risultati ottenuti negli ultimi mesi. Abbiamo avuto un’emergenza, l’emergenza Covid, che ha cambiato le carte in tavole».

«Tuttavia – ha aggiunto il viceministro alla Salute – la Calabria ha risposto molto bene, soprattutto durante l’emergenza, anche se è vero che l’onda dell’epidemia non è arrivata nel Centro e nel Sud come purtroppo è avvenuto nelle regioni del Nord. Comunque, una risposta c’è stata, ovviamente diversa da area e area, ma insomma la risposta c’è stata».

Sempre sul commissariamento, l’Agi ha riportato che il viceministro alla Salute abbia aggiunto che «io aspetterei di vedere i risultati, poi incontrerò il commissario per la Sanità in Calabria, Saverio Cottarelli, non questa settimana ma quella successiva». Inoltre, per Sileri, la soluzione non si trova nel commissariamento regionale della sanità: «sono molto più favorevole – ha spiegato – a micro commissariamenti locali per ciò che non funziona, magari con l’affiancamento di Agenas».

«Il governo è presente, i commissari stanno lavorando bene – ha aggiunto Sileri – il fatto che io sia qui a rappresentare il governo significa che non solo siamo pronti ad ascoltare ma che dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare. Questi ultimi mesi hanno visto l’Italia alle prese con uno tsunami, il Covid, e le cose sono cambiate, e purtroppo abbiamo avuto 35mila morti. Ma l’opportunità che deriva dal Covid, i soldi che arriveranno dovranno essere distribuiti sul territorio e far ripartire la sanità che, negli ultimi 10 anni, ha subìto troppi tagli. C’è chi li chiama tagli, chi sotto finanziamento, ma un risultato è certo: la sanità ha ricevuto 30-35 miliardi in meno del necessario negli ultimi 10 anni».

Soddisfatto, dell’incontro, il senatore del Movimento 5 Stelle Giuseppe Auddino, che ha ribadito che «abbiamo diritto a una sanità eccellente!».

«Tante le cose da fare – ha aggiunto – molti gli impegni presi: prevenzione e screening, nuovi ospedali (“gli ospedali si aprono, non si chiudono” cit.), emergenza urgenza, nuove assunzioni e rinnovo di ospedali esistenti nell’ambito di una nuova gestione virtuosa delle risorse!». (rrm)

 

 

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