La città di Cosenza ricorda Antonello Antonante, fondatore del Centro Rat – Teatro dell’Acquario, a un anno dalla scomparsa.
La serata commemorativa dedicata ad Antonello Antonante, storico fondatore del Centro Rat-Teatro dell’Acquario, è in programma alle 19,00, al Museo dei Brettii e degli Enotri. “Un nome, un racconto, una vita” è il titolo prescelto per l’omaggio ad Antonante che l’Amministrazione comunale, con il sindaco Franz Caruso, la consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza, e il Centro Rat Teatro dell’Acquario hanno promosso, in partenariato con la Fondazione Attilio e Elena Giuliani presieduta da Walter Pellegrini. Compagni di lavoro, attori, attrici e musicisti che hanno collaborato, chi per poco, chi per molto, con Antonello Antonante, si riuniranno al Museo dei Brettii e degli Enotri per dar vita ad un vero e proprio happening evocativo dei temi e delle riflessioni che l’indimenticato uomo di teatro ha prediletto durante il suo percorso artistico: le storie di Giufà, i poeti calabresi, il Mediterraneo…, insomma, l’amore per l’arte del narrare.
Alla serata prenderanno parte Maurizio Stammati, Anna Maria De Luca, Ernesto Orrico, Angelo Gallo, Paolo Mauro, Nunzio Scalercio, Gianfranco Quero, Ester Tatangelo, Stefania De Cola, Ricchezza Falcone, Lara Chiellino, Lindo Nudo, Mariasilvia Greco, Dario De Luca, Ciccio Aiello, Maria Marino. E i musicisti: Alessandro Parente, Checco Pallone, Piero Gallina, Carlo Cimino, Tiziana Grezzi e Leon Vulpitta Pantarei. Il coordinamento della serata è di Renata Antonante e Dora Ricca, rispettivamente figlia e moglie di Antonello Antonante.
«Onorare la memoria di Antonello Antonante, figura di spicco del mondo teatrale e che ha attraversato le diverse professioni del palcoscenico (attore, regista, organizzatore, drammaturgo, direttore artistico) è non solo un atto doveroso – ha sottolineato il sindaco Franz Caruso – ma diventa anche l’approdo naturale di un rapporto di amicizia e di stretta correlazione con la città che deve esprimere nei suoi confronti la sincera gratitudine per quanto ha saputo costruire nei 47 anni che lo hanno visto alla guida del Teatro dell’Acquario, sua vera e propria creatura, che ha difeso strenuamente in tutti i momenti di difficoltà, battendosi con tutte le sue forze per la sopravvivenza dello spazio teatrale di via Galluppi, ma anche da direttore artistico del Teatro “Rendano” dal 2007 al 2011. Infaticabile propugnatore di eventi culturali, fu molto attento ed abile ad intercettare le migliori espressioni del teatro di ricerca e a portarle nella nostra città. Fu tra i promotori dell’arrivo a Cosenza, nel 1988, di Dario Fo, e, prima ancora, del Living Theatre di Julian Beck e Judith Malina».
Il 10 luglio, invece, a Villa Rendano si ricorderà Franco Dionesalvi con la manifestazione ” Franco Dionesalvi, sulla scia dell’aurora”, in programma alle 19.
Con questo evento sarà ricordato il poeta e intellettuale Franco Dionesalvi, assessore alla Cultura di Palazzo dei Bruzi dal 1997 al 2002, durante la sindacatura di Giacomo Mancini. A ricordarlo saranno Anna Petrungaro, Concetta Guido, Enzo Ferraro, Filippo Senatore e Francesco Lopez. Prevista anche una lettura di poesie musicate dai “Nimby” (Aldo Ferrara, Tommaso e Francesco La Vecchia). Con il gruppo rock dei Nimby Franco Dionesalvi realizzò il concerto di poesia “Pianure”. In programma i saluti istituzionali del Sindaco Franz Caruso e del Presidente della Fondazione Giuliani, Walter Pellegrini.
«Anche l’omaggio a Franco Dionesalvi avrà un significato particolare – ha detto il Sindaco Franz Caruso – perché rappresenta il tributo che i suoi amici e la sua città gli riserveranno per riconoscergli, ad un anno dalla scomparsa, il grande ruolo che ebbe nella crescita culturale del nostro territorio».
«Dionesalvi – ha aggiunto Franz Caruso – fu l’ideatore e l’artefice del Festival delle Invasioni che la nostra Amministrazione quest’anno ha voluto riprendere, guardando sì al futuro, ma rinverdendo una tradizione che si richiama a quella felice stagione avviata proprio dal poeta cosentino.
Tante le sue intuizioni che in qualche modo rivoluzionarono la cultura in città ed anche il modo di fruirla. Anche a lui esprimeremo la nostra gratitudine per il lascito importante che ha saputo donare a Cosenza, non solo da poeta, ma anche da attento ed arguto giornalista, saggista e da illuminato amministratore». (rcs)