La consigliera regionale Pasqualina Straface, ricordando come «sul nuovo ospedale di Cosenza il dibattito è sacrosanto», tuttavia «alcuni toni sono inaccettabili e da rispedire al mittente. La dialettica politica è importante, e a volte può essere anche aspra, ma i toni utilizzati dal sindaco di Cosenza, Franz Caruso nel suo ultimo intervento sono indegni di un’interlocuzione fra istituzioni».
«A Caruso e a tutti coloro continuano a rimestare nel torbido – ha aggiunto – cercando facile consenso elettorale, giova ricordare che la Regione ha avviato la procedura per individuare il sito del nuovo ospedale di Cosenza con la procedura prevista dalla legge 50/2016 e lo studio di fattibilità attuale è stato sviluppato nel 2017 in base alle norme contenute nel vecchio codice degli appalti. L’individuazione del sito di Vaglio Lise rientra dunque nel contesto del vecchio studio di fattibilità».
«Tale studio ha avuto ovviamente delle spese, anche se ribassate del 50%, – ha proseguito – e l’allora sindaco di Cosenza aveva espresso parere contrario a quella localizzazione. Con la recente introduzione del nuovo codice degli appalti le procedure sono cambiate, non è più previsto lo studio di fattibilità ma una verifica tecnico-economica da cui deve essere prodotto il cosiddetto Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali che, come chiunque può evincere facilmente dal nome, deve prevedere al suo interno delle alternative da valutare».
«Ovviamente in questa nuova analisi rientra il sito di Vaglio Lise – ha spiegato – per il quale fra l’altro sono richieste analisi più specifiche rispetto a quelle effettuate finora, come ad esempio i carotaggi, per cui sbaglia il Sindaco Caruso a dare per certa la scelta del luogo che non era ancora stata determinata neanche con la vecchia legislazione. E, soprattutto, sbaglia a rilasciare dichiarazioni che sottintendono l’esclusione a priori di quel sito. Tutto sarà deciso alla fine della nuova analisi, con procedura comparata ed esplicita nella massima trasparenza. Ma c’è un nuovo elemento, che nel 2017 non c’era e che per forza di cose deve essere considerato nella nuova analisi, ovvero l’apertura della Facoltà di Medicina presso l’Università della Calabria».
«Ci sarà poi un terzo sito – ha detto ancora – che sarà individuato dai progettisti incaricati. In questo momento dunque è tutto tecnicamente in mano alla Regione e all’Azienda Ospedaliera di Cosenza e la vertenza è gestita a livello regionale. Nel momento in cui sarà terminato il nuovo studio di fattibilità e sarà individuata la soluzione migliore saranno coinvolte anche le amministrazioni locali nel procedimento».
«Alla luce di tutto questo – ha concluso – ci sembra doveroso richiamare tutti al senso di responsabilità e alla moderazione di termini, dato che la Regione si sta solo adeguando alla nuova normativa. Nessun oltraggio, nessuno scavalco, nessuna parola rimangiata: le leggi si applicano, gli atti per essere funzionali devono essere legittimi, per cui non possiamo che bollare le invettive fin qui rivolte al Presidente Occhiuto come pura e semplice propaganda elettorale». (rcs)