È un altro prestigioso traguardo, quello raggiunto dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che si è classificata al 2° posto tra le università meridionali per le attività a favore dello sviluppo del territorio, nella classifica della VQR, la Valutazione della Qualità della Ricerca rilasciate dall’Anvur.
Un rapporto continuo e costante, con un forte impegno nello stimolare l’auto imprenditorialità degli studenti: a questo proposito un ruolo importante è stato giocato dai progetti speciali dell’ateneo come il Contamination Lab, nato nel 2014 nell’ambito del programma Restart Italia, lo sportello di assistenza gratuito dedicato alla misura “Resto al Sud” promossa da Invitalia e le singole attività promosse dai differenti Dipartimenti.
Il Contamination Lab di Reggio Calabria è un vero e proprio pre-incubatore, nel quale creatività e opportunità creano percorsi formativi coerenti con i cambiamenti della società della conoscenza. Sin dalla sua nascita il progetto ha garantito agli studenti percorsi di “alfabetizzazione imprenditoriale” attraverso attività di learning by doing, simulazioni pratiche e incontri con esperti di livello nazionale ed internazionale.
Inoltre, il coinvolgimento degli attori principali del sistema locale della ricerca e dell’innovazione (Università, Enti di Ricerca, Camera di Commercio, Confindustria, FinCalabra, Regione Calabria) moltiplica le occasioni di contaminazione ed estende i format educativi e la varietà di attori che interagiscono con gli studenti (ricercatori, startupper, spinoff).
«Un risultato importante – si legge in una nota – che consente di guardare al futuro dei nostri studenti con soddisfazione e ambizione, pronti ad affrontare le sfide del prossimo futuro». (rrc)