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La patata della Sila: una celebrazione con il rito della “Scippa” a Torre Garga

La giornalista Anna Aloi e l’agrichef Anna Wyczawska

A causa dell’emergenza Covid le tradizionali sagre di valorizzazione dei prodotti tipici e gli incontri per promuovere tipicità della terra sono ovviamente impossibili da realizzare, ma grazie ai social è stato possibile celebrare la patata della Sila. Una grande partecipazione virtuale ha decretato quindi il successo dell’evento online che ha avuto base a Torre Garga, nel Cosentino, promosso dal Consorzio Produttori Patatate Associati ((PPAS) e il Consorzio di tutela Patata della Sila Igp.

L’iniziativa è servita a celebrare l’antico rito della raccolta del singolare tubero della Sila (la tradizionale “scippa”) , abbinandolo ad un programma di cooking show che ha visto protagonisti alcuni giovani chef e agrichef attivi nella preparazione, interpretazione e rivisitazione della Patata della Sila IGP. La “scippa” – via facebook – è stata seguita in presa diretta sui campi, con protagonisti i vertici dei due Consorzi che hanno illustrato tutto il percorso del prodotto dalla semina ai controlli fino alla distribuzione nella Grande Distribuzione Organizzata.

Ampio spazio, poi, all’interpretazione con la prima diretta dalle cucine dell’agriturismo “Tenuta di Torre Garga” con la conduzione della giornalista Anna Aloi e l’agrichef Anna Wyczawska che ha presentato il piatto “la patata stratificata”.

Un altra diretta fb è stata condotta dal giornalista Valerio Caparelli che, dalle cucine del ristorante Hyle del Biafora Resort & spa, ha presentato il “matrimonio” tra la Patata della Sila IGP e il porro, celebrato dallo chef Antonio Biafora.

La chef Denisia Congi

La lunga giornata si è conclusa dal “San Bernardo ricevimenti” dove Valerio Caparelli ha presentato la giovane lady chef Denisia Congi con la patata innovata 3.0”.

Com’è risaputo, la Patata della Sila si distingue tra tutte le varietà presenti in Italia perché possiede una percentuale di amido superiore alla media, rendendo il tubero calabrese più nutriente e soprattutto più saporito delle tradizionali patate. (rcs)

 

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