Domenica 15 ottobre, a Lago, va in scena 1806, Invasione napoleonica a Lago una rievocazione storica itinerante.
La manifestazione, realizzata in collaborazione con Piano B srls e sostenuta dal Ministero della Cultura nell’ambito del Fondo nazionale per la Rievocazione storica e sarà inscenata secondo l’ambientazione storica di riferimento, con l’arrivo delle truppe francesi a Lago. C
uore dell’iniziativa la rappresentazione teatrale dello scontro tra i soldati borbonici e gli uomini della resistenza di Michele Pezza, detto “Fra Diavolo”.
L’evento prenderà il via alle 17, in Piazza del Popolo, con il concerto Sinfonie dell’Ottocento del quintetto di ottoni del Maestro Triestino Marrelli di Artneò, proseguendo con un incontro a cura di Sergio Chiatto, Deputato di Storia Patria per la Calabria.
Alle 18 i visitatori saranno accompagnati verso la Piazzetta S.S. Annunziata: ad attenderli l’artista Greta Belometti della Compagnia Teatrop, che illustrerà degli episodi storici attraverso la Sand Art, l’affascinante tecnica illustrativa di manipolazione dei granelli di sabbia su di un piano luminoso.
Alle 18.30 i figuranti appariranno in corteo alle Cascate di Laghitello, in cui verrà inscenata in collaborazione con l’Associazione Murat Onlus la vera e propria dimostrazione della battaglia, per concludersi con una degustazione enogastronomica di pietanze elaborate dalla Maccaroni Chef Academy e la presentazione in chiave showcooking dei piatti tipici dell’epoca borbonica.
“Dopo lo sbarco inglese ad Amantea del generale Stuart, il 5 luglio il duca di Cassano Michele Pezza, detto Fra Diavolo, corse a Lago per organizzare la resistenza…”.
Un tuffo nel passato per rivivere alcune pagine di Storia di un piccolo borgo calabrese. Nel comune di Lago (Cs) si terrà per la prima volta la rievocazione storica di un fatto realmente accaduto: il 5 luglio del 1806 vi fu uno scontro tra 800 Francesi e gli uomini della resistenza del duca Michele Pezza, durante il quale persero la vita 70 laghitani. L’episodio noto come “l’eccidio di Lago”, è inserito nel più ampio contesto dell’insurrezione calabrese del 1806, contro i Francesi.