LAMEZIA – Al via il GenFest

Prende il via domani, alle 9.39, nell’Auditorium del Complesso interparrocchiale S. Benedetto, la 12esima edizione del GenFest, una tre giorni che snoderà tra Lamezia, Curinga, Rogliano, Isola Capo Rizzuto e Steccato di Cutro e che vedrà la partecipazione di centinaia di giovani dalle regioni del Sud e dalla Sardegna con rappresentanze dall’Egitto, Albania, Palestina.

Oltre trenta ospiti tra workshop, momenti di discussione e approfondimento per concludere con una grande festa sul lungomare lametino “Falcone – Borsellino”, con performance di danza, musica, gli interventi di don Luigi Ciotti, fondatore gruppo “Abele” e Libera, Vincenzo Linarello, fondatore cooperativa Goel e del cantautore Giovanni Caccamo.

La kermesse si aprirà con i saluti del presidente della Conferenza Episcopale Calabria, monsignor Fortunato Morrone e del vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi, dei sindaci di Lamezia Terme e Curinga Mascaro e Pallaria, del presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera. Seguirà il saluto-sideo dal Brasile di Margaret Karram e Jesús Morán, presidente e copresidente del Movimento dei Focolari e i collegamenti video con il Genfest internazionale in Brasile e con gruppi di giovani di varie parti del mondo.

La manifestazione è stata presentata nella consiliare “Mons. Renato Luisi” del Comune di Lamezia Terme. Nell’occasione, Katia Lagrotteria del Movimento Focolari di Lamezia Terme, che ha parlato «di un percorso iniziato a gennaio, che ha incontrato subito la disponibilità e la collaborazione di tutti coloro che hanno reso possibile il Genfest 2024 in Calabria: dalle amministrazioni comunali di Curinga e Lamezia Terme alle diocesi, a tutti coloro che sono stati e saranno protagonisti di tre giorni di festa dei giovani e per i giovani».

«Nella loro tradizione, iniziata nel 1973 – ha aggiunto – i Genfest chiamano a raccolta giovani di diverse etnie, confessioni religiose, culture e tradizioni, uniti dal desiderio di un mondo unito e fraterno. Questa era l’intuizione di Chiara Lubich che, durante la seconda guerra mondiale, fondò il Movimento dei Focolari definendolo “un popolo nato dal Vangelo”. Oggi il Movimento dei Focolari è presente in 182 Paesi nel mondo con oltre due milioni di aderenti».

I giovani Mattia Paradiso e Melina Morana che hanno sottolineato la continuità tra il Genfest “brasiliano” e quella calabrese sul tema “Insieme per prendersi cura”,  con focus tematici che saranno sviluppati nelle tre giornate tra la diocesi lametina, Isola Capo Rizzuto e Steccato di Cutro: prendiamoci cura di noi stessi e dell’altro; la pace; prendiamoci cura delle nostre città, della nostra terra, del nostro pianeta.

Un evento che, per il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi, «ha come primo effetto quello di far incontrare tra di loro tanti giovani del Sud Italia e di un Sud che finalmente ha la possibilità di mostrare a sé stesso e al mondo le bellezze che possiede. Le bellezze della nostra terra sono sicuramente quelle naturalistiche e paesaggistiche, ma sono rappresentate soprattutto dai nostri giovani. I giovani non sono solo il nostro futuro, questo è un dato di fatto, ma sono il nostro presente».

Parisi ha parlato della visione di Chiara Lubich come «profetica, una visione che va oltre le appartenenze e  le provenienze, in cui le parole “straniero” e “forestiero” sono bandite. La parola chiave è “fratello!, il fratello di cui mi prendo cura e che si prende cura di me. È il cuore del messaggio cristiano aperto a tutti, senza preclusioni, a partire dal quale creare un mondo accogliente che crea occasioni di incontro».

«Il Genfest è un’occasione – ha sottolineato – per riscoprire le potenzialità della nostra fede che spesso è stata raccontata attraverso rappresentazioni distorte e negative, quasi come se il cristianesimo fosse la religione dei “no”.  Il messaggio che viene dal Genfest è un messaggio di gioia che viene dall’incontro, dalla responsabilità di riconoscere l’altro e di prendersi cura dell’altro e, insieme, diventare protagonisti di un futuro migliore».

Ha sottolineato il grande entusiasmo manifestato sin dall’inizio dai Focolari l’assessore del Comune di Lamezia Terme, Luisa Vaccaro, che ha evidenziato la capacità di fare squadra e di superare gli ostacoli. Orgogliosi si sono definiti il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro e di Curinga Elia Carmelo Pallaria di un evento che «valorizza le bellezze del nostro territorio e offre una proposta educativa fondamentale, che trasmette ai nostri giovani il valore di prendersi cura degli altri e della comunità». 

A dare il benvenuto nella sala consiliare del Comune lametino, il presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera, che ha parlato dell’importanza di «aprirsi a riconoscere l’altro diverso da me e a cogliere la ricchezza che l’altro può darmi».

A Santa Maria del Cedro presentato il progetto “Sestante” contro la povertà educativa

È stato presentato, a Santa Maria del Cedro, il progetto Sestante: contro la povertà educativa nell’Ato Praia/Scalea per costruire in Calabria, che intende dare vita ad un innovativo patto educativo di comunità, ispirato al concetto di “inclusive education”, integrato con quello economico e produttivo della filiera turistica.

In Calabria secondo i dati di “Save the children” che ha mappato la situazione, i minori che vivono in un circuito vizioso tra povertà economica e povertà educativa sfiorano un terzo. Una condizione che, se non affrontata con le giuste misure correttive, potrebbe compromettere per sempre le aspettative di recupero del gap territoriale rispetto al resto del paese.

L’iniziativa, finanziata dall’Unione europea – Next Generation Eu- Pnrr M5C3, intende raccogliere la sfida, come è stato sottolineato nella conferenza stampa di presentazione al quale hanno preso parte per l’associazione capofila Arca, Michele Capalbo e Angelo Napolitano, per i soggetti partner, l’assessore Emanuela Dito, comune di Santa Maria del Cedro, Carmela Diurno, IC “G. Caloprese” di Scalea; Angelo Serio, associazione “Gianfrancesco Serio”; Carmen Mesiano, Fondazione ITS Academy “Elaia Calabria”; Angela Provenzano, IPSEOA “San Francesco” e Ferdinando Pagliarulo, associazione “Ragazzi Digitali”.

Il progetto, che avrà la durata di venti mesi, prevede la presa in carico di 18 giovani di età compresa tra i 15 e i 17 anni che saranno impegnati in tirocini nel settore turistico, e di 150 adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni che saranno impegnati in una pluralità di “luoghi formativi di apprendimento in situazione” e a consolidare alcune competenze (Stem ed umanistiche), oltre che di orientamento alla transizione, allo studio autonomo.

 

BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Sabato l’incontro “Pietà popolare e Pop-Theology”

Sabato 27 luglio, a Belvedere Marittimo, alle 19, all’Anfiteatro Comunale, si terrà l’evento Pietà popolare e Pop-Theology.

L’incontro culturale vedrà la presenza del vescovo monsignor Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia. Monsignor Staglianò offrirà la riflessione sulla necessità  di una teologia che oggi necessariamente deve confrontarsi con nuove sfide culturali attuali. Papa Francesco, riconoscendo l’importanza di queste trasformazioni, incoraggia una teologia “in uscita” capace di interpretare il presente e aprire nuovi itinerari per il futuro. Si avverte il bisogno di una teologia “contestuale”, aperta al mondo e alle diverse culture e religioni che  deve dialogare con altri saperi scientifici, filosofici, umanistici e artistici, e non chiudersi nell’autoreferenzialità.

La comunità ecclesiale gioca un ruolo centrale in questa visione, promuovendo una teologia sinodale e comunionale. Infine, la teologia deve essere pastorale, unendo teoria e pratica per discernere i “segni dei tempi” nell’annuncio del Vangelo. Con i nuovi statuti, la Pontificia Accademia di Teologia mira a rispondere alle sfide contemporanee, portando un messaggio di amore e speranza a tutti.

Il vescovo Antonio Staglianò è conosciuto per il suo impegno nella ricerca di nuove vie di evangelizzazione, specialmente rivolte ai giovani. Lavora per “svecchiare” la predicazione cristiana, rendendola più rilevante e comprensibile per le nuove generazioni, spesso lontane dai linguaggi tradizionali.

Nel suo recente libro Pop-Theology per giovani. Autocritica del cattolicesimo convenzionale per un cristianesimo umano, pubblicato da Rubbettino, utilizza il linguaggio della musica per avvicinare le nuove generazioni al messaggio cristiano. Egli propone una “carità intellettuale” che risponda alle domande di senso attraverso nuovi schemi, rendendo il kerigma attuale e vicino alla vita contemporanea.

Il libro non solo affronta questioni comunicative e teoriche, ma offre anche una proposta pastorale pratica per operatori del settore, adattabile a vari contesti. Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, nella prefazione evidenzia come Staglianò risponda alla disaffezione generale verso la fede tra i giovani, proponendo la Pop-Theology come un metodo per renderli di nuovo partecipi della vita ecclesiale.

Mons. Staglianò sostiene che la catechesi tradizionale non è più sufficiente; è necessaria una teologia accessibile a tutti, capace di comunicare le verità cristiane con linguaggi comprensibili a ogni epoca. Questo approccio mira a rendere il messaggio evangelico centrale nella vita di ogni individuo, riconoscendo l’importanza di incontrare le persone anche nelle “periferie” virtuali.

In questo contesto verrà presentata l’ultima fatica teologica di don Gian Franco Belsito, il libro  “La Pietà Popolare come ‘Luogo Teologico”, un’opera che esplora le pratiche di pietà nella diocesi di San Marco Argentano-Scalea, con un’analisi epistemologica dettagliata.

Lo studio di don Belsito è un contributo significativo alla teologia pastorale e agli studi sulla pietà popolare. Con la sua analisi rigorosa e il suo approccio multidisciplinare, l’opera si rivolge non solo agli studiosi  ma anche a sacerdoti e laici impegnati nella vita pastorale, offrendo una guida preziosa per comprendere e valorizzare le espressioni di fede del Popolo di Dio.

Seguirà l’intervento di monsignor Stefano Rega, vescovo della diocesi di San Marco Argentano-Scalea, che condividerà il suo contributo al tema della serata.

L’incontro sarà moderato e introdotto dal professor Carmine Matarazzo, Ordinario di Teologia Pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.

Il simposio si concluderà con una riflessione finale di  don Gian Franco Belsito, che illustrerà le principali linee del suo lavoro e risponderà alle domande dei partecipanti.

Un’occasione imperdibile per studiosi, religiosi e laici interessati alla teologia e alla pietà popolare del nostro territorio,  opportunità per approfondire temi di grande attualità culturale e importanza spirituale, in un contesto di dialogo e confronto.

Il libro di don Gian Franco Belsito, “La Pietà Popolare come ‘Luogo Teologico’”, rappresenta un’opera fondamentale nel campo della teologia pastorale poichè offre un’analisi dettagliata e multidisciplinare delle pratiche di pietà popolare nella diocesi di San Marco Argentano-Scalea. Pubblicato da Edizioni Cantagalli nel 2024, il testo è arricchito dalla presentazione di monsignor Stefano Rega, dalla prefazione di Carmelo Torcivia e dalla postfazione di Carmine Matarazzo.

Lo studio è suddiviso in quattro capitoli principali, ciascuno dei quali affronta diverse dimensioni della pietà popolare. Don Belsito inizia con una panoramica storica e teologica, esplorando la pietà popolare nel contesto pastorale  alla luce del pontificato di Papa Francesco e del documento “Evangelii Gaudium”.

L’autore offre un’approfondita analisi metodologica, combinando l’apporto dell’antropologia culturale, della sociologia e della teologia  proponendo un metodo di ricerca che integra la lettura dei dati e la loro interpretazione, con un approccio rigorosamente scientifico.

Successivamente mette in rilievo la dimensione antropologica, trinitaria, ecclesiologica, mariana, catechetica, mistica, liturgica e caritativa della pietà popolare, offrendo una visione completa e integrata del fenomeno.

Il volume offre l’analisi di casi concreti, come la festa patronale di San Ciriaco a Buonvicino, la processione dei Misteri a Belvedere Marittimo e la tradizione dei “sepolcri” di Roggiano Gravina, utilizzando il metodo proposto per offrire una valutazione teologica e pastorale.

L’integrazione di teologia, sociologia e antropologia culturale rende il libro un’opera completa e innovativa, capace di offrire una comprensione profonda e sfaccettata della pietà popolare.

Un lavoro  di grande utilità per sacerdoti e operatori pastorali e storici e sociologi,  fornendo strumenti utili per l’accoglienza e la valorizzazione delle forme di pietà popolare all’interno della pastorale ordinaria. i(rcs)

 

Il 30 luglio a Rizziconi il Premio Elmo 2024

Il 30 luglio, a Rizziconi, nel Sagrato della Chiesa Madre San Teodoro Martire, si terrà la 12esima edizione del Premio Elmo, promosso dall’Associazione Piazza Dalì con la direzione artistica di Giammarco Pulimeni, presidente dell’Associazione Piazza Dalì.

Il riconoscimento si propone di valorizzare le esperienze di vita che compongono il ricco mosaico culturale e sociale dell’Italia. Quest’anno, il tema scelto è il telaio, un simbolo antico e potente che rappresenta la capacità umana di creare, costruire e intrecciare storie e tradizioni. Il telaio, emblema di resilienza, creatività e speranza, diventa una metafora perfetta dell’identità collettiva, una tela su cui dipingere l’anima.

«Il Premio Elmo – ha spiegato Pulimeni – è un tributo alle storie che tessono il nostro patrimonio culturale, un riconoscimento alle persone che, con il loro lavoro quotidiano, arricchiscono la nostra comunità. Ogni storia, ogni esperienza condivisa in questa serata, è un filo prezioso che contribuisce a tessere il magnifico arazzo della nostra identità collettiva. Siamo orgogliosi di portare avanti questa tradizione, che non solo preserva il passato ma guarda con speranza e fiducia al futuro».

L’immagine del telaio evoca il tessere delle nostre vite, unendo fili fissi e mobili in un unico, irripetibile tessuto. I fili fissi, rappresentati dalle nostre origini e dal contesto in cui siamo nati, forniscono la struttura di base. I fili mobili, invece, sono le esperienze personali, culturali e sociali che incontriamo lungo il cammino, portando unicità e colore al nostro percorso.

La dodicesima edizione del Premio Elmo vedrà la partecipazione di numerosi ospiti e riserverà molte sorprese. Tra i premiati nella sezione Artisti: Elena Trunfio del Museo di Locri, Tiziana Pulice, architetto delle luci, e Massimo Ferragina, artista di rilievo. Nella sezione Giornalismo e Scrittura, saranno premiati Michele Caccamo e Paola Pucciatti.

Per la categoria Associazioni e/o Promotori, riceveranno il riconoscimento il Festival del Diritto e della Letteratura di Antonio Salvati e il Festival Cose Belle di Deborah De Rose. Per la sezione Moda sarà premiato lo stilista Claudio Ligato. Infine, tra i premi speciali spicca Domenico Naso.

Elena Trunfio ha dedicato la sua carriera alla conservazione e promozione del patrimonio archeologico di Locri. Il suo impegno nella valorizzazione dei reperti storici e nella divulgazione culturale ha reso il Museo Locri un punto di riferimento per studiosi e appassionati. Trunfio è riconosciuta per la sua capacità di far rivivere la storia antica attraverso mostre innovative e programmi educativi.

Conosciuta per la sua straordinaria capacità di trasformare gli spazi attraverso l’illuminazione, Tiziana Pulice ha rivoluzionato il concetto di design luminoso. Le sue installazioni non sono solo funzionali ma evocative, creando atmosfere che esaltano l’architettura e l’arte. Pulice ha illuminato con maestria numerosi eventi culturali e spazi pubblici, rendendoli vivi e accattivanti.

Massimo Ferragina è un artista poliedrico, il cui lavoro spazia dalla pittura alla scultura, passando per installazioni multimediali. Le sue opere, spesso ispirate dalla natura e dall’interazione umana con l’ambiente, sono state esposte in numerose gallerie e musei in Italia e all’estero. Ferragina è apprezzato per la sua capacità di evocare emozioni profonde e di stimolare riflessioni sul nostro rapporto con il mondo.

Antonella Salatino è una figura emergente nel panorama artistico contemporaneo. Con un background in arti visive, il suo lavoro si distingue per l’uso innovativo dei materiali e per la forte componente narrativa. Le sue opere esplorano temi di identità, memoria e trasformazione, creando un dialogo tra tradizione e modernità.

Poeta, scrittore e drammaturgo, Michele Caccamo è una voce potente nel panorama letterario italiano. I suoi lavori esplorano la complessità dell’esperienza umana, affrontando temi di amore, perdita e redenzione. Caccamo è noto per il suo stile evocativo e per la profondità emotiva delle sue opere, che continuano a ispirare e commuovere i lettori.

Con una lunga carriera nel giornalismo televisivo, Paola Pucciatti è una delle figure più rispettate del settore. La sua capacità di raccontare le notizie con chiarezza e passione, insieme alla sua dedizione al giornalismo d’inchiesta, l’ha resa una fonte affidabile per milioni di spettatori. Pucciatti è riconosciuta per il suo impegno nel dare voce ai meno rappresentati e per la sua integrità professionale.

Antonio Salvati, attraverso il Festival del Diritto e della Letteratura, ha creato un importante forum per la discussione su temi cruciali della società contemporanea. Il festival è un luogo di incontro per intellettuali, scrittori e giuristi, favorendo il dialogo e la comprensione su argomenti che spaziano dalla giustizia alla cultura. Salvati è lodato per il suo impegno nella promozione di una cultura giuridica e letteraria accessibile e stimolante.

Deborah De Rose ha fondato il Festival Cose Belle per celebrare la creatività e l’innovazione nelle arti e nel design. Il festival è diventato un punto di riferimento per artisti emergenti e affermati, offrendo una piattaforma per esporre le loro opere e interagire con il pubblico.

Claudio Ligato è uno stilista il cui lavoro combina tradizione sartoriale italiana e innovazione contemporanea. Le sue collezioni sono apprezzate in Italia e all’estero per l’eleganza senza tempo e la cura dei dettagli. Ligato ha saputo reinterpretare il concetto di lusso, rendendolo accessibile e sostenibile.

Domenico Naso è un autore televisivo che ha contribuito alla realizzazione di programmi di successo. La sua capacità di raccontare storie attraverso il piccolo schermo ha intrattenuto e informato milioni di spettatori. (rrc)

A Lorica inaugurato il nuovo depuratore

È stato inaugurato, a Lorica, il nuovo depuratore. Lo ha reso noto la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, sottolineando come il nuovo depuratore è «opportunamente ammodernato e munito di nuove pompe di sollevamento, proprio in un periodo di forti criticità per la depurazione, non soltanto nel Mezzogiorno».

«L’impianto, su cui abbiamo messo mano grazie a un importante finanziamento della Regione Calabria, servirà l’intera comunità di Lorica e – ha chiarito Succurro – dei villaggi circostanti, Rovale, Pino Collito e dintorni. Abbiamo realizzato un intervento indispensabile, per tutelare un ambiente e un ecosistema preziosi nel cuore del Parco nazionale della Sila, in un territorio attraversato dal lago Arvo, che diversamente poteva essere fonte di inquinamento. Si tratta, allora, di uno strumento essenziale di ecosostenibilità e di un segnale netto di civiltà».

«A breve – ha anticipato la sindaca di San Giovanni in Fiore – inizieremo i lavori per il depuratore di ponte Arvo, grazie a un finanziamento di 1,3 milioni. In più, abbiamo avviato la progettazione pari a 3,5 milioni per collegare, con la rete fognaria, tutta la zona di Garga fino alle Cuturelle, come l’intero quartiere di Palla Palla».

«Queste sono opere indispensabili, per il futuro del territorio e della comunità sangiovannese, per il turismo lento che vogliamo e – ha concluso Succurro – per la cura dell’ambiente». (rcs)

VIBO – Il secondo giorno del Torrefranca Jazz Festival

Prosegue, con successo a Vibo Valentia, la seconda edizione del Torrefranca Jazz Festival, organizzato dal Conservatorio Statale di Musica di Vibo Valentia e da AMA Calabria e in programma alle 19 all’ex Convento dei Gesuiti e alle 21 all’Auditorium Spirito Santo.

Il primo concerto ha per protagonista il Giovanna Magro e Carlo Proto Quartet composto dalla vocal Giovanna Magro, dal chitarrista Carlo Alberto Proto, dal bassista Tommaso Pugliese e dal percussionista Francesco Scopelliti giovani talenti siciliani attivi sulla scena Jazz in Italia e all’estero, vincitori di premi e concorsi internazionali di Jazz.

Seguono all’Auditorium Santo Spirito il Piero Delle Monache Trio di cui fanno parte Piero Delle Monache al Sax Tenore, Dino Rubino al pianoforte e Flicorno e Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso. I tre famosi artisti presentano il programma “Da Gershwin a Bacharach” che si compone di melodie che hanno fatto la Storia, con rivisitazioni contemporanee di alcuni dei più celebri brani di sempre, a firma di mostri sacri come George Gershwin, considerato l’iniziatore della musica statunitense, Burt Bacharach, vincitore di 3 Oscar, 6 Grammy e innumerevoli dischi di platino, e tanti altri… Nel corso del concerto, Piero Delle Monache e il suo trio attraverseranno dunque il ‘900 passeggiando tra New Orleans e Broadway, “tra i giganti del jazz e le star del pop, timidi parolieri e smargiassi produttori di Hollywood” (dal libro “Storie poco standard” di Luca Bragalini).

L’ultimo concerto del giorno è affidato a Giovanni & Matteo Cutello Quintet gruppo di cui fanno parte Giovanni Cutello al sax alto, Matteo Cutello alla tromba, Bruno Montrone al pianoforte, Dario Rosciglione al basso e Fabrizio Sferra alle percussioni.

Il concerto vede protagonisti i due Cutello chiamati i Gemelli del Jazz… due fratelli, due musicisti formidabili che hanno incantato con la bellezza della loro proposta musicale, numerosi palcoscenici nel mondo. (rvv)

VIBO – Al via il Torrefranca Jazz Festival

Prende il via domani, a Vibo Valentia, la seconda edizione del Torrefranca Jazz Festival, organizzato dal Conservatorio Statale di Musica di Vibo Valentia e da Ama Calabria.

 L’evento si realizza con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo e vede protagonisti alcuni fra i principali artisti italiani e stranieri del settore. Il Torrefranca Jazz Festival, all’interno del quale sono previsti anche diverse master class, prevede l’organizzazione di tre grandi concerti giornalieri il primo dei quali alle 19 all’ex collegio dei Gesuiti e gli altri due rispettivamente alle 21 e e alle 22 all’Auditorium Spirito Santo.

I concerti all’ex collegio dei Gesuiti saranno inaugurati dal Samuel Cerra Quartet composto dal vibrafonista Samuel Cerra, dal pianista Bruno Montrone, dal bassista Giuseppe Lanzo e dal percussionista Alessandro Marzano. La direzione artistica del festival ha voluto affidare il primo concerto al giovane talento di Samuel Cerra che dopo aver completato i suoi studi presso il conservatorio Torrefranca nella classe di Vittorino Naso ha studiato negli USA presso il Berklee College of Music di Boston dove consegue la laurea “Summa Cum Laude” in Performance Jazz nel 2021 sotto la guida dei Maestri Ed Saindon e Gustavo Agatiello.

Alla voce di Cristina Renzetti e alle mani del pianista Seby Burgio il compito di inaugurare i concerti all’Auditorium Spirito Santo. La prima performance è un’affascinante ricerca e un coinvolgente viaggio attraverso il mondo della “canzone”, in particolare quella sudamericana d’autore, con due straordinari musicisti al contempo creativi ed espressivi. Il clou della serata è affidato a tre leggendari musicisti come Dado Moroni al pianoforte, Eddie Gomez al basso e Joe La Barbera alle percussioni.

Sarà un evento nell’evento con una proposta che rievocherà la Magia della Performance, quale eredità principale e immortale della Musica del grande Bill Evans con tre protagonisti della Storia del Jazz moderno. (rvv)

SCALEA (CS) – Successo per il Gran Galà del Cinema e dello Spettacolo

È stata una serata nel segno della musica, del cinema e dell’intrattenimento quella andata in scena a Scalea con il Gran Gala del Cinema e dello Spettacolo, organizzato dall’Associazione Una stella per il Sud e patrocinato dall’Amministrazione comunale.

Un ricco parterre di personaggi e ospiti illustri, che hanno dialogato con Romana Guerrera e Umberto Labozzetta, conduttori della serata.

Lo spettacolo è iniziato con la sfilata dei gioielli di Gerardo Sacco, maestro orafo conosciuto in tutto il mondo, salutata da ripetuti e scroscianti applausi del pubblico, poi l’intervista e il premio alla carriera consegnato dal sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta che ha ringraziato l’Associazione e il numerosissimo pubblico presente.

Subito dopo è salita sul palco la cantante calabrese, Claudia Forte, che ha incantato i presenti con due splendidi brani e, a seguire, la ballerina Sofia Di Lorenzo, campionessa italiana 2024 nel “duo sincronizzato” che ha eseguito in modo magistrale una rumba sulle note di Andrea Sannino

A metà serata viene annunciata la presenza di due ospiti illustri: lo chef stellato Alfonso Iaccarino, vera leggenda mondiale della ristorazione e Iginio Massari, maestro dei maestri pasticceri italiani, numero uno al mondo. Entrambi vengono invitati a salire sul palco per una breve intervista e la consegna dei  riconoscimenti in argento realizzati da Gerardo Sacco. 

Ancora emozioni con la performance di Danilo Artale, maestro e compositore di altissimo livello che ha percorso il red carpet fino all’arrivo sul palco, è ha suonato alcuni brani di film famosi. Anche per virtuoso Artale il premio realizzato da Gerardo Sacco.

Poi il momento che tutti aspettavano: l’arrivo di Sebastiano Somma, l’attore partenopeo ha chiacchierato con i due conduttori e prima della consegna del premio, ha letto parte della lettera di addio con la quale Gabriel García Márquez si ritirò dalla vita pubblica per ragioni di salute.   

Il Gran Galà si è concluso con  il mini-live di Mario Rosini, che ha tenuto incollati alle sedie gran parte del pubblico.

Insomma una serata da incorniciare per l’associazione Una stella per il Sud, che ha lanciato anche la “mission del cuore”, il cui ricavato verrà devoluto interamente all’Associazione Antiviolenza Ilaria Sollazzo.

«La piazza è gremita – ha commentato il sindaco Perrotta – e non è facile riempire piazza Aldo Moro, ci sono 1000 persone sedute, tanti sono stati gli ospiti di grande livello che hanno arricchito questa prima edizione del Gran Galà del cinema e dello spettacolo. Io mi auguro e Scalea si augura che questo sia la prima di tante edizioni future». (rcs)

LAMEZIA – In scena “L’amico dei Soldi”

In scena domani sera, a Fronti – Lamezia Terme, alle 21, a Piazza San Giuseppe, lo spettacolo L’amico dei Soldi della Compagnia teatrale “Giovanni Vercillo” e la regia di Raffaele Paonessa.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito dei festeggiamenti dedicati alla Madonna del Carmelo, è in due atti e in vernacolo lametino, liberamente ispirato all’opera di Peppino De Filippo.

La serata, ad ingresso libero,  incorniciata da un’atmosfera estiva, rappresenterà un’occasione imperdibile per vivere un momento di autentica condivisione e socialità, arricchito da un profondo senso di devozione e partecipazione comunitaria. (rcz)

Martedì al via la decima edizione di Felici&Conflenti

Prende il via martedì 23 luglio, a Conflenti, la decima edizione di Felici&Conflenti, la festa di comunità più grande della Calabria centrale in programma fino al 27 luglio.

La kermesse, nata dieci anni fa come piccolo evento estivo dalle menti di Antonella Stranges e Alessio Bressi, con l’allora direzione artistica di Ettore Castagna, è divenuta negli anni la festa di comunità più grande della Calabria centrale, la kermesse, questa edizione speciale, prevede cinque giornate di incontri, laboratori, feste e convivialità che promettono di essere un viaggio immersivo nel cuore delle tradizioni, per un’esperienza che riesce a coniugare passato e futuro, invitando tutti a riscoprire modalità tradizionali dello stare insieme e la bellezza dei paesi montani.

Un non festival che, in un anno così simbolico, celebra con orgoglio il patrimonio culturale del Reventino-Savuto, riaffermando il valore della comunità: «Questi 10 anni ci impongono di riflettere sul nostro impatto sulla comunità – hanno commentato i fondatori Antonella Stranges e Alessio Bressi –. È per noi, dunque, fondamentale in questa edizione speciale sottolineare l’importanza di abitare e vivere i nostri paesi. Il festival non solo offrirà momenti di formazione e di festa, ma sarà anche un momento di incontro e condivisione. Invitiamo tutti a immergersi in un’esperienza unica, a partecipare a un evento che riflette sui futuri possibili delle nostre comunità montane».

Si parte martedì 23 luglio con un momento di introduzione al borgo e alle attività che si svolgeranno durante le cinque giornate. Dopo il tradizionale pranzo sociale, alle 15 nella Villetta Comunale con “Sicilia-Calabria, Danze di tradizione” seminario a cura di Pino Biondo, studioso con alle spalle oltre trent’anni di ricerca sul campo sui repertori della tradizione orale, musicale ed etno-coreutica meridionale, in particolar modo della Sicilia centrale. Per FeC presenterà una rara documentazione video-fonografica che racconterà i suoi lunghi anni di ricerca, con un focus sull’indagine filmica documentaria realizzata da diversi ricercatori sulla Calabria, dall’Aspromonte al Pollino.

Alle 18.30 appuntamento con “Restanze ed erranze. Culture di pratiche politiche”. In dialogo con Ludovica Franzè e Vito Teti, si terrà una tavola rotonda aperta ad associazioni locali, gruppi formali e informali, artisti, attivisti e curiosi, per interrogarsi sui bisogni culturali e sullo stato dei paesi, sulla loro crescita sostenibile, su chi li abita, sulle forme di socialità, sulle prospettive di cura e interpretazione dei paesaggi e dei suoli e sulla facoltà di riaffermarli come beni comuni, come campo del possibile. A seguire, cena e festa in Piazza Sant’Andrea con i suonatori di San Mango D’Aquino.

Mercoledì 24 luglio importante appuntamento alle 18 nella Piazza dell’Emigrato (Conflenti superiore) con l’incontro dal titolo “Paesi in movimento: restare ed emigrare come diritto”, durante il quale dialogheranno l’antropologo Vito Teti, l’europarlamentare e sindaco di Riace, Mimmo Lucano, e il giornalista Giuseppe Smorto. Seguiranno “A ‘sta finesta” concerto con Federica Greco Paolo Presta, e poi la cena e la festa coi suonatori tradizionali.

Il 25 luglio in programma una giornata dedicata alla scoperta del ricco patrimonio naturalistico di Conflenti. Partenza alle 9 con “Una montagna di Suoni”, il trekking sul monte Reventino con Massimiliano Capalbo – giardinosofo, imprenditore e scrittore – organizzato in collaborazione con Conflenti Trekking, Discovering Reventino, Edrevia.

Sull’anticima del monte Reventino, alle 12.30 sarà la volta di “Oltre l’Umano, ecologia del suono nel Reventino” seminario a cura di Christian Ferlaino, musicista e Marie Skłodowska Curie Fellow al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, parte del progetto MSCA LoMus. “Oltre l’Umano” evidenzia l’importanza culturale ed ecologica degli oggetti sonori della tradizione calabrese e mette in risalto come il suono di questi oggetti permette di instaurare rapporti con agenti umani e non-umani.

Alle 13 seguirà il pranzo sociale e il concerto di Rosario Nido e Domenico Celiberti. Dopo il rientro a Conflenti, FeC andrà nuovamente in trasferta: alle 19.30 ci si sposterà verso San Mango d’Aquino, dove a partire dalle 21:00 si svolgerà la cena e la festa con i suonatori tradizionali. (rcz)