LAMEZIA – In scena “Spari e dispari”

Domani sera, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, andrà in scena lo spettacolo Spari e dispari della Compagnia Teatro Rossosimona.

Autore del testo è Ciro Lenti che si affida all’interpretazione di Paolo Mauro e Francesco Aiello.

Completano i credits Rita Zangari (costumi), Jacopo Andrea Caruso (responsabile tecnico), Giovan Battista Picerno (organizzazione e promozione social) e Yoneredy Bejerano Jane (assistente di palcoscenico). Direzione di produzione a cura di Lindo Nudo.

La faida dei Pelle-Vottari partita nel 1991, e passata, tra l’altro, per la strage di Duisburg, ebbe inizio a causa di un banale scherzo di Carnevale: dei ragazzi in maschera lanciarono delle uova contro un circolo ricreativo. In Albania Alexander, un ragazzo di 17 anni (e molti altri come lui) è costretto a vivere chiuso in casa per evitare di essere vittima di una faida famigliare esplosa quarant’anni fa per via di una pecora che ha brucato nel terreno del vicino.

 “Spari e dispari”, si ripropone di raccontare, in chiave umoristica e grottesca, una faida famigliare nata per futili motivi e che ormai nessuno più ricorda. Un meccanismo binario, di azione e reazione, sospinto dalla legge dell’onore che impone la vendetta come morale familiare. Una dinamica dei ruoli, quattro per due attori, in cui vittime e carnefici sembrano alternarsi e confondersi.

L’automatismo va avanti, in modo spietato, acritico, fin quando il componente di una delle due famiglie, cieco dalla nascita, e per questo dispensato dall’obbligo di uccidere, cerca di far luce sui motivi per cui nacque la terribile “tradizione”. (rcz)

CITTANOVA (RC) – Presentata la 20esima stagione teatrale di Kalomena

È stata presentata la 20esima edizione della stagione teatrale dell’Associazione Culturale Kalomena e che prenderà il via il prossimo 26 novembre a Cittanova.

Alla presentazione sono intervenuti Girolamo Demaria, Presidente dell’Associazione Culturale Kalomena, Francesco Cosentino, Sindaco di Cittanova, Marianna Iorfida, assessore alla Promozione Culturale, Paolo Germanò componente CdA della BCC-Banca della Calabria Ulteriore; Fabio Taverna dell’azienda Pasticceria Taverna “Le Chicche”.

Hanno, inoltre, partecipato Clelia Bruzzì, Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “M. Guerrisi”, Padre Antonio Cannatà, Presidente del Centro “Lavoltabuona”; Anselmo La Delfa, Presidente della locale Società Artistico Operaia.

Il Progetto della Rassegna, ad oggi, ha il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Cittanova e il sostegno della BCC-Banca della Calabria Ulteriore e del Bar-Pasticceria Taverna “Le Chicche”, nei cui laboratori saranno organizzate apposite visite per gli abbonati, nel corso delle quali saranno illustrate la storia e le tecniche di produzione e verrà offerta una degustazione dei prodotti dell’azienda.

«Quello che ci apprestiamo a vivere – ha dichiarato il presidente di Kalomena Girolamo Demaria – sarà un anno speciale, poiché il prossimo 28 dicembre l’Associazione raggiungerà il traguardo dei 30 anni di attività. Quelli trascorsi sono stati anni straordinari, con eventi e numeri eccezionali, sia in teatro che in piazza, al limite dell’impossibile. Abbiamo raggiunto, assieme al pubblico, risultati per questo territorio dei quali siamo orgogliosi. Abbiamo dimostrato che, pur se con risorse risicate, anche qui si può venire a teatro sapendo di poter contare su un cartellone di serie A, identico ai cartelloni dei teatri delle grandi città».

«Oltre 200 spettacoli di diverso genere – ha aggiunto – con compagnie teatrali di primaria importanza nazionale e internazionale, migliaia di attori, musicisti e ballerini, ma anche un bagaglio di esperienze e di successi nell’ambito dell’organizzazione di grandi eventi musicali».

Forti di questa esperienza, per la prossima Stagione l’Associazione ha allestito un cartellone davvero imponente. Saranno infatti ospitati alcuni dei maggiori successi nazionali della stagione teatrale in corso, per un pubblico che conferma il desiderio di avere prodotti di alto livello. 

Saranno dieci gli spettacoli proposti per questa rassegna che, tra novità assolute, successi da rivedere e talenti da scoprire, comprenderà un arco temporale di ben cinque mesi e prenderà il via il 26 novembre con il gradito ritorno di Biagio Izzo col suo nuovo spettacolo “Letto a 3 piazze”. 

Il 7 dicembre sarà la volta di Giuseppe Zeno ed Euridice Axen con la traduzione teatrale dell’opera “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto” di Lina Wertmüller, una delle maggiori registe del cinema italiano, interpretata nella versione cinematografica da due icone del cinema italiano come Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. 

Il nuovo anno si apre, il 12 gennaio, con la Compagnia Le Bal, composta da 12 inarrestabili attori/danzatori guidati da Giancarlo Fares e Sara Valerio, con lo spettacolo L’Italia che balla dal 1940 al 2001, che accompagnerà il pubblico in un appassionante viaggio nel tempo scandito dalla musica che si fa drammaturgia. 

La rassegna prosegue il 26 gennaio con il travolgente musical La leggenda di Belle e la Bestia con la Compagnia dell’Ora, per una storia senza tempo e senza età che conduce lo spettatore in uno spettacolo brillante e ricco di sorprese, per due ore di magia dove è impossibile riconoscere la realtà dall’immaginazione. 

Poi, il 2 febbraio, il nuovo gradito ritorno di Carlo Buccirosso, uno dei volti più amati e apprezzati dello spettacolo italiano, che porterà al Gentile la sua nuova divertente commedia Il vedovo allegro.

A seguire, il 15 febbraio, ancora una serata con divertimento assicurato per il pubblico, grazie all’arrivo di Ale & Franz con la loro nuova opera Comincium. La Commedia, con la quale riprendono quel cammino che negli ultimi venticinque anni gli ha permesso di raccontarci le loro storie e di ridere innanzitutto di loro stessi, come davanti ad uno specchio, condividendo con il pubblico la loro comicità.

Il 2 marzo una presenza particolarmente attesa e da non perdere. Stefano Massini, lo scrittore così amato per i suoi racconti in tv del giovedì sera a “Piazzapulita”, definito il più popolare raccontastorie del momento, con il suo Alfabeto delle emozioni porterà in scena la forza e la fragilità dell’essere umano, dipinta con l’estro e il divertimento di un appassionato narratore.

La Rassegna si concluderà il 21 marzo con Emilio Solfrizzi, accompagnato da Carlotta Natoli e Ruben Rigillo, con L’Anatra all’arancia, un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti.

Oltre agli spettacoli in cartellone, l’Associazione presenta per il 24 febbraio un evento speciale fuori abbonamento di grande qualità con il raffinato ed elegante concerto di Fabio Concato, il quale, accompagnato da una band di musicisti di assoluto valore, delizierà il pubblico con le sue emozionanti melodie.

Per quanto concerne la ricorrenza dei 30 anni di attività dell’Associazione, sarà dedicato un Video emozionante, verrà allestita una grande Mostra per la trentennale attività di Kalomena e promosso un Concorso per gli studenti del Liceo Artistico per la realizzazione di un Logo sui 30 Anni dell’Associazione. 

Poi, il 28 dicembre, la festa, con una serata speciale, con ingresso gratuito per i soci-abbonati, nella quale si esibirà in concerto l’Orchestra Giovanile di Fiati di Delianuova, alla quale, in quell’occasione, sarà consegnato il Premio “Ulivo-Mediterraneo”, quale espressione di giovani musicisti “Ambasciatori della positività calabrese”, attraverso le armonie delle note musicali. Nel corso della serata è prevista la partecipazione del compositore e regista di opera contemporanea, il cittanovese Girolamo Deraco e, con un intermezzo di Fisarmonica, del giovane fisarmonicista, anch’egli cittanovese, Domenico Raso, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali in qualità di solista e musica da camera.

Oltre agli spettacoli, sarà riproposta anche quest’anno un’esperienza interessante e significativa: gli incontri pomeridiani in teatro tra gli allievi della Scuola di Recitazione della Calabria e gli attori ospiti della Rassegna.

L’attenzione che l’Associazione Kalomena, attraverso la Stagione Teatrale, rivolge al mondo giovanile ed agli studenti in particolare viene evidenziata dal Progetto Teatro Nuove Generazioni, nell’ambito del quale è stato allestito il Progetto Teatro Studenti, in collaborazione con gli Istituti Superiori cittadini, che già nel passato ha registrato un bel successo di partecipazione e di critica, un progetto teso ad assicurare l’opportunità di far partecipare gli studenti agli spettacoli serali, con apposite riduzioni del costo dell’abbonamento e del biglietto.

Anche quest’anno l’Associazione farà assistere gratuitamente agli spettacoli gli ospiti del Centro “Lavoltabuona” attualmente in regime domiciliare, una scelta per contribuire a favorire il percorso di reinserimento e socializzazione di queste persone, prevalentemente giovani.

Il Teatro Gentile, con la Stagione Teatrale organizzata da Kalomena, è diventato a tutti gli effetti il Teatro di un intero territorio. Un posto dove sentirsi a casa, un polmone culturale, un luogo dove divertirsi con intelligenza ed anche riflettere.

Come sempre, l’imperativo dell’Associazione è quello di lavorare per riaffermare il ruolo centrale che questa Stagione teatrale occupa nella vita culturale non solo di Cittanova ma dell’intera Calabria. 

«Il nostro desiderio – ha concluso il Presidente Demaria – è quello di poter proseguire questo lungo e felice cammino, per poter continuare ad offrire l’opportunità a tante e tanti di vivere nuove grandi stagioni e nuove emozioni che solo il teatro riesce a dare, facendo ritrovare la gioia e il valore dello stare assieme, partecipi di un’esperienza che resta ogni volta unica». (rrc)

MENDICINO (CS) – VI stagione Sguardi a Sud: un’esplosione di cultura e creatività

Il Teatro comunale di Mendicino si prepara ad alzare il sipario sulla sesta edizione di “Sguardi a Sud”. Un’opportunità unica per riscoprire l’incanto del teatro e della musica in uno dei borghi più suggestivi della nostra amata Regione. Attesa con trepidazione da appassionati di teatro, amanti della musica e giovani spettatori, la rassegna, curata magistralmente dalla compagnia teatrale Porta Cenere, con il patrocinio del Comune di Mendicino e il generoso sostegno della Fondazione Carical, promette di incantare il pubblico con una stagione ricca di sorprese e innovazione artistica.

Quest’anno, “Sguardi a Sud” ci stupirà con 13 appuntamenti che abbracciano tre dimensioni dell’arte: il teatro di prosa, la musica e il teatro ragazzi.

La stagione si aprirà domenica 1° ottobre (ore 18) con lo spettacolo “Fimmene!” della compagnia Astragali Teatro di Lecce. Un tributo vibrante alla cultura e alla storia del Salento. Una rappresentazione teatrale che promette di regalare al pubblico un’esperienza intensa e coinvolgente fin dal suo primo respiro. Questa performance è il risultato di un lavoro appassionato di ricerca sui canti popolari salentini a cura della cantante Anna Cinzia Villani. Autentiche testimonianze di vita ed emozioni delle donne del Salento che raccontano la quotidianità, l’amore, la nostalgia, la lotta e il desiderio. Da questi canti, nascono testi poetici e musicali, curati da Fabio Tolledi, che daranno vita a uno spettacolo indimenticabile. In scena, il talento e la passione di Anna Cinzia Villani, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, con la partecipazione speciale di Matteo Mele. Con una potente narrazione musicale e scenica, questo spettacolo accompagnerà il pubblico in un viaggio avvincente tra passato e presente.

Per quanto riguarda il teatro ragazzi, il 2 ottobre, la compagnia Astragali Teatro porterà in scena un omaggio a Italo Calvino. La magia di Marcovaldo prenderà vita sul palcoscenico con lo spettacolo “Le Stagioni in Città”. Questa produzione teatrale avvolgerà gli spettatori in un mondo affascinante, dove la quotidianità urbana si intreccia con la poesia e la struggente bellezza dei racconti di Calvino. A calcare il palcoscenico, saranno gli attori: Cosimo Guarini, Giovanna Kapodistria, Matteo Mele, Roberta Quarta e Simonetta Rotundo.

Una delle caratteristiche distintive di “Sguardi a Sud” è la sua ferma dedizione alla qualità. La rassegna accoglie compagnie teatrali nazionali e internazionali che nel corso degli anni hanno conquistato il plauso di pubblico e critica. Questa selezione attenta è ciò che fa davvero risplendere la kermesse nel panorama culturale italiano. Ed è così che la Calabria si dimostra ancora una volta faro di creatività e talento e il mondo dell’arte è pronto a rivolgere il suo sguardo verso Sud.

Il direttore artistico Mario Massaro ha dichiarato: «Anche quest’anno, abbiamo lavorato con passione e impegno per creare un programma che sia all’altezza delle aspettative del nostro affezionato pubblico e che, allo stesso tempo, continui a sorprenderlo. La varietà è stata la chiave di questa edizione. Vogliamo che “Sguardi a Sud” sia un luogo di incontro per tutti gli amanti delle arti performative. Abbiamo dedicato tre spettacoli al nostro pubblico giovane e curioso per il centenario della nascita di uno dei più grandi autori italiani del XX secolo, Italo Calvino. Oltre a “Le Stagioni in Città”, il 4 ottobre porteremo in scena “Le avventure di Giovannino” con Elisa Ianni Palarchio, mentre il 3 dicembre il Teatro comunale di Mendicino accoglierà “I figli di Babbo Natale”. Vi aspettiamo numerosi». (rcs)

LAMEZIA – Si consegna il Premio Scaramouche

Domani sera, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, si terrà il Premio Scaramouche, co-organizzato dalla compagnia di produzione teatrale lametina Teatrop di cui è direttore artistico Pierpaolo Bonaccurso insieme a Icra Project, Centro Internazionale di Ricerca sull’Attore diretto da Michele Monetta e Lina Salvatore, riconosciuto dal MiC (Ministero della Cultura) e dalla Regione Campania.

L’evento, che rientra nel progetto speciale “Ama Teatro 2.0 co-finanziato dalla Regione Calabria, fa parte del progetto speciale “Attori si nasce, ma si diventa” di cui Teatrop è partner.

Le performance saranno presentate durante l’intero pomeriggio del 26 settembre al Teatro Comunale Grandinetti; il premio è intitolato a Scaramouche, al secolo Tiberio Fiorilli, grande comico ritenuto uno dei massimi attori italiani del ‘600, apprezzato da Re Luigi XIV, che fu anche maestro di Molière.

La commissione che decreterà la compagnia vincitrice è formata da Gianni Garrera (drammaturgo e musicologo), Vittoria Faro (attrice, regista e imprenditrice teatrale) e Fausto Romano (regista, sceneggiatore e produttore video-cinematografico).

Le compagnie finaliste che si confronteranno saranno: Foroscenica in Prometeo male incatenato; Funa in Killing Times; CTRL+ALT+CANC in Vita di San Genesio; Allunaggio/Dècalè in Lady M; Thalia Produzioni in Montesaneide.

I promotori dell’evento spiegano che «il Premio Scaramouche nasce dall’esigenza di valorizzare quelle giovani compagnie teatrali che vogliano sviluppare il ‘Teatro d’Arte’ attraverso un lavoro mirato sull’attore».

A tal proposito l’Icra Project contribuirà, come sostegno alla produzione dello spettacolo vincitore, con un premio in denaro di 5mila euro.

Parteciperanno l’assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, Giorgia Gargano, il Maestro Francescantonio Pollice. Per l’occasione ICRA Project offrirà al pubblico presente uno stralcio dalla suite teatrale, Grand tour a Napoli con Lina Salvatore (canto), il maestro Lorenzo Marino (chitarra), Michele Monetta (voce recitante). Seguirà la premiazione della compagnia vincitrice del Premio di produzione Scaramouche 2023. Al termine della serata è prevista una degustazione di vini doc prodotti dalla storica azienda di viticultori, consigliata dal personal wine Luigi Salvatore, “Caparra & Siciliani” di Cirò, produttrice sin dal XIX secolo. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – I Vacantusi portano la rivolta dello schiavo contemporaneo sul palco del Teatro Grandinetti

Un lungo elenco di nomi scorre veloce, scandito dal ritmo affannoso del salto con la corda che Spartaco, con il suo elmo moderno, non interrompe fino alla fine dello spettacolo.

«È inferno» tuona dal palco. Sono i morti della Statale 106 Jonica che collega Reggio Calabria a Taranto: trecento negli ultimi dieci anni.

Spartaco percorre quella via crucis ogni giorno, interrogandosi sulla sua condizione di schiavo moderno. Il suo destino è legato a quel viaggio: lì è nato e da lì deve passare per raggiungere quel posto di lavoro che gli consente di sbarcare il lunario in una terra maledetta. È una storia universale.
«Tu perché non combatti?» chiede ai tanti che incontra lungo il percorso.

Spartaco vorrebbe fare l’attore, ma il contesto in cui vive non lascia spazio alle ambizioni. Il monologo procede a ritmo incalzante, ironico e tragico allo stesso tempo. La corda che sbatte sul palco è un pugno nello stomaco. Intorno sono solo lumini e copertoni, e il buio si intreccia con le storie e le speranze di chi eroicamente compie quel viaggio ogni giorno, portando avanti la propria lotta silenziosa e rassegnata.

Spartaco parla a sé stesso, al pubblico, a quelle vite incrociate sulla 106. Lo fa senza sconti e senza pause, scegliendo la lingua madre, il suo dialetto, per arrivare dritto al punto e al cuore della questione. Quella che racconta è un’amara verità.

Come l’eroe di epoca romana, che la leggenda vuole abbia compiuto imprese mirabili proprio in Calabria, si batte non solo per una strada più sicura, ma contro la ritrosia della gente a scendere in piazza e pretendere ciò che gli è dovuto.

Qualcuno ci prova davvero a cambiare le cose e a chiedere a gran voce la messa in sicurezza di quella strada della morte. È Franco Nisticò, politico calabrese, originario di Badolato, che, dopo essersi battuto con ogni mezzo per il miglioramento e l’ammodernamento della 106, per difendere i diritti di chi questa strada è costretto a farla ogni giorno, perde la vita al termine di un ultimo comizio tenutosi a Villa San Giovanni nel dicembre del 2009.

A lui è dedicato l’ultimo atto: un’asta con microfono coperta da un drappo e l’audio del suo intervento accorato.
Il sorriso amaro che ha accompagnato tutta l’esibizione si trasforma in tristezza. E la corda diventa una catena.
Sessanta minuti di spettacolo scorrono veloci e il pubblico è assolutamente rapito dal monologo. Una prova d’attore, ma anche fisica, perfetta per Francesco Galelli che recita senza fermare mai quella corda, unica protagonista sul palco. Non servono scenografie ad una storia come questa.

La scrittura scenica dello spettacolo è opera lodevole dello stesso Gallelli, con Luca Michienzi ed Anna Maria De Luca per il Teatro del Carro, Compagnia che punta da sempre a valorizzare autori calabresi e raccontare macro-storie di gente comune di Calabria, facendosi testimone di una terra difficile.
Il pubblico, numeroso in sala, applaude a lungo.

“Spartacu Strit Viu”, inserito nella rassegna Calabria Teatro, 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑡a 𝑐𝑜𝑛 𝑅𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑃𝑆𝐶 𝑃𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑆𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑒 𝐶𝑜𝑒𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 6.02.02, inaugura nel migliore dei modi la ricca stagione teatrale 2023-24 della Compagnia I Vacantusi che dà appuntamento a sabato 30 settembre alle 21 con lo spettacolo “Giangurgolo principe di Danimarca” di Libero Teatro firmato Max Mazzotta. (rcz)

LAMEZIA – Al via la stagione teatrale de I Vacantusi

È con lo spettacolo politico Spartacu Strit Viu della Compagnia del Carro, in programma domani sera, alle 21, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, che prende il via la stagione teatrale de I Vacantusi.

Vacantiandu 2023, con la direzione artistica di Morelli e Ercole Palmieri e quella amministrativa di Walter Vasta, e Festival Arteca, con la direzione artistica di Morelli e Diego Ruiz e quella amministrativa di Walter Vasta, sono finanziati con risorse PAC 2014/2020 Asse VI azione 6.8.3 ambito 1.6. Calabria Teatro, con la direzione artistica di Morelli e Diego Ruiz e quella amministrativa di Walter Vasta, è finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02.

Un racconto drammaturgico in cui la storia dell’eroe di epoca romana si intreccia con quella dell’uomo d’oggi e, in particolare, con la vera vita e la lotta di Franco Nisticò, politico calabrese, che si è battuto con ogni mezzo per il miglioramento e l’ammodernamento della 106. Un racconto drammaturgico di lotta messo in scena da una Compagnia che ha puntato a valorizzare autori calabresi e raccontare macro-storie di gente comune di Calabria, facendosi testimone di una terra difficile.

Dai classici rivisitati a produzioni innovative e originali, abbracciando diversi generi, linguaggi e stili teatrali, con un mix di commedie, musical, workshop e performance sperimentali di respiro internazionale. Tra i momenti clou, il pubblico potrà godere di produzioni di altissimo livello anche sperimentali. La rassegna accoglierà inoltre gli incontri letterari della sezione Caudex Visioni Letterarie, con la direzione artistica di Sabrina Pugliese.

I nomi degli artisti che saliranno sul palco erano già stati anticipati in conferenza stampa: Chiara Gamberale Primo Reggiani, il quartetto di mimi ucraini Dekru, Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli, Barbara De Rossi, Gianfranco Jannuzzo, Gianfelice Imparato, Enzo Decaro, Carlo Buccirosso, Rocco Papaleo, Francesco Paolantoni, Paolo Caiazzo, Angelo Duro, l’improvvisatore della scuola Impro Bruxelles Pier Paolo Buzza, Max Mazzotta, Giò di Tonno, Diego De Silva, Paolo Crepet, Angela Bubba, I Mezzalira e Spari e Dispari.

«La nuova stagione teatrale de I Vacantusi – aveva promesso nell’occasione il direttore artistico Nico Morelli – sarà un’esperienza completa che offrirà teatro brillante, prosa coinvolgente, linguaggi teatrali innovativi, musica emozionante, laboratori stimolanti e incontri letterari illuminanti».

Anche quest’anno si rinnoverà l’iniziativa “Ti invito a teatro”, che mette a disposizione di studenti del comprensorio lametino e di anziani che versano in situazioni di disaggio, su invito della Caritas diocesana, l’ingresso gratuito agli spettacoli.

La programmazione che animerà nei prossimi mesi il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme accoglie al suo interno tre progetti: il Festival Arteca, che unisce teatro moderno e in vernacolo, workshop e incontri letterari (Caudex); Calabria Teatro, con un occhio rivolto alle produzioni calabresi; Vacantiandu 2023, che ospita i grandi nomi del teatro nazionale ed internazionale, ma anche percorsi esperienziali in luoghi storici e, ancora, incontri letterari (Caudex). (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Calabria all’infanzia, tre giorni di formazione dedicati al teatro per ragazzi

“Calabria all’infanzia. Teatro in vetrina”. Questo il nome dell’iniziativa che dal 21 al 24 settembre prossimi avrà luogo a Lamezia Terme con la partecipazione del critico teatrale Mario Bianchi e dell’attore e regista Roberto Anglisani. Finalità dell’iniziativa è quella di “confrontarsi sull’importanza del teatro per le nuove generazioni. Il teatro praticato e fruito è per i giovani e per gli insegnanti un importante strumento di crescita e confronto”.

Lo ribadiscono gli esperti promotori della tre giorni formativa che creeranno un focus su diverse tematiche come “le caratteristiche di chi si rivolge ai ragazzi con il teatro; le metodologie utilizzate dal ‘teatro ragazzi’ per avvicinarsi a giovani e giovanissimi; la necessità del teatro per l’infanzia”. Sono solo alcuni dei punti cardine su cui verteranno le tre giornate di condivisione e scambio culturale.

Mario Bianchi sarà al Chiostro di San Domenico venerdì 22 settembre alle 18 per aggiornare gli insegnanti e i genitori sulla propositività del “teatro ragazzi”.

La mattina di giovedì 21 alle 10 al Teatro comunale Grandinetti è previsto lo spettacolo “Topo Federico” di e con Roberto Anglisani a cura di Teatrop. Sabato 23 dalle 16 alle 19, al Piccolo di Teatrop in via Marconi, si terrà l’incontro sul tema “Incontro con le realtà regionali impegnate nel settore per scambi di idee sulle difficoltà e sulle prospettive del teatro ragazzi in Calabria”. (In collegamento Gessica Carbone, segretario generale di Assite).

A promuovere e organizzare le tre giornate con Bianchi e Anglisani è la compagnia lametina Teatrop fondata da Piero Bonaccurso, artista eclettico e poliedrico nella metà degli anni Settanta. La compagnia è ideatrice e promotrice di molteplici performance teatrali e format culturali che già da diversi anni hanno superato i confini calabresi per conquistare ampie e qualificate ribalte nazionali. Teatrop, di cui è direttore artistico Pierpaolo Bonaccurso, è riconosciuta come impresa di produzione teatrale finanziata con fondi ministeriali e della Regione Calabria. Tra le tante rassegne prodotte c’è il festival di teatro in strada “Teatroltre” che proprio nei giorni scorsi ha festosamente invaso le strade di Lamezia con il coinvolgimento di migliaia di spettatori.

La tre giorni “Calabria all’infanzia” rientra nel progetto Ama Teatro 2.0 finanziato dalla Regione Calabria. (rcz)

LAMEZIA – Con Mario Bianchi si parla del teatro nel percorso formativo

Domani pomeriggio, a Lamezia Terme, alle 18, al Chiostro di San Domenico, si terrà l’incontro con Mario Bianchi, per parlare della valenza del teatro nel percorso formativo di giovani e giovanissimi.

A promuovere l’iniziativa è la compagnia lametina Teatrop, guidata artisticamente da Pierpaolo Bonaccurso, riconosciuta come impresa di produzione teatrale finanziata con fondi ministeriali e della Regione Calabria. Diverse e pregnanti le tematiche di cui si occuperà il critico teatrale spaziando dalle metodologie da utilizzare per il teatro ragazzi all’importanza del teatro per l’infanzia. Questo ed altro ancora per l’autore varesino che è anche regista e animatore. 

 Laureato in Lettere Moderne all’Università Cattolica di Milano, ha fondato a Como il Teatro Città Murata. Autore di video-montaggi tematici, ispirati specialmente al mondo dell’infanzia, è direttore della rivista telematica “Eolo”, il sito ufficiale italiano dedicato espressamente al teatro ragazzi. 

Ha scritto delle pubblicazioni sulla storia del teatro rivolto alle nuove generazioni; e, ancora, è redattore di Krapp’ Last Post e Hystrio. È condirettore artistico del festival di teatroragazzi “Una città per gioco”. Nel 1995 all’Università Cattolica di Milano, è stata discussa la prima di molte tesi di laurea sul Teatro Città Murata ed in particolare sul suo lavoro. Nel 1998 ha curato le voci del teatro ragazzi nella stesura del Dizionario dello Spettacolo della Baldini&Castoldi. È consulente per il Teatro Sociale di Como. Nel 2009 è uscito su Titivillus il suo “Atlante del teatro ragazzi italiano”. 

Particolarmente interessato alla spettacolarizzazione totale come potenzialità del sogno, agisce soprattutto nel campo della performance intesa come atto teatrale ed evento irripetibile. Porta avanti il suo personale discorso sulla spettacolarità totale con interventi mirati ad ambienti particolari. Ha intensificato il suo interesse per il teatro per ragazzi attraverso la narrazione, interventi critici, creazione di rassegne e spettacoli. Tra cui: Frollo (1992 ) per Marco Baliani Splendido Diurno 1994, Il primo miracolo di Gesù (1996 ), Lo Spaventapasseri (1997), La storia di Leggera (1998), Dall’alto (2000), I vestiti dell’imperatore (2003), Shakespeare’s game (2006), Il Racconto di Prometeo (2007), La quinta stagione ( 2008 ), Rashomon, la tragedia è morta viva la tragedia (2008), La Lavapaure (2009), Tutti i colori del buio (2009), Otello e le nuvole (2009) suo primo testo per burattini, Binge Drinking (2011) per ii Teatro del Buratto, “Il volo dell’Ippogrifo” ( 2014). Ha realizzato tre percorsi tematici dedicati ai ragazzi per i teatri di tradizione sull’opera “Shakespeare e fiaba”, presentati per 12 anni a Brescia curati dal C.T.B. (rcz)

REGGIO CALABRIA – Globo Teatro Festival, una grande partenza per l’evento di Officine Jonike Arti

Il Globo Teatro Festival di Officine Jonike Arti ha preso il via lo scorso weekend con grande successo. La V edizione “Periferie connesse”, per la direzione artistica di Maria Milasi e Americo Melchionda, si è aperta con due importanti appuntamenti al Teatro “Zanotti Bianco” di Reggio Calabria.

Il festival, che promuove il teatro nelle sue varie forme e con proposte multidisciplinari nelle aree periferiche della città, è iniziato con due opere diverse e accattivanti che hanno visto partecipazione ed entusiasmo da parte del pubblico numeroso e attento.

In scena, per la prima volta in Calabria, lo spettacolo “Heroides” della nota compagnia Koreja, Teatro Stabile d’Innovazione del Salento per la ricerca e la sperimentazione; la rielaborazione dell’opera di Ovidio, interpretata da sei bravissime attrici, nel ruolo di figure mitiche la cui voce parla alla contemporaneità, ha trascinato ed emozionato gli spettatori in un vortice di racconti, canti e danze.

Un’apertura intensa, alla quale è seguita, la mise en espace di Officine Jonike Arti, “Creditori” di August Strindberg, un primo studio che sperimenta una nuova riscrittura tratta dall’opera del drammaturgo svedese. Gli ottimi interpreti, Arianna Ilari, Maria Milasi, Americo Melchionda, guidati dalla sapiente regia di Matteo Tarasco e accompagnati dalle musiche dal vivo di Antonio Aprile, hanno messo in scena un triangolo amoroso ironico e spietato, dove i tre personaggi intrecciano un gioco di tradimenti e finzioni, tutti debitori e creditori tra loro di sentimenti e verità.

Un prologo più che positivo che lascia soddisfatti i direttori artistici Milasi e Melchionda: «Abbiamo fatto scelte che potessero andare incontro al gusto di un pubblico vario, con l’intento di portare in città proposte teatrali di alto livello che rispecchiassero il teatro contemporaneo tratto da grandi autori. Il programma proseguirà fino a dicembre con un ricco cartellone».

Prossimo appuntamento, in ottobre, con “La guerra di Paulinuzzu Millarti”, di e con Andrea Puglisi, produzione Officine Jonike Arti, e “In alto mare” di Sławomir Mrożek, con Gianfranco Quero, Giulia De Luca, Francesco Natoli e Michelangelo Maria Zanghì, produzione Nutrimenti terrestri e Castello di Sancio; a novembre è la volta di “Giufà”, di e con Carlo Gallo e Alessio Totaro, produzione Teatro della Maruca; poi il reading poetico musicale “Falling trees make no noise”, di e con Charles Cameron Winning e Americo Melchionda, produzione Zefiro; si proseguirà con “Penelope” di Matteo Tarasco, con Teresa Timpano, produzione Scena nuda e Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria; e ancora la “Microconferenza su Karl Valentine”, di e con Maurizio Spicuzza e Isabella Sciortino, produzione Teatro Ditirammu; a dicembre spazio al teatro ragazzi con le matinée di “I figli di Babbo Natale”, tratto da Italo Calvino, con Elisa Ianni Palarchio e Mario Massaro, Mirco Iaquinta, produzione Porta Cenere.

Infine, uno spettacolo atteso e di rilievo: L’uomo è forte, tratto da Corrado Alvaro, regia di Americo Melchionda, con Americo Melchionda, Maria Milasi, Gianfranco Quero, Kristina Mracova, Andrea Puglisi, Letizia Trunfio, produzione Officine Jonike Arti.

In programma anche percorsi di formazione di settore e laboratori aperti a tutti: il workshop di scrittura creativa curato da Emanuele Milasi “Che cosa sono le nuvole”, il laboratorio di recitazione “Chi è di scena” a cura di Maurizio Spicuzza, Americo Melchionda, Maria Milasi e Krstina Mravcova e il laboratorio di arteterapia e pittura emozionale per bambini a cura di Luisa Malaspina.

Un festival a tutto tondo, promosso dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. (rrc)

LAMEZIA TERME (CZ) – TeatrOltre 2023, Carla Valle ricorda Piero Bonaccurso fondatore di Teatrop

di CARLA VALLE – Domani, 15 settembre 2023, inizia l’attesissimo festival di Teatroltre, teatro in strada, che si tiene da anni sul corso Numistrano. Sarà l’ultimo dono di Piero Bonaccurso alla sua città, alla quale ha voluto dedicare tutto il suo impegno in tanti anni di lavoro.

Il percorso per arrivare a questa meraviglia iniziò nel 1976, quando Gianni Piricò, Ivan Falvo D’Urso e Piero Bonaccurso decisero, molto incoscientemente, di fondare il Teatrop, trasformandolo da collettivo teatrale (fondato nel 1972) a compagnia sociale.

Anche io ho seguito le loro vicissitudini, e devo dire che è stata dura. Ostacoli di ogni tipo, problemi con le amministrazioni, critiche pesanti, mortificazioni.

Poi Piero è rimasto solo e ogni volta ha dovuto ricostruire e ricominciare. Lui è sempre andato dritto come una scheggia per conseguire i suoi obiettivi, sicuro di sé, di quello che voleva ottenere, di realizzare il sogno della sua vita.

TeatrOltre è la sintesi, la rappresentazione massima della sua visione: compagnie di vario genere che espandono nelle strade di Lamezia il profumo della loro magia, della bellezza dei colori, degli abiti, della gioia di vivere, del portamento elegante nella loro grande dignità umana e professionale. È poesia, ognuno la veda come vuole, ma questa è poesia.

Questa meravigliosa espressione dell’arte e della vita di tanti artisti che sgobbano come matti ogni giorno richiede una organizzazione complessa accuratamente realizzata dai componenti del Teatrop, che voglio nominare con grande affetto: Maurizio Grande, Fabio Butera, Marco Piricò, Giuseppe Ferrise, Greta Belometti e Pierpaolo Bonaccurso.

Lavorando con grande dedizione, hanno il merito di aver realizzato, in questa prima edizione senza Piero, l’idea di spettacolo che lui ha sempre avuto nella testa, e se sarà nascosto in qualche parte a mangiarsi un gelato, approverà, si farà due risate, si divertirà.

Ti abbiamo voluto tanto bene Piero; ci manchi per le emozioni, la commozione, le suggestioni e la gioia che ci hai dato con i tuoi spettacoli.

A noi tua famiglia manchi anche per altri motivi: per i tuoi gnocchi, più buoni di quelli che facevano le nostre madri; a Pierpaolo mancherà a Natale il tuo capretto, carne tenera e sughetto per condire le linguine; a tutti mancherà il tuo tiramisù, delicato e buonissimo come nessun altro.

Qualche mese prima di lasciarci improvvisamente, noi familiari siamo stati molto felici che Piero sia risalito sul palco di varie città italiane in uno spettacolo per ragazzi che ha riscosso molto successo. Alla fine, i ragazzini salivano sul palco, chi a stringergli la mano, chi a tirargli la giacca, chi più intraprendente, tentava di arrampicarsi sul suo pancione per arrivare a dargli un bacetto. Così ovunque. Noi lo vogliamo ricordare in questo modo: un uomo realizzato, tutto felice in mezzo ai ragazzini, in mezzo agli studenti dei laboratori, alla fine di ogni spettacolo a godersi il suo applauso.

Voglio ringraziare insieme a mio figlio Pierpaolo, a Greta e alla piccola Petra tutti coloro che hanno dimostrato tanto amore e stima per Piero. Siamo rimasti veramente travolti da tanta considerazione per questo ragazzone, per questo eterno bambino che in mezzo a tante difficoltà ha lavorato con grande onestà e rigore per dare un sorriso agli altri e a sé stesso. Si chiamava Pietro, come il nonno, ma tutti lo chiamavano Pierino. Non ho mai capito perché… Che la festa abbia inizio! (cv)