LOCRI (RC) – In scena Interruzioni. Le crepe dell’anima

In scena domani sera, a Locri, alle 21.30, alla Panteria Orto Urbano, lo spettacolo Interruzioni. Le crepe dell’anima della giornalista e autrice Camilla Ghedini, tratto dal suo omonimo libro (Giraldi Editore) con la regia di Paolo Vanacore, e con Carmen Di Marzo.

La rappresentazione chiude il Festival del Pensiero Cristallino, sostenuto da Ipue (Istituto di Psicologia Umanistico Esistenziale), diretto da Antonella Filastro.  La pièce, che ha debuttato a Roma lo scorso febbraio, con grande successo di pubblico e critica, porta in scena una madre rea di infanticidio che non chiede perdono. Accanto a lei, un pubblico ministero donna costretto a mettere in discussioni le sue convinzioni e a lasciare spazio al dubbio sul perché una madre possa arrivare a sopprimere il figlio. Come spiega Ghedini, “da sempre mi interesso dei temi legati alla genitorialità, come lo è l’infanticidio, visto unicamente come atto contro natura. Attorno ci sono invece storie di solitudini, mancato riscontro di segnali di tristezza, fragilità.

C’è la coppia, nella presenza o nell’assenza, c’è la famiglia”. I dati: Dal 2010 a oggi in Italia sono stati commessi 268 figlicidi, una media di quasi uno ogni due settimane: nel 55,6% dei casi, si tratta di bambini con meno di 12 anni. Nel dettaglio: 106 di età compresa tra 0 e 5 anni (pari al 39,7%) e 43 tra 6 e 11 anni (pari al 16,2%). È quanto emerge dall’ultima elaborazione (2022) del fenomeno aggiornata dall’Eures – Ricerche economiche e sociali.

Grande riscontro ha ottenuto l’appuntamento di giovedì, il secondo del Festival, al Castello Feudale di Ardore, con il confronto sul concetto di ‘migrazione’ tra Emanuele Pettener, docente universitario in Florida e autore – presente con Floridiana (Arkadia) – e Lorenzo Tarsitani, psichiatra, docente a La Sapienza di Roma e primario all’Umberto I di Roma. L’evento è stato aperto dai saluti di Filippo Strano, direttore Riviera Cristallina, del sindaco, Giuseppe Campisi, di Maria Paola Sorace, Presidente Pathos e di Antonella Filastro, direttrice Ipue. (rrc)

 

Venerdì in Cittadella si presentano i progetti Arteca, Calabria Teatro e Vacantiandu

Venerdì 26 luglio, in Cittadella regionale, alle 10.30, sarà presentato l’imponente progetto artistico-culturale realizzato dall’Associazione “I Vacantusi” di Lamezia Terme, che mette assieme tre diverse iniziative: Arteca, Vacantiandu e Calabria Teatro.

Si tratta di una serie di eventi che vedrà come protagonisti alcuni tra i talenti più conosciuti e importanti del panorama teatrale, artistico e letterario contemporaneo, ospitando diversi spettacoli di grande qualità, sia di autori classici che di autori emergenti. Un progetto che quest’anno vedrà anche la “partecipazione” del grande maestro Mimmo Rotella, uno dei padri della pop art e tra gli artisti italiani più conosciuti al mondo, grazie al coinvolgimento della Fondazione Rotella.

Alla conferenza stampa prenderanno parte Filippo Mancuso presidente del Consiglio regionale della Calabria, Pietro Falbo presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Paolo Mascaro sindaco di Lamezia Terme, Annalisa Spinelli assessore alla cultura del Comune di Lamezia Terme, Luisa Vaccaro assessore allo sport e allo spettacolo del Comune di Lamezia Terme, Nico Morelli presidente e direttore artistico de I Vacantusi, Nicola Canal presidente della Fondazione Rotella, Luca Ward attore, Domenico Dara scrittore e Francesco Cefalà amministratore Beat Group. La conferenza stampa sarà moderata da Emanuela Stella. (rcz)

LAMEZIA – In scena “L’amico dei Soldi”

In scena domani sera, a Fronti – Lamezia Terme, alle 21, a Piazza San Giuseppe, lo spettacolo L’amico dei Soldi della Compagnia teatrale “Giovanni Vercillo” e la regia di Raffaele Paonessa.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito dei festeggiamenti dedicati alla Madonna del Carmelo, è in due atti e in vernacolo lametino, liberamente ispirato all’opera di Peppino De Filippo.

La serata, ad ingresso libero,  incorniciata da un’atmosfera estiva, rappresenterà un’occasione imperdibile per vivere un momento di autentica condivisione e socialità, arricchito da un profondo senso di devozione e partecipazione comunitaria. (rcz)

COSENZA – Domani in scena “Spiriti e maligni” con Max Mazzotta

Domani sera, a Cosenza, alle 21. al Teatro all’Aperto – Cinema A. Tieri, in scena Spiriti e Maligni con Max Mazzotta.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito del Festival delle Invasioni, vedrà sul palco, assieme a Mazzotta, Massimo Garritano, Carlo Cimino, Antonio Belmonte, e le due coriste Claudia Rizzuti e Noemi Guido.

Originale è l’uso che l’artista, Max Mazzotta, fa della sua voce accompagnando le canzoni con controcanti, suoni particolari, versi irriverenti e persino l’imitazione di strumenti musicali. Il Live è uno spettacolo ad alta emotività che tiene sempre viva l’attenzione del pubblico in un viaggio musicale divertente, caratterizzato da quella teatralità sempre presente negli spettacoli di Mazzotta.

Domenica 21 luglio, musica reggae internazionale con Alborosie, accompagnato dalla sua fedele Schengen Clan. Nelle sue vene scorre un mix di sangue siculo-calabro-pugliese, ma nel 2001 si trasferisce in Giamaica alla scoperta delle radici della musica reggae e della cultura rastafari. Nel corso degli anni ha ottenuto un successo enorme in tutto il mondo, è stato il primo bianco a vincere nella categoria Reggae il premio Mobo, riconoscimento che incorona i migliori artisti mondiali della black music.
Non ha però mai dimenticato le origini italiane e nel tempo ha collaborato con nomi come Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, Fedez & Sandy Smith, Elisa, Nina Zilli, 99 Posse, Boomdabash, Tiromancino, Neffa e Caparezza. Il suo ultimo lavoro si intitola “Destiny”, uscito a maggio del 2023, contiene 14 bravi e ospita tra gli altri Burro Banton e Jaz Elise. Quella di Invasioni, sarà l’unica data calabrese del suo tour.
A seguire Dj Set in Villa Vecchia con Mujima Crew(rcs)

MELISS (KR) – Torna la rassegna “Le radici del Mediterraneo”

Dal 25 al 28 luglio a Melissa si terrà la quinta edizione di RaMe – Le Radici del Mediterraneo, festival internazionale di teatro e arti performative a cura della Compagnia Teatro Ebasko.

Il Festival è realizzato in collaborazione con il Comune di Melissa, nell’ambito del finanziamento del progetto Melissa Borgo Cantina, Il Vino come vettore di comunità autentica (2023/24) e in partnership con Risonanze Network.

«L’inquinamento della purezza è il tema che abbiamo scelto per l’edizione 2024 – dichiarato il direttore artistico, Simone Bevilacqua – un concetto che interpretiamo come un fenomeno quotidiano che permea le nostre vite. Intendiamo riflettere sullo stato primordiale della Natura, inquinata dall’essere umano; ma anche sulle azioni di compromesso che mettiamo in campo nella nostra quotidianità, nel lavoro, nelle relazioni e soprattutto nelle tragedie sociali del nostro tempo (guerre, naufragi, sfruttamento, razzismo, sessismo, specismo, pandemie)».

«In una società – ha concluso – dove la ricerca del successo a tutti i costi, la competizione spietata e l’avidità sembrano dominare, è facile dimenticare la propria vocazione, la personale missione. Cosa rimane della purezza del mondo, dei nostri sogni d’infanzia, della poesia, della gentilezza, della solidarietà tra popoli e culture?».

RaMe Festival intende far luce sul tema della purezza perduta in connessione con gli eventi performativi all’interno di una programmazione variegata e multidisciplinare.

Si comincia giovedì 25 luglio con Zampalesta, performance prodotta da Angelo Gallo – Teatro, burattini e figure (Teatro della Libellula) che celebra la tradizione calabrese dei burattini ed è frutto della collaborazione tra Angelo Gallo e Gaspare Nasuto; un cane lupo provoca disordini in un piccolo borgo, incontrando personaggi archetipici e creando situazioni comiche (21:00 – Piazza Gramsci). La serata proseguirà con Fuga da Mozart di Teatro a Canone, narrazione poetica e riflessiva di un direttore d’orchestra sul celebre musicista austriaco (22:30 – Campetto scuola).

Venerdì 26 luglio sarà la volta di Mara Lambriola e Giorgio Zobel con Lo Straniero, performance di teatro-danza ispirata al romanzo di Camus, in cui l’indifferenza di Meursault viene esplorata attraverso la danza e la recitazione (19:00 – Museo del vino). A seguire Mût, la street performance della compagnia Cie La Désarmante, una riflessione di tre personaggi sulla Terza Rivoluzione, fra  divertimento e responsabilità verso la natura (21:00 – Piazza del Popolo). Cantico dei Cantici è il titolo dello spettacolo prodotto dal Teatro dell’Albero, un viaggio evocativo tra parole e musica che esalta la bellezza del testo biblico attraverso la recitazione e il canto (22:00 – Castello Del Gaudio).

Sabato 27 luglio (dalle 14:30 alle 19:30 – Museo del vino) la programmazione sarà arricchita dall’incontro di pratiche e pensieri dal titolo Purezz ameticcia. O il paradosso del teatro, tavola rotonda sull’eredità del Terzo Teatro in rapporto ai gruppi indipendenti contemporanei, organizzato da Teatro Ebasko in collaborazione con Theatron 2.0 e con il patrocinio della Fondazione Barba Varley nell’ambito delle celebrazioni dei 60 anni dell’Odin Teatret.

L’appuntamento sarà moderato dal critico Michele Pascarella e vedrà la partecipazione di giornalisti e studiosi del settore: Emanuela Bauco (Liminateatri), Chiara Crupi (La Sapienza, Roma), Francesca D’Ippolito (Presidente C.Re.S.Co.) Carlo Fanelli (Dams, Cosenza), Walter Porcedda (Gli Stati Generali), Simona Scattina (Università di Catania), Caterina Trifirò (Dams, Messina). Ai momenti di confronto si alterneranno inoltre le dimostrazioni di alcuni gruppi: Teatro Proskenion, Teatro dell’Albero, Teatro a Canone, Teatro Ebasko e Cie La Desàrmante.

La compagnia Teatro Ebasko sarà poi in scena con Circe (22:00 – Castello del Gaudio), spettacolo con trampoli e scenografie digitali su una delle figure più emblematiche della mitologia classica; la narrazione tocca temi di emarginazione, differenza di genere e amore e sarà accompagnata da cori registrati e musica dal vivo. Il djset MKTNF di Mimì e Fidelle concluderà la serata, una mescolanza sonora di electro techno e musica tradizionale dei Balcani e del Medio Oriente (23:15 – Piazzetta antistante ex-Sede PCI).

L’ultimo giorno del festival (domenica 28 luglio) inizierà con la proiezione del film La vita Cronica di Chiara Crupi e Odin Teatret, adattamento filmico dell’opera di Eugenio Barba, ambientato nel 2031 in un’Europa post-guerra civile (17:00 – Museo Treccani). La stessa giornata vedrà la partecipazione dell’Associazione Piccoli Idilli con Kanu, uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo, tratto da un racconto africano; due griot del Burkina Faso accompagnano la narratrice Bintou Ouattara, creando un’esperienza ricca di umorismo e tradizione orale (19:30 – Piazzetta antistante ex-Sede PCI); a seguire una cena culturale a buffet nella stessa location (20:30).

L’ultimo appuntamento in programma sarà lo spettacolo itinerante per il borgo creato da Teatro Ebasko, Teatro dell’Albero con il videomapping del duo artistico L4R con la partecipazione della comunità. Attraverso l’utilizzo di tecniche pittoriche e drammaturgia visiva, le immagini proiettate trasformeranno Melissa, offrendo nuove visioni sul passato, presente e futuro del paese. Da gennaio 2024 i tre gruppi lavorano con il Coro di Melissa attraverso un progetto di workshop in loco; Teatro dell’Albero ha scritto la drammaturgia dello spettacolo e messo in melodia i canti (21:30 – partenza da Piazza del Popolo – street performance itinerante). (rkr)

COSENZA – Giovedì al Rendano in scena la “Tosca”

Giovedì sera, alle 21, al Teatro Rendano di Cosenza, andrà in scena Tosca di Giacomo Puccini, per la regia di Luigi Travaglio che curerà anche le scene e le luci dello spettacolo. In scena l’Orchestra Sinfonica Brutia diretta dal Maestro Giancarlo Rizzi, il Coro Lirico “F. Cilea” diretto dal Maestro Bruno Tirotta e il Piccolo Coro del Teatro “A. Rendano” diretto da Maria Carmela Ranieri.

Lo spettacolo chiuderà la prima edizione di “Rendano Arena Opera Festival”, rassegna iniziata il 12 luglio con la musica di Edoardo Bennato insieme a 50 elementi dell’Orchestra Sinfonica Brutia e che quest’anno ha celebrato un anniversario molto speciale, il centenario della morte del compositore Giacomo Puccini.

Tutti gli eventi rientrano nella storica Rassegna L’Altro Teatro – #RestarLiveFest, realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Cosenza e candidata all’Avviso “Eventi di promozione culturale 2024 finanziato con risorse Pac 2014/2020 – Az. 6.8.3. dalla Regione Calabria Dipartimento Istruzione formazione e pari opportunità – Settore Cultura”. Lo spettacolo è prodotto da L’Altro Teatro, di Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno, con la direzione artistica di Luigi Travaglio.

Il melodramma in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di G. Giacosa e L. Illica, deriva dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, e fu rappresentato per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio del 1900, ottenendo da subito un considerevole successo.

A dar vita al capolavoro verdiano: Marta Mari (Tosca), Davide Piaggio (Cavaradossi), Carlos Almaguer (Scarpia), Cesare Filiberto Tenuta (Angelotti), Laurent Kubla (Sagrestano), Emanuele Campilongo (Spoletta), Francesco Laino (Sciarrone), Alessandro Skanderbeg (Carceriere), Benedetta Pianelli (Pastorello).

I video sono realizzati dallo stesso regista, coadiuvato da Leandro Summo. Gli splendidi costumi dell’opera sono realizzati dalla Sartoria teatrale Shangrillà. (rcs)

CROTONE – Al via la rassegna “E io ci sto – Il cinema sotto le stelle”

Prende il via venerdì 12 luglio, a Crotone, all’Orto Tellini, la quinta edizione di E io ci sto – Il cinema sotto le stelle, realizzata grazie al contributo di Calabria Film Commission, Comune di Crotone, Bossi annunziata Agency (port of Crotone), Istituto Sant’Anna, Trony, Farmacia Caputo. Partner: Provincia di Crotone. Partner tecnico: Officina Kreativa.

La kermesse, in programma fino al 15 luglio, è inserita nel cartellone estivo del comune di Crotone: Crotone Summer 2024, e promette un’immersione nel mondo del cinema documentario con dibattiti e spunti di riflessione,  trasformando la riqualificata area di Orto Tellini in un palcoscenico sotto le stelle. 

Ad aprire la manifestazione, il panel Antica Kroton, quando l’archeologia incontra il cinema, in cui si parlerà di come il progetto Antica Kroton potrebbe diventare un volano per l’economia crotonese attraverso la divulgazione audiovisiva. L’incontro sarà moderato dal giornalista Procolo Guida, con la presenza del dirigente del progetto Antonio Senatore, del dott. Alberto Giordano, del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Crotone Gregorio Aversa e della regista Alessandra Cataleta (ore 19). La serata prosegue alle 21 con la proiezione di “Semidei”, documentario di Alessandra Cataleta e Fabio Mollo, che racconta il ritrovamento dei Bronzi di Riace nel loro 50esimo anniversario, attraverso interviste ai protagonisti di allora e a gente comune del luogo. Prodotto da Palomar e Calabria Film Commission. Seguirà un dibattito con la regista Alessandra Cataleta.

Si prosegue sabato 13 luglio con il live podcast Ma ora basta parlare di me”, ideato e condotto dal vivo dall’autore, sceneggiatore, nonché regista e attore Valerio Desirò. Primi ospiti del format di successo, che consiste in una conversazione amichevole e spassosa con domande esilaranti ma anche spunti di riflessione a un personaggio del panorama artistico italiano, saranno l’attore romano Claudio Colica, componente del duo comico Le Coliche e Ludovico Tersigni, conosciuto per la serie Netflix Skam e la conduzione di X-Factor nel 2021, che ora sta promuovendo il suo primo romanzo: “Ci vediamo oltre l’orizzonte” edito da Rizzoli (ore 19.30).

A seguire, alle 21, la proiezione de “Il giovane Berlusconi”, mini docu-serie di Simone Manetti, prodotta da B&B Film e in onda su Netflix che racconta la vita imprenditoriale di Silvio Berlusconi fino al 1994. Un racconto vero e controverso, attraverso le testimonianze di parenti e amici, di uomini e donne che, per motivi diversi, hanno conosciuto Silvio Berlusconi,  che ripercorre la vita imprenditoriale e il ritratto dell’ex premier, dagli esordi degli anni ‘70, da Milano 2 all’invenzione della tv commerciale fino alla discesa in campo. Per l’occasione sarà proiettata la prima puntata “Il Pizzone” a cui seguirà un dibattito con gli autori Piergiorgio Curzi e Matteo Billi.

Domenica 14 luglio, l’Orto Tellini ospiterà Matteo Garrone, regista pluripremiato, vincitore del David di Donatello e del Leone d’Argento a Venezia, che sarà protagonista del podcast condotto da Valerio Desirò Ma ora basta parlare di me. A seguire, alle 21 la proiezione di Io Capitano, suo ultimo film che racconta, in un’odissea contemporanea, la storia di due giovani senegalesi – Seydou e Moussa – che lasciano Dakar attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare, per raggiungere l’Europa e una vita migliore. Presentato all’ 80esima Mostra del Cinema di Venezia, “Io Capitano” ha vinto il Leone d’Argento per la Miglior Regia, il Premio Mastroianni a Seydou Sarr come Miglior attore emergente; candidato nella cinquina come miglior film internazionale sia ai Golden Globe che agli Academy Awards; ha vinto 7 David di Donatello ed è stato distribuito in tutto il mondo da Pathé. A seguito della proiezione il regista salirà sul palco per ricevere un omaggio da parte dell’associazione e salutare il pubblico. Sarà presente il Commissario Straordinario Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.

La serata conclusiva del festival, lunedì 15 luglio è affidata alla visione di Lux Santa documentario del regista crotonese Matteo Russo, in prima assoluta in città e in Calabria. La tradizione e il mito di Santa Lucia narrati attraverso le gesta degli adolescenti del rione Fondo Gesù di Crotone sono al centro di questo documentario che ha avuto la sua prima proiezione al Torino Film Festival. Prodotto da Naffintusi, in collaborazione con Rai Cinema con il supporto di Fondazione Calabria Film Commission. Seguirà un dibattito con il regista e l’autore, Carlo Gallo. (rkr)

 

A Catanzaro torna la rassegna di teatro classico Graecalis

Dopo due anni, dal 10 luglio al 22 agosto torna al Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro Graecalis, la rassegna di teatro classico giunta all’11esima edizione dell’Associazione Graecalis.

La rassegna, nata da un’idea di Luigi La Rosa, ha animato per anni l’estate catanzarese e, dopo anni «trascorsi a Vibo e nel resto della Calabria», ha spiegato La Rosa «torniamo a Catanzaro, dove tutto ha avuto inizio, ma con una nuova veste associativa che ci consente di realizzare in pieno le finalità di divulgazione e promozione della cultura teatrale, cosa che ha da sempre mosso i membri che compongono Graecalis».

«Siamo orgogliosi di poter salutare l’avvio di un nuovo ciclo per Graecalis, uno degli eventi di maggior pregio che la città ha visto nascere e crescere e che si rilancia sotto la sapiente guida del presidente Luigi La Rosa», ha sottolineato l’assessora alla Cultura, Donatella Monteverdi.

«Questa amministrazione comunale condivide la stessa mission improntata alla divulgazione e alla promozione della cultura, in tutte le sue forme – ha concluso – e, perciò, si è lavorato in questi mesi con l’organizzazione per creare le giuste condizioni per un nuovo start a Catanzaro».

Oltre alla partnership col Comune di Catanzaro, c’è una grande novità: la trasformazione di Graecalis, da rassegna stagionale, ad Associazione attiva nel Terzo Settore e nella Promozione sociale.

«Abbiamo fortemente voluto questa trasformazione associativa, perché lo scopo del nostro sodalizio è stato da sempre quello di promuovere i valori e la Bellezza della cultura classica ad un pubblico sempre più ampio, poiché crediamo fortemente nella finalità educativa e civile del Teatro e dell’Arte», hanno detto i componenti dell’Associazione, guidata da La Rosa, nelle vesti anche di curatore letterario e la cui direzione artistica è affidata a Salvatore Venuto, le cui capacità artistiche sono ampiamente note e apprezzate dal pubblico.
Il 17 luglio appuntamento con la lirica e la poesia di “Casta Diva – La vita di Maria, il mito della Callas“, produzione originale Graecalis. Uno struggente viaggio di parole e musica incentrato sulla vita del grande soprano, la cui figura si sdoppierà in scena così come nel titolo: da una parte Maria, donna dalle forti passioni e dai grandi dolori, interpretato da Mariarita Albanese; dall’altra, la Diva Callas, che rivivrà sulla scena con incantevoli innesti delle più celebri arie del belcanto , ad opera del soprano Barbara Luccini.
Il 25 luglio il recital Il canto della Dea: si ritorna alla tragedia greca ma, anche in questo caso, con un taglio specifico ed estremamente attuale. Saranno le donne che hanno reso il Mito immortale ad alternarsi sulla scena per parlare agli spettatori delle loro passioni, delle loro paure e dei loro valori, così simili e quasi sovrapponibili a quelli della donna di oggi. Da Medea ad Antigone, passando per una serie di figure delle altre opere tragiche, si scoprirà la disarmante attualità della tragedia greca.
L’8 agosto, “Con gli occhi di Ulisse”, un recital poetico sulla figura dell’eroe più controverso della mitologia greca: odiato dagli altri e alle volte anche da sé stesso, scaltro, spregiudicato e affamato di sapere, Ulisse affascina e intimorisce, conquista e si lascia vincere dagli eventi. Tra Odissea, Dante, Tennyson e Guccini, gli attori di Graecalis faranno rivivere il mito di Ulisse, le sue avventure e i mille giochi di luce e di ombre che rendono Ulisse “la mente colorata” della classicità.
Il 21 agosto, gran finale con “Quel che non fu fatto, lo sognai”, lo spettacolo poetico incentrato su Gabriele D’Annunzio e produzione originale di Graecalis. È lo stesso La Rosa a spiegare la scelta di un’opera che non ha apparentemente nulla a che vedere con il mondo classico: «In D’Annunzio è presente un fortissimo retaggio del mondo classico: maestro del verso, sapiente compositore di armonie verbali, D’Annunzio incarna il poeta contemporaneo che rievoca la grandezza e le atmosfere della poesia classica greca​ e latina, oltre ad abbinare una decisa componente drammatica sia del suo vissuto come personaggio che delle sue opere».
Sulla scena, Salvatore Venuto darà vita, corpo e voce al Vate in un percorso rievocativo di fantasmi di passioni e sogni incantevoli che si trasformeranno nelle sue poesie più celebri e struggenti. ​(rcz)

LAMEZIA – Mercoledì in scena “La Stanza di Agnese”

Mercoledì 10 luglio, a Lamezia, alle 20.30, al Teatro Grandinetti, in scena La stanza di Agnese di e con Sara Bevilacqua.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della seconda edizione della rassegna Calabria teatro, co-prodotta dall’Associazione Nazionale Magistrati del distretto di Catanzaro e dall’Associazione teatrale “I Vacantusi”. Lo spettacolo è inserito nel progetto “Calabria Teatro” seconda edizione, cofinanziamento Bando Distribuzione Teatrale triennio 2022/2024 – PSC Calabria e Legge regionale n.19/2017.

La drammaturgia è di Osvaldo Capraro, disegno luci Paolo Mongelli e Marco Oliani, videomaking Mimmo Greco, organizzazione Daniele Guarini, illustrazione e grafica Studio Clessidra con il supporto di Trac – Centro di residenza teatrale pugliese.

Sono passati trent’anni dalla strage di Via D’Amelio. Agnese Piraino Leto in Borsellino, segnata da una terribile malattia, riceve una telefonata da parte dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga: “Via D’Amelio è stata da colpo di stato”.  Poche parole che inevitabilmente fanno riemergere i ricordi di una vita. Un dialogo incessante tra lei e Paolo, che continua tra le pieghe dei ricordi, con toni di tenerezza quando si tratta dei propri figli e di indignazione nei confronti dei traditori dello Stato.

L’ingresso è gratuito inviando una mail all’indirizzo ges.catanzaro@hotmail.com specificando: Nome, Cognome, Numero di telefono ed Ente di appartenenza (Esempio spettatore/ abbonato Vacantusi). (rcz)

Elettra di Sofocle al Teatro dei Taurani di Palmi

Prevendita a gonfie vele per l’Elettra di Sofocle che sarà proposta  stasera  (e in replica domani, domenica 7 luglio) a Palmi.  per la regia di Giovanni Parrello (nonché attore).

Ad organizzatore la rappresentazione  teatrale “Elettra” di Sofocle è stata la compagnia teatrale dell’associazione culturale “Great Talent” di Palmi, con la collaborazione del movimento culturale “San Fantino” (istituzione incaricata della gestione del Parco dei Tauriani di Palmi, in provincia di Reggio Calabria), e con la partecipazione delle associazioni culturali “Accademia San Johannes”,  “Olimpia ad maiora”, “Ecale” e “Fogghj di luna”.  La manifestazione è stata autorizzata dalla Soprintendenza archeologica delle belle arti e paesaggio di Vibo Valentia e Reggio Calabria e fa parte del programma del Parco dei Tauriani per la stagione estiva 2024. Il testo, rivisitato e adattato dal regista Giovanni Parrello, è quello della traduzione di Nicola Crocetti, che è stata messa in scena dalla Fondazione INDA di Siracusa nell’anno 2016, in occasione del 52 esimo ciclo delle rappresentazioni classiche.

A tal proposito, di straordinaria importanza risulta il patrocinio concesso proprio dal prestigiosissimo INDA (Istituto Nazionale per il Dramma Antico).

La volontà di realizzare una rappresentazione teatrale presso il teatro romano del Parco dei Tauriani di Palmi nasce da un progetto culturale identitario, che ha come finalità la riscoperta dei luoghi in cui visse l’antica popolazione italica dei Tauriani sin dal IV secolo a.C., che furono i primi abitanti del territorio dell’attuale Taureana di Palmi. Secondo alcuni archeologi e storici che hanno preso spunto dagli scritti di Catone nel corso dei secoli vi è stato anche un legame tra i Tauriani e le popolazioni greche degli Achei, durante il periodo storico della Magna Grecia; a tal proposito, la tradizione mitologica collega i fatti, narrati e tramandati, con i luoghi vicini a Taureana, per il noto viaggio di Oreste, figlio del re Agamennone, che fu condannato a vagare rincorso dalle Erinni, dopo aver compiuto il matricidio di Clitennestra, e che per tornare libero dovette bagnarsi nel fiume dai sette affluenti che  corrisponde gli studiosi più autorevoli indicano nel Metauro, attuale fiume Petrace, che segna il confine tra Palmi e Gioia Tauro.

Il regista della compagnia teatrale Great Talent, Giovanni Parrello (in teatro Gianni ndr), spiega la scelta di allestire una rappresentazione teatrale così importante e imponente, anche per le scenografie necessarie, per i costumi, e soprattutto per il gran numero di attori, figuranti e comparse che vi prendono parte: “La cultura unisce e fa crescere le comunità, la nostra compagnia  teatrale nel trentesimo anno di attività ha inteso contribuire alla valorizzazione e promozione del Parco dei Tauriani, con la messa in scena di un’opera teatrale simbolo della mitologia greca, e che è direttamente connessa con la tradizione storica dei luoghi che ci appartengono e nei quali ci identifichiamo. In collaborazione con il Movimento San Fantino e con altre associazioni culturali palmesi, abbiamo chiesto e ottenuto l’autorizzazione dalla Soprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio di Reggio Calabria per l’utilizzo del Teatro romano di Taurianum, una location altamente affascinante ed evocativa, basti pensare che al tempo dei romani nella cavea del teatro di Tauriana si svolgevano le ‘naumachie’, spettacoli con le barche che riproponevano le battaglie tra Roma e Cartagine. Per la messa in scena di Elettra di Sofocle abbiamo chiesto il patrocinio all’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, che ha accolto con grande entusiasmo il progetto, così come le Istituzioni e gli Enti territoriali quali il Comune di Palmi, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Regione Calabria, nonché i Rotary Club di Palmi, Gioia Tauro, Polistena e Nicotera Medma. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato e sostenuto questa iniziativa culturale nella quale siamo impegnati dallo scorso mese di settembre”.

Dunque, non è stato affatto semplice organizzare questa manifesta  zione teatrale alla quale partecipano 45 attori, figuranti e comparse ed uno staff di 15 persone tra maestranze, tecnici e addetti alla logistica. Per ospitare il pubblico il 6 e 7 luglio presso il Teatro antico del Parco dei Tauriani è stato effettuato  il montaggio di due apposite tribune.

Il patrocinio dei Club Rotary

Il progetto è stato patrocinato e sposato dai Rotary Club di Palmi (Pres. Dott. Diego Ricciardi), Gioia Tauro (Pres. Avv. Domenico Infantino anno rotariano 2023/2024, Pres. Avv. Vincenzo Barca anno rotariano 2024/2025), Polistena (Pres. Dott. Giuseppe Gatto) e Nicotera Medma (Pres. Giacomo Saccomanno), appartenenti al distretto Rotary 2102 della Calabria, Governatore Maria Pia Porcino, la quale ultima si è congratulata per l’iniziativa.

L’Avv. Domenico Infantino (coinvolto anche nel cast degli attori) ha puntualizzato come siffatte operazioni culturali facciano parte del dna del Rotary: «la  valorizzazione del territorio e del suo rilancio anche attraverso la ricerca della nostra identità attraverso la storia, costituisce uno degli scopi più importanti dell’azione rotariana. E’ innegabile come la nostra civiltà affondi significativamente le sue radici pure nell’antica Grecia cantata da Omero. Il nostro rapporto con la mitologia è immediato. Mi piace osservare come il luogo in cui sarà rappresentata la rappresentazione si affacci sul mare che è stato fenduto dalla nave di Ulisse nel periglioso viaggio di ritorno in patria dopo la guerra di Troia (evocato nella Odissea) e dalla nave di Enea nel contrapposto viaggio in fuga da Troia alla ricerca di una nuova patria, teso a fondare la stirpe latina (narrato da Virgilio). Noi crediamo, altresì, nella elevata funzione pedagogica del teatro nel segno della lezione tramandataci dall’Atene di Pericle, dove a teatro i posti in prima fila venivano riservati agli adolescenti. Non potevamo perdere questa occasione promossa dalla Great Talent dello stimatissimo e noto regista Gianni Parrello e auspichiamo  vivamente che sia la prima di numerose altre iniziative analoghe».   

Personaggi e interpreti: Elettra, Giovanna Zampogna; Oreste, Domenico Latino; Clitennestra, Lilli Sgro; Egisto, Gianni Parrello; Crisotemi, Luisa Anastasio; Briante, Domenico Infantino; Senone, Salvatore Repaci; Pilade, Alessandro Speranza; Emerise, Ivana Vigna; Corifee: Maria Rosa de Leonardis, Laura Antonacci, Roberta Modafferi, Rosalba Tornese; Coro delle donne di Micene: Rosalba Mattiani, Deborah Serratore, Angela Latino, Deborah Melissari, Silvia Gagliostro, Sabrina Solano, Angela Pirrottina, Annalisa Reggio, Maria Melissari, Francesca Repaci, Titty Barbaro, Paola Spanò; Danzatrici: Stella Ciccone, Aurora Falleti, Edith Falleti, Sofia Zoccoli, Adriana Gaudioso, Angelarita Scambiatterra, Iride Vaticano, Gaia Marafioti, Agnese Godino, Clara Surace, Elena Zinnato; Soldati di Egisto: Cirmone, Antonino Illuminato; Tenasio, Giuseppe Infantino; Marco Iusi, Filippo Rinaldi, Pasquale Foti, Edoardo IusiVito Riganati, Gianluca Scarcella;

Maestra del coro: Rosanna Cannizzaro; Coreografie: Antonella Pace; Selezioni musicali, Saverio Caminiti; Scenografia, Cosimo Allera; Sarta, Concetta Zirino; Fonia e luci: Bruno Mustica; Fotografia, Enzo Barone; Coordinamento tecnico: Alessio Surace; Assistente di scena: Eliana Nucifora.  (rs)