RENDE (CS) – Sold out per “Il Samaritano”

È tutto sold out per “Il Samaritano”, lo spettacolo scritto e diretto dall’autore e regista calabrese Dino Garrafa, che sarà portata in scena il prossimo 23 giugno al Palacultura “Giovanni Paolo II” di Rende dai ragazzi della Comunità Regina Pacis.

Lo spettacolo, con protagonisti 15 tra utenti, operatori e volontari della comunità sarà replicato il 24 giugno, alle 21, sempre al Palacultura. 

“Il Samaritano” è il frutto di tre laboratori (teatrale, scenografico e di costumistica), curati da TeatroZero, che sono partiti ad ottobre 2024 ed hanno coinvolto gli ospiti della struttura sottoposti a pene alternative alla detenzione, che seguono un programma terapeutico per liberarsi dalla tossicodipendenza. Alcuni ragazzi sono stati coinvolti nella realizzazione della scenografia, guidati dal maestro Gino Veneruso che ha curato anche il laboratorio sartoriale. Altri hanno seguito il laboratorio teatrale sotto la guida di Garrafa.

«Il teatro necessita di un lavoro su sé stessi – ha sottolineato il regista – e si va ad integrare al lavoro terapeutico. Abbiamo scelto di riadattare la parabola del buon samaritano perché è quella che maggiormente narra dell’aiuto al prossimo».

Con quest’opera, Garrafa, dà nuova vita alla parabola, portandola fuori dalla pagina evangelica e calandola in una narrazione teatrale corale, profondamente umana, spirituale e attuale. Non si tratta di una semplice trasposizione, ma di una riscrittura che espande i confini della parabola, immaginando ciò che nel testo evangelico resta sullo sfondo: i pensieri, le voci, i conflitti interiori dei personaggi, i piccoli gesti che precedono e seguono il momento centrale del racconto. 

CAULONIA MARINA (RC) – Domenica Luca Ward in “Il talento di essere tutti e nessuno”

Domenica 1° giugno, a Caulonia Marina, alle 21, all’Auditorium Casa della Pace “A. Frammartino”, in scena Luca Ward con “Il talento di essere tutti e nessuno”, testo e regia di Luca Vecchi, musiche di Jonis Bascir, una produzione Skyline.

L’evento rientra nell’ambito della XXXI Stagione Teatrale della Locride 2024-2025, a cura del Centro Teatrale Meridionale, per la Direzione artistica di Domenico Pantano.

È stato Pierce Brosnan, Russell Crowe, Hugh Grant e Samuel L. Jackson. Nel corso dei decenni Luca Ward è entrato nell’immaginario collettivo degli italiani grazie al doppiaggio. Pulp Fiction, Matrix e Il Gladiatore sono solo la minima parte dei film cult a cui ha prestato la sua voce. In punta di piedi Luca Ward ci è entrato gradualmente sotto pelle, e ora risiede indiscutibilmente nel dna di ognuno di noi. Ma nell’arco della sua vita Luca Ward è molte altre cose oltre una voce: marinaio, attrezzista, bibitaro, teppista, militare, motociclista, padre e persino John Wick, ultimamente. Luca Ward è stato tutti, nessuno e centomila.

Nel suo spettacolo racconta del rapporto viscerale che ha col mare, del lavoro che ha fatto su di sé come artista e, non per ultimo, del suo trascorso intimo e personale come uomo, marito e padre. Luca Ward scherza sul talento che l’ha reso famoso (la voce) e ci racconta del rapporto conflittuale che ha con esso.

La persona, l’individuo, l’artista. Figure spesso inconciliabili ma che, quando hanno la fortuna di sovrapporsi, lo fanno dandoci l’opportunità di scorgere una meravigliosa visione d’insieme. 

In uno splendido quanto innovativo one man show, Luca Ward accoglierà il pubblico in sala con la sua voce avvolgente, proprio come se fossimo in prima classe su un volo di linea. Delle retroproiezioni, con un’alternanza tra foto e video, accompagneranno i racconti di Luca e del suo trascorso personale. Nostalgia, tensione, divertimento. Un racconto intimo, condiviso a tu per tu con il pubblico.

L’attore interagirà con il pubblico in sala, reciterà stralci di monologhi e versetti di poesie, canterà, accennerà dei passi di danza e si batterà con alcuni spettatori scelti in punta di fioretto, condividendo con loro i trucchi del mestiere, appresi in oltre 40 anni di carriera. 

Lo spettacolo si trasformerà in una vera e propria esperienza condivisa e il pubblico tornerà a casa arricchito ed entusiasta del viaggio fatto assieme a uno dei beniamini più amati dal pubblico italiano. (rrc)

CORIGLIANO ROSSANO – In scena “Amaru cu si marita”

In scena domani sera, a Corigliano Rossano, alle 18, al Teatro Paolella, “Amaru cu si marita”, della compagnia teatrale Le maschere.

Lo spettacolo rientra nell’ambito della Stagione Teatrale di Corigliano-Rossano “Il Teatro si fa in tre”.

Testo e regia dello spettacolo sono di Salvo Di Mauro, con Mariangela Scirpo, Ludovica Cartelli, Giusy Emmanuele, Seby Cascone e Enzo Lentini.

Una pièce in cui la comicità si sviluppa nel tentativo di raccontare una situazione drammatica, “Amaru cu si marita” è una commedia dei giorni nostri, dove l’argomento principale è la separazione di due coppie dopo anni di matrimonio.

Due uomini di mezza età, separati, si ritrovano a vivere in una casa insieme condividendo la convivenza nell’appartamento di una proprietaria eccentrica ed invadente.

Giulio e Nicola nel tentativo di regalarsi una serata trasgressiva si ritrovano a gestire una serata inaspettata con le proprie ex.

Una commedia dai ritmi sobri e divertenti da far passare una piacevole serata di teatro. (rcs)

AIELLO CALABRO (CS) – Sabato in scena “Anna Cappelli”

Sabato 17 maggio, ad Aiello Calabro, alle 21, al Teatro Comunale, andrà in scena “Anna Cappelli”, scritta dal grande genio napoletano Annibale Ruccello e prodotta dalla compagnia “Teatro Primo”, con l’interpretazione di una straordinaria Silvana Luppino e la regia di Christian Maria Parisi.

La pièce è una nuova perla che va ad arricchire il calendario del festival “Poeti della Terra – De Publica Opinione”, finanziato con risorse PAC 2014/2020- Az. 6.8.3 erogate ad esito dell’Avviso “Attività Culturali 2023” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione e Pari Opportunità – Settore Cultura. Nome di pregio quello della compagnia “Teatro Primo”, che si è fatta conoscere per l’uso sapiente di bravura e innovazione. Ironia, sarcasmo, disperazione, cinismo e lucidità: c’è veramente ogni ingrediente nella regia di questa opera straordinaria, dall’atmosfera onirica e drammaticamente comica.

Anna Cappelli è una impiegata che vive ai margini della società. La sua vita è fatta di grigio, di cucine condivise, il sogno di una esistenza tinta di rosa che resta solo un sogno. È la storia di una solitudine tra tante solitudini, vissute con un’energia comica che lascia disarmati. L’interpretazione tagliente e ironica di Silvana Luppino ha già raccolto numerosi consensi nel corso delle repliche e giunge nel borgo di Aiello Calabro per regalare un momento di altissima cultura e divertimento puro. Un teatro fatto bene.

«Lavorare alla regia di questo che considero un piccolo capolavoro drammaturgico perfettamente sospeso tra commedia e tragedia firmato da un grandissimo autore quale è stato Annibale Ruccello ritengo sia stato per la nostra compagnia teatrale innanzitutto una fortuna, un dono – spiega il regista Christian Maria Parisi. – Come molti di noi, oggi sovraesposti agli stimoli dei social network, della pubblicità e di modelli di vita esterni al nostro reale quotidiano, anche la protagonista ha una sovraesposizione mentale ed emotiva. Abbiamo tentato di sbirciare nella sua testa per raccontarla».

«Portare questo testo e questa compagnia all’interno del nostro festival – spiega il direttore artistico Angelica Artemisia Pedatella – per tutti noi è una emozione. Opere di questo pregio e artisti teatrali di questo spessore che arrivano in un paese che sta riemergendo culturalmente grazie agli sforzi fatti finora significa raccogliere una vittoria e offrire alla gente qualità. È quello che manca davvero per far sentire la Calabria un luogo speciale». Soddisfatto il sindaco Luca Lepore: «Aiello Calabro sta offrendo da diverso tempo una qualità alta. Il palcoscenico del nostro teatro sta vivendo davvero molte emozioni e noi che amiamo questo paese non possiamo che essere orgogliosi e pieni di gratitudine per tutta la bellezza che ci sta arrivando. Frutto indubbiamente dei nostri sforzi, ma anche un vero regalo da parte dei tanti artisti calabresi di valore che continuano a dirci di sì». (rcs)

A Locri, Caulonia e Polistena in scena “Anna Karerina, le donne e la passione”

Il 2 maggio, a Locri, alle 21, all’Auditorium Palazzo della Cultura, andrà in scena “Anna Karenina, le donne e la passione” di Alberto Bassetti, per la regia di Filippo d’Alessio, con Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Biagio Iacovielli, Alioscia Viccaro.

Lo spettacolo fa parte della rassegna teatrale a cura del Centro Teatrale Meridionale, per la Direzione artistica di Domenico Pantano, andrà in scena anche sabato 3 maggio a Caulonia Marina, all’Auditorium della Pace “A. Frammartino”, nell’ambito della XXXI Stagione Teatrale della Locride, e domenica 4 maggio alle ore 21.00, al Teatro “N. A. Manfroce” di Palmi, a cura del TCA Teatri calabresi associati, nell’ambito delle Stagioni Teatrali di Calabria.

Gli appuntamenti si avvalgono del patrocinio del Comune di Caulonia, della Città di Locri e del Comune di Palmi e sono co-finanziati con Risorse PAC 2014-2020- Az. 6.8.3 – Avviso pubblico Eventi di promozione culturale 2024 della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.

Anna Karenina ci interroga sul mondo emotivo che travolge inaspettatamente il vissuto individuale e sociale, irrompendo con forza nella realtà e nell’immaginario. 

Un personaggio apparentemente scontato ma profondamente enigmatico che ha saputo trascinare nel vortice esistenziale delle emozioni un intero contesto sociale. 

Nella sala d’aspetto di una stazione, luogo di arrivi e partenze, crocevia di esistenze, riappare la figura di lei pronta a misurarsi con il suo vissuto in grado di coinvolgere i passeggeri in un gioco teatrale, vita che irrompe nella scena e scena che irrompe nel quotidiano. 

Il pubblico è trasportato nel grande romanzo di Tolstoj rivelando l’essenza intima, umana, spontanea, vera e attuale dei personaggi: un’occasione per indagare l’animo umano, e in questo caso un sentimento universale quale la passione.

Il viaggio di Anna in se stessa, attraverso l’amore per il conte Vronskij e il conflitto con il marito Karenin, è il viaggio di molti di noi.

Uno spettacolo che mette in relazione grande letteratura e nuova drammaturgia, per indagare con uno sguardo moderno e innovativo l’universalità dei sentimenti.

 

CROTONE – Domenica in scena “Benvenuti in Casa Esposito”

È con lo spettacolo “Benvenuti in Casa Esposito”, in programma domenica pomeriggio al Teatro Apollo di Crotone alle 18, che si chiude la rassegna “Crotone… Voglia di Teatro”, curata da Gianluigi Fabiano. La Rassegna “Crotone… Voglia di teatro”, con ben dieci appuntamenti, è realizzata con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Crotone e co-finanziata con “risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

La commedia, in due atti, è scritta da Alessandro Siani, Paolo Caiazzo e Pino Imperatore. L’allestimento è arricchito dalle musiche di Andrea Sannino e Mauro Spenillo, dalle scenografie di Roberto Crea e dai costumi curati da Lisa Casillo.

Sul palco Giovanni Esposito e Nunzia Schiano in una imperdibile commedia, ricca di colpi di scena e messaggi di grande valore etico, che riporta alla luce gli aspetti più cafoni e ridicoli della criminalità, rispolverando la grande tradizione comica napoletana. Un modo nuovo di raccontare e denunciare la malavita, perfettamente in linea con i contenuti del romanzo bestseller “Benvenuti in casa Esposito” di Pino Esposito, che è stato un vero e proprio caso letterario. In scena insieme a Giovanni Esposito e Nunzia Schiano troviamo Susy Del Giudice, Salvatore Misticone, Gennaro Silvestro, Carmen Pommella, Giampiero Schiano e Aurora Benitozzi. (rkr)

RENDE (CS) – Il musical “Alice”

In scena domani sera, al Cineteatro Garden di Rende, alle 20.30, il musical Alice (Dove sono le meraviglie?) di Francesco Mastroianni e una produzione Teatro Rossosimona.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Tirreno Festival curato da Dedo Eventi e prevede una matinèe per gli studenti.

Una versione attualizzata dell’eroina di Lewis Carroll nella quale – spiega Mastroianni, che oltre ad aver curato drammaturgia e regia è anche in scena – «viene dato valore allo smarrimento della protagonista in quella delicata fase di passaggio dall’età dell’innocenza al mondo degli adulti. Il paese delle meraviglie, e i suoi abitanti, non sono altro che lo specchio della vita di Alice e dei suoi rapporti familiari e sociali». 

Il ruolo di Alice è affidato alla giovanissima Raffaella Zagordo, selezionata fra gli allievi del “Performing Arts Studio Mirella Castriota” insieme a Benedetta Bilotto, Sofia Cundari, Francesca Froio, Paolo Rendace, Vincenzonilo Stellato e Sara Zanolini.

Ad affiancarli un gruppo di performer professionisti con un background di tutto rispetto – Donato Altomare, Gea Andreotti, Giulia Maffei, Linda Gorini, oltre allo stesso Mastroianni –, in scena con Mirko Iacquinta, Alessia Mandoliti e Gabriella Sarubbo.

Da segnalare anche le coreografie di Angela Tiesi, la direzione di scena di Patrizia Castriota e la direzione di produzione di Lindo Nudo; completano i credits Jacopo Andrea Caruso (responsabile tecnico), Vittorio Falbo (fonico) e Raffaele Iantorno (macchinista). 

Lo spettacolo sarà in replica al teatro Odeon di Paola domani, 24 aprile, al cineteatro Vittoria di Diamante il 26 e 29 aprile, all’auditorium Massimo Troisi di Morano Calabro il 27 e 28 aprile. (rcs)

CATANZARO – Si chiude “Nel segno di Gemelli”

È con Ricordi d’a ruga che si chiude, domani, al Teatro Comunale di Catanzaro, Nel segno di Gemelli, un progetto triennale nato per celebrare l’opera e l’eredità di Nino Gemelli, figura centrale del teatro catanzarese. Un percorso avviato lo scorso 19 febbraio che, spettacolo dopo spettacolo, ha riportato in vita il repertorio di un autore, attore e regista che ha saputo trasformare il dialetto in poesia e il palcoscenico in casa.

“Nel segno di Gemelli” è più di una rassegna: è un atto d’amore per Catanzaro, per la sua lingua e la sua memoria. Un invito a tornare a teatro, a riscoprire le radici e a farle fiorire. E per chi ha voglia di regalarsi (o regalare) un viaggio nel cuore della cultura popolare, l’abbonamento alla stagione è più che un’idea: è un gesto di affetto per la città.

Ricordi d’a ruga” è una delle due commedie inedite ritrovate tra le carte lasciate dal maestro Gemelli e custodite oggi da chi ne ha raccolto il testimone artistico. Un testo che era già pronto per andare in scena, completo addirittura della scenografia originale firmata da Giovanni Marziano, che verrà fedelmente riproposta.

La rassegna ha già portato in scena “Bongiornu e aguri”“Basta: abbasta e suverchja” e “Setta, ottu, nova e decia”, tutte accolte con entusiasmo da un pubblico numeroso e partecipe, a dimostrazione che il teatro, se radicato nella memoria e nella lingua di un popolo, continua a parlare forte e chiaro.

Oltre agli spettacoli, il progetto culminerà con la pubblicazione della grammatica del dialetto catanzarese scritta da Nino Gemelli: un dono culturale prezioso, rimasto finora inedito, che diventerà strumento di valorizzazione e trasmissione della lingua madre.

A sottolineare il senso e l’emozione di questo percorso è Francesco Passafaro, direttore artistico del Teatro Comunale, allievo e custode dell’eredità del maestro Gemelli:
«Ho avuto il privilegio di crescere artisticamente accanto a Nino Gemelli e oggi sento il dovere morale di restituire alla città la sua voce, la sua visione. Questa rassegna non è solo un omaggio, ma un modo per dire ai giovani che il dialetto è bellezza, è identità, è teatro vivo. “Nel segno di Gemelli” è il nostro grazie, ma anche il nostro impegno per il futuro». (rcz)

Presentata la Primavera dei Teatri di Castrovillari

Dal 26 maggio al 1° giugno si terrà, a Castrovillari, la 25esima edizione di Primavera dei Teatri, il festival dei nuovi linguaggi della scena  contemporanea ideato e diretto da Dario De Luca, Saverio La Ruina, Settimio Pisano.

Un traguardo importante per una manifestazione che in un quarto di secolo ha saputo trasformare  una città del sud Italia in uno dei più vivaci laboratori di sperimentazione teatrale a livello nazionale  e internazionale. Con oltre 35 eventi tra spettacoli teatrali, performance, danza, musica, residenze  artistiche, mostre, workshop e incontri, il festival si conferma come un crocevia di visioni, linguaggi  e creatività con 9 Prime Nazionali, 1 anteprima nazionale e 4 residenze artistiche. 

Nato nel 1999, Primavera dei Teatri è oggi un punto di riferimento nel panorama culturale italiano,  grazie a una programmazione audace e rigorosa che mette al centro l’innovazione artistica e il  rinnovamento generazionale. In una regione spesso esclusa dai circuiti culturali dominanti, il festival  si fa portavoce di una progettualità dal forte impatto sociale e culturale, contribuendo alla crescita  di un pubblico consapevole, curioso e partecipe. 

In un momento storico in cui la cultura è chiamata a rinnovare la propria funzione sociale e politica, Primavera dei Teatri ribadisce la propria missione: promuovere il teatro come strumento di  riflessione critica, contaminazione artistica e sviluppo locale, puntando sui nuovi linguaggi, le  giovani generazioni e la multidisciplinarità. 

La direzione artistica ha saputo costruire, nel tempo, una progettualità culturale articolata e  coerente, capace di innestare nel Sud Italia processi virtuosi di rigenerazione territoriale attraverso  l’arte. La Calabria, grazie a Primavera dei Teatri, si è affermata come crocevia per la nuova  drammaturgia e punto di riferimento per le reti culturali nazionali e internazionali. 

«25 anni di festival sono un piccolo traguardo – hanno dichiarato Dario De Luca, Saverio La Ruina e  Settimio Pisano – 25 anni di festival a Sud, in Calabria, sono un piccolo miracolo. Un percorso fatto  di sogni e visioni, scommesse e lotte, politica e poesia. Un tempo lungo di teatro vissuto, progettato,  attraversato. Di pubblico fedele, di artisti coraggiosi, di comunità costruite giorno dopo giorno. 25  anni di spazi aperti alla città, di formazione e relazioni, di cambiamenti e ritorni». C

«on l’acqua alla gola – ha aggiunto – e le ali di cera, ma con i piedi saldi a terra e lo sguardo rivolto al futuro. 25 anni appassionati,  contraddittori, vitali. Un festival che ha mantenuto il cuore intatto e ha saputo crescere grazie a chi  lo ha abitato, pensato, vissuto. Un festival che ha formato persone, generato traiettorie, lasciato  segni. Senza le tante donne e uomini che lo hanno animato, oggi non saremmo qui. È anche grazie  a loro se Primavera dei Teatri può festeggiare questo compleanno».

Cuore pulsante della manifestazione, le residenze artistiche  rappresentano uno spazio privilegiato per la creazione, il confronto e la crescita delle nuove  generazioni di artisti. Il festival ospita e sostiene giovani compagnie emergenti, offrendo loro la  possibilità di sviluppare progetti in un contesto fertile e multidisciplinare, dove linguaggi diversi  dialogano e si contaminano. Un impegno che si rinnova di anno in anno con l’obiettivo di generare  nuove traiettorie artistiche e favorire la circuitazione delle opere, anche attraverso la collaborazione  con numerosi network nazionali. Primavera dei Teatri 2025 è realizzato con il sostegno di enti  pubblici e partner culturali. 

Il 26 maggio il festival prende il via con una restituzione artistica: Cani Lunari di Francesco Marilungo al  Polifunzionale, seguita dalla performance in prima nazionale Lo Spazio Occupato della Nuova  Compagnia del Balletto di Calabria, con la coreografia di Luca Signoretti, al Teatro Vittoria. La serata  si chiude con Nobody Nobody Nobody. It’s ok not be ok di Daniele Ninarello al Teatro Sybaris. 

Il 27 maggio è prevista la presentazione del libro Altrimenti il carcere resta carcere. Nel corso della giornata, Muna Mussie condivide la restituzione della sua residenza artistica. In  serata si tiene la restituzione di Rise di Daniele Ninarello, seguita da Stuporosa, coreografia intensa  di Francesco Marilungo. La giornata si chiude con Alla ricerca di una rosa ancora rossa una libera  interpretazione di Renata Antonante, del lavoro scritto e messo in scena nel 1998 da Antonello  Antonante e Franco Dionesalvi, sui versi del poeta Franco Costabile.

Il 28 maggio, il Polifunzionale ospita Il grande spavento di Valentina Diana con Principio Attivo  Teatro, mentre a seguire Iaia Forte interpreta Mia nonna e i Borboni, testo di Emanuele Trevi, che  a seguire converserà con il pubblico circa le sue radici calabresi e il suo rapporto con la Calabria. La  serata si conclude con Out of Blue del giovane autore Chicco Dossi. 

Il 29 maggio la scena si apre con Alienate di Francesca Ritrovato, un assolo al femminile della giovane autrice e  attrice calabrese. Segue in prima nazionale Crick, un sentito omaggio a Francesco Silvestri;  Topolino Crick – oggi Crick – visto da Dario De Luca e Saverio La Ruina nell’interpretazione dello  stesso Silvestri negli anni ‘90, viene riproposto per ricordare un drammaturgo tra i più significativi  della nuova scena napoletana di recente prematuramente scomparso. Chiude la programmazione  Polmoni di Duncan MacMillan, prima produzione della giovane compagnia Mar Giomitch di Michele  De Paola, Marisa Grimaldo, Giovanni Malafronte.

La mattina del 30 maggio sarà presentato Autoritratto sentimentale per inviluppo di Claudio Facchinelli, critico  teatrale recentemente scomparso, storico amico del festival. In prima serata va in scena Incontro,  una prima nazionale firmata dal Collettivo lunAzione. A seguire ancora una prima nazionale con Ivan  e i cani per la regia di Federica Rosellini, e La Verma, altro debutto nazionale a firma di Rino Marino  con musiche dei Fratelli Mancuso.  

La giornata del 31 maggio inizia con la presentazione del libro La non scuola di Marco Martinelli di Francesca Saturnino. Cecilia Foti presenta La questione dell’imbuto, esito della sua residenza artistica. In programma in anteprima nazionale Molly, con Letizia Russo diretta da Girolamo  Lucania. Atteso in prima nazionale Danio Manfredini con il suo Cari Spettatori, mentre Rosario  Palazzolo presenta Tiger Dad, interpretato da Salvatore Nocera. 

Il 1° maggio, in prima serata debutta in prima nazionale Io sono verticale di Francesca Astrei. A seguire ancora  una prima nazionale, Emma B. vedova Giocasta, monologo di Alberto Savinio con Marco Sgrosso.  Chiude il festival Goodbye Horses, prima nazionale di Dalila Cozzolino.

Durante tutta la settimana, dal 26 maggio al 1° giugno, si terrà il laboratorio teatrale R.A.C.cordi! cura del collettivo R.A.C., ispirato al film Fitzcarraldo

La giornata conclusiva del festival si apre con il laboratorio di cucina calabrese M’a mpari? T’a  mparu!, condotto da Giulia Secreti. 

Cinque i momenti musicali nelle varie serate con Altea, Daniele Moraca, Fablo Seed, Gianfranco  De Franco con Massimo Russo e gran finale il primo giugno con Sasà Calabrese. (rcs)

 

A Gioia Tauro Un viaggio Musicale nel Teatro della Compagnia Giangurgolo

di CATERINA RESTUCCIA – «Pe curpa di n’azioni vili a cultura calabrisi non avj a finiri», conclude così un videospot di invito alla serata del Concerto degli allievi di “Incanto Casa delle arti”.

Si tratta di un momento di solidarietà per sostenere il Gruppo Teatrale Gioiese “Giangurgolo”, che a causa di un grave furto si è ritrovata senza gli strumenti essenziali per la sua attività di educazione culturale al teatro e per la realizzazione dei conseguenti spettacoli.

Entrati in teatro furtivamente e rubati microfoni, fili elettrici, chitarre non hanno solo spogliato un gruppo teatrale, ma hanno soprattutto offeso la volontà di fare, crescere e migliorare il territorio e la sua bella gente.

Il gruppo non si è, tuttavia, abbattuto e arreso alla vicenda da condannare e all’azione di meschino depredo delle attrezzature, che non colpisce solo materialmente gli amatori e le amatrici del teatro, ma anche psicologicamente coloro che coltivano l’amore per le tradizioni locali, la cultura, le rappresentazioni teatrali.

Nonostante il meschino atto subito, l’allegra Compagnia reagisce fortemente, chiedendo il supporto di tutti e tutte, investendo tutte le proprie forze nella serata di oggi, 12 aprile, portando in scena alle  19.30, al Piccolo Teatro “Franco Tilotta” a Gioia Tauro, uno spettacolo musicale accorato e partecipato dal titolo “Un viaggio Musicale nel Teatro della Compagnia Giangurgolo”.

Nel videospot, realizzato da attori e attrici della Compagnia, si invita alla partecipazione e si avvisa che non biglietto sarà richiesto, bensì offerta libera e buona, affinché si possano ripristinare i servizi culturali al bisogno sociale dei più giovani e delle generazioni future. (cr)