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L’assessore Minasi sulla direttiva Ue in tema di conciliazione tra lavoro e famiglia

Si è insediato il Tavolo di lavoro regionale per contrastare il caporalato

L’assessore regionale al Welfare, Tilde Minasi, ha commentato il varo, da parte del Governo, del decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue in tema di conciliazione tra lavoro e famiglia, sottolineando che «assieme alla legge delega sul Family Act approvata mercoledì scorso dal Senato, rappresenta un passo fondamentale nel sostegno da un lato ai nuclei familiari e alle nuove nascite, dall’altro all’occupazione femminile, temi da sempre a noi molto cari e su cui da tempo ci battiamo nel nostro impegno politico, da consigliere e poi assessore regionale e anche come Lega».

Si tratta di interventi preziosissimi, che «grazie alle maggiori tutele per la maternità e paternità, aiuteranno soprattutto le donne – normalmente più gravate dai carichi familiari – a conciliare appunto vita lavorativa e vita personale, consentendo loro anche di poter scegliere più serenamente di essere madri».

«La nostra epoca – ha proseguito – è sempre più segnata dal problema della contrazione delle nascite, fortemente legato anche alle difficoltà delle mamme di dividersi tra professione e impegni familiari, in particolare al Sud, dove, in alcune aree, si somma anche un condizionamento culturale. Dunque i provvedimenti del dlgs – che hanno già peraltro copertura finanziaria da 30 milioni di euro del Fondo per l’attuazione della normativa comunitaria e attendono di essere potenziati dal Family Act – sono un primo importante intervento, anche per spingere l’occupazione femminile».

In proposito, i dati Istat rielaborati dalla fondazione Moressa raccontano di un’occupazione delle donne al 42.2% come media nazionale, che al Sud scende e in Calabria – terz’ultima in classifica – si ferma al 36.3%, cioè solo una su tre.

«Le donne, in particolare in Regioni come la nostra – prosegue l’assessore – sono ancora costrette a scegliere tra lavoro e famiglia e spesso rinunciano al primo per potersi dedicare alla seconda. Aumentare le soglie del congedo parentale anche maschile, parificando il ruolo dei papà, come prevede il decreto, introdurre la maternità anticipata per gravidanza a rischio anche per le mamme libere professioniste e autonome e, ancora, rafforzare i permessi e i riposi per figli disabili per entrambi i genitori, sono alcune tra le innovazioni che vanno certamente nella direzione di un welfare moderno, capace davvero di sostenere sia la formazione e la tenuta dell’impianto familiare, sia la nascita di figli, sia il lavoro e l’indipendenza femminile, con ricadute sostanziali sulla stessa crescita, culturale ed economica, della società».

«Con la Lega e nel mio ruolo di Assessore proprio al welfare in Calabria – ha concluso – stiamo già lavorando su questi fronti, strettamente collegati anche alla parità di genere e di opportunità e alla battaglia contro le violenze sulla donna. I provvedimenti in arrivo saranno senz’altro una ulteriore base solida per le nostre attività».

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