di CATERINA RESTUCCIA – All’ombra degli ulivi secolari, “gli stessi sotto i quali oltre un secolo fa aveva iniziato a scavare il grande archeologo Paolo Orsi” come ha voluto accennare storicamente durante il suo intervento Fabrizio Sudano, Archeologo Soprintendente della Calabria per la provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia, si è tenuto l’incontro ufficiale tra l’Associazione RoPam (Rosarnesi per il Parco Antica Medma) e la Soprintendenza Abap.
Dal 5 agosto del 2022, data esatta dell’avvio dei lavori sul campo di tutti i sette ettari del Parco Archeologico di proprietà statale e di gestione della Soprintendenza ed assegnati al RoPam per attività di bonifica e servizio, al 12 luglio appena scorso è passato poco meno di un anno. E quest’ultimo anno a distanza netta dai ben due della costituzione del RoPam “è stato il più duro e il più intenso per i Soci volontari” ha rimarcato al microfono il Presidente Gianluca Sapio, che ha aperto il meeting alla presenza di un pubblico nutrito, attento e appassionato oltreché felice e soddisfatto del risultato presentato.
L’incontro ha messo in evidenza, secondo le ferme e solide parole del Soprintendente Sudano, “che gli obiettivi per i quali si era partiti sono stati tutti brillantemente raggiunti, il Parco è finalmente consegnato con soddisfazione alle gestione dell’Associazione RoPAM e nelle mani dei Soci tutti, i quali hanno dimostrato serietà, forte attaccamento e profondo legame alla propria terra e al bene culturale”. Tutto questo darà opportunità nell’area nord del Parco di essere fruito gratuitamente dai visitatori grazie al volontariato offerto e che aprirà il cancello di accesso nei fine settimana con un calendario di turni precisi e con la possibilità di diventare luogo di incontro culturale per qualsivoglia evento o percorso di visita guidata per gruppi con una debita prenotazione.
Medesima soddisfazione ha manifestato Marco Scaravilli, anch’egli archeologo e nella fattispecie Responsabile di zona per il sito medmeo, che non ha perso occasione per ringraziare personalmente non solo l’amico Sapio, prodigatosi entro e fuori il circuito dell’Associazione, ma che ha anche riconosciuto la grande strategia del RoPam di coinvolgimento delle piccole e grandi realtà locali di tipo imprenditoriale a sostegno del progetto che delle altre nuove realtà associative, che potranno collaborare in un reale e sostanzioso sodalizio. A tal proposito, non è mancata, infatti, la forte presenza di A.Fe.Ro. (Associazione Feste Rosarnesi) da poco nata, ma attivissima ed energica, che ha voluto prestare attenzione e cura solidali alle iniziative del RoPam.
Momento essenziale e significativo quello in cui si sono ringraziate tutte le attività sponsor che hanno materialmente e fisicamente contribuito a tutte le operazioni di bonifica e alla realizzazione della serata, dalle persone alle ditte: Consorzio Tirreno Reggino Piana di Rosarno, Nail Ma, Rao Gaetano, Sorace Michelangelo, Palaia Aurelio, Timpani Luigi, Varrà Alberto, Garruzzo Antonio, Punturiero Francesco, Messina Antonino, Ditta Spagnolo, Garruzzo Carmelo, Cannatà Alessandro, Lombardo Raffaele, Gangemi Luciano, Pasticceria Fratelli Cannatà, Ristorante La Scaletta di Celea, Tocco Domenico, Associazione Nuovamente, Istituto Comprensivo Marvasi – Vizzone.
Sentite, emozionanti e di forte impatto le calorose parole del Presidente Sapio: «Quanto concretizzato sino ad ora dimostra che Rosarno non è la comunità di cui spesso parlano i mass media, ma è una comunità in cui si coopera per attivare, attraverso una sinergia locale seria, progetti che entrino come per altri luoghi a far parte di un sano e costante circolo virtuoso. Ciò detto sia per porgere l’immagine corretta e non distorta della città di Rosarno sia per dare esempio di valorizzazione attraverso questo nuovo modello di cooperazione sociale». (cr)