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Lo Schiavo: Si usi il Pnrr per creare reparti di neuropsichiatria infantile in Calabria

Sanità nel Vibonese, Lo Schiavo (Dema): Servono risposte straordinarie

Creare reparti di neuropsichiatria infantile in Calabria utilizzando i fondi del Pnrr. È la proposta avanzata dal consigliere regionale di De Magistris PresidenteAntonio Lo Schiavo, sottolineando come nella nostra regione manchi un reparto dedicato.

«Sebbene esistano servizi ambulatoriali in alcuni territori – ha spiegato – la mancanza di strutture ospedaliere dedicate nella nostra regione pesa enormemente sul destino di centinaia di bambini e ragazzi affetti da forme di disagio mentale e sulle loro famiglie letteralmente abbandonate a sé stesse. Costrette a interminabili e dolorosi viaggi della speranza verso altre regioni».

Il consigliere regionale ne chiede la creazione ricordando che «si tratta di problematiche molto sottovalutate che, negli anni, non hanno trovato considerazione e adeguate risposte da parte della politica. Ora più che mai, di fronte alla crescita esponenziale del disagio dei nostri ragazzi, dovuta al periodo pandemico che ha amplificato a dismisura le fragilità emotive di giovanissimi e adolescenti, la politica non può continuare a far finta di niente».

«Le statistiche su base nazionale e le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità – ha proseguito – segnano un aumento del disagio mentale del 30 per cento tra bambini e adolescenti e un’età media che si è notevolmente abbassata proprio a causa delle privazioni relazionali, sociali e psicologiche ingenerate dal Covid. Il 10 per cento dei bambini e il 20 per cento degli adolescenti manifestano segni di disagio, mentre il 17 per cento degli adolescenti compie atti di autolesionismo».

Quindi l’appello: «Non abbandoniamoli, non lasciamo le famiglie a combattere da sole questa battaglia, soprattutto quelle che non hanno le possibilità economiche di curare i loro figli fuori regione. Il presidente Occhiuto, in qualità di commissario alla Sanità, raccolga il loro grido d’aiuto e metta in campo segnali concreti per l’istituzione di un vero reparto di neuropsichiatria infantile nella nostra regione».

«Nel Pnrr – ha concluso – tra gli interventi destinati all’adeguamento dei servizi sanitari, non si tralasci questo importante aspetto che ha a che vedere con il futuro dei nostri ragazzi e con il diritto alla cura costituzionalmente garantito. Da parte mia porterò avanti questa battaglia di civiltà, che non ha colore politico, dentro e fuori le istituzioni». (rrc)

 

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