di EMILIO ERRIGO – Non volevo crederci e nel corso di in un velocissimo scorrere come al solito, della corposa rassegna stampa oramai tutta in digitale, salvo un piccolo estratto più di mio interesse scientifico in cartaceo, ritenevo che si trattasse di fake news.
Mi sono dovuto ricredere e rendere onore al vero!
In molti Comuni della Calabria, che sia l’iniziativa pubblica o del privato operatore economico, dello Stato, non c’è alcuna differenza, della Regione, del Comune, Enti Pubblici economici e non, chi intendesse per caso non frequente, anzi molto raro, investire, costruire, edificare, ampliare, migliorare, riqualificare, bonificare, aiutare, sostenere la crescita, velocizzare i trasporti trasporti ferroviari e multimodali, deve letteralmente scontrarsi (non fisicamente) ideologicamente, verbalmente e fronteggiare, non solo per superare fatiche e pericoli storici, ma udite, udite e udite, convincere i vecchi e nuovi proprietari terrieri e immobiliari, a favorire la cessione per fini di pubblica utilità e rilevante interesse pubblico, di parte dei propri terreni agricoli o edificabili, i quali, forse dico forse, perché appare assolutamente incredibile, non comprendendo il valore del cambiamento positivo già in atto, grazie alla concreta volontà e consegue azione posta in essere dai vari Ministeri e Direzioni Generali dell’attuale Governo nazionale e regionale, volte alla realizzazione di opere strategiche per la crescita economica e occupazionale della Calabria e non solo.
Non si tratta di iniziative progettuali, da rendere esecutive e cantierabili, fine a se stessi, che sono finalizzate ad aiutare questo o quel centro di interesse, vicino a uno o diverso partito politico, qui si tratta di vedere realizzate e pure con urgenza, opere necessarie per il bene di tutti i Cittadini della Calabria.
È di ieri la notizia riverberata da molti giornali, secondo la quale un gruppo non saprei quanto numeroso di cittadini, provenienti da diversi Comuni interessati, si è mosso verso la Stazione Ferroviaria di Paola in provincia di Cosenza, per manifestare voglio credere pacificamente, contro l’ipotizzato tracciato della futura rete ferroviaria per consentire il transito in sicurezza, dei nuovi treni merci e passeggeri, ad alta e altissima velocità.
I motivi apparenti del partecipato dissenso, riguarderebbe non solo il tracciato e i terreni da sottoporre alla prevista procedure di esproprio, ma anche gli importi relativi agli indennizzi da quantificare per i singoli beni, terreni liberi agricoli, edificabili ed edificati, ritenuti assolutamente fuori mercato, valore attribuito e da attribuire ai beni espropriabili nei termini e limiti imposti dalla legislazione vigente.
Altra opera di rilevanza strategica, sicuramente è il mega progetto di notevole interesse pubblico, per l’economia turistica, crocieristica, culturale, paesaggistica e residenziale, denominato Mediderranean Life, un complesso polivalente, residenziale, turistico, nautico, sportivo, ricreativo e alberghiero, mi dicono di tutto rispetto, per tecnologie costruttive, compatibilità paesaggistica, urbanistica e ambientale, presentato dagli aventi diritto all’iniziativa privata e ancora in fase di riflessione amministrativa al Comune di Reggio Calabria e della Regione Calabria, se e quando decidere di decidere sul da farsi, nel pieno rispetto delle leggi e regolamenti in vigore in Calabria e in ogni parte delle Regioni italiane.
Ora miei cari concittadini della Calabria, lamentarsi sempre, può andare bene fino a quando la realtà non si scontra con la verità, tutti dico tutti, i rappresentanti del popolo, appartenenti a ogni fede politica e partitica, di destra, centro e sinistra, devono adoperarsi con ogni atto di buona volontà e legalità, per giungere al risultato finale, il benessere economico e sociale di tutti i Calabresi e figli del mondo.
E no miei cari Calabresi, Amministratori e cittadini, se non cambiamo registro e modo di operare e procedere, non andremo da nessuna parte.
Poi a nessuno gli venga in mente, di continuare a recitare la parte delle vittime, dei dimenticati, maltrattati e ignorati dallo Stato, dal Governo, dalla Regione e Comuni, tali esternazioni non saranno più argomenti credibili e comprensibili, oltre che da chi scrive da anni a favore della Calabria e dei suoi abitanti, da alcuno di coloro che desiderano fare e fare, veramente e concretamente, il bene della Calabria e dei Calabresi. (ee)
[Emilio Errigo è nato a Reggio Calabria, docente universitario e ufficiale generale in aus. della GdiF]