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L’OPINIONE / Emilio Errigo: Serve un “Bird of strike” per fermare l’indifferenza e la dimenticanza

L'OPINIONE / Emilio Errigo: Sento che la Calabria vincerà il male ingiusto

di EMILIO ERRIGO – Oggi ho deciso di allietare i lettori più curiosi, i quali a leggere i numeri, messi a disposizione dalla scienza statistica, sono sempre  più numerosi e rappresentati dai Calabresi, che vivono in quasi tutti gli Stati del mondo,
c.d Calabresi internazionalizzati, mentre si mantengono in costante crescita, i Calabresi italianizzati, che sono emigrati e risiedono,  nelle altre 19 regioni d’Italia.

Essere Calabrese, sappiate e non dimenticate “Gente di Calabria” , significa ed equivale,  ad essere considerati dalla comunità scientifica, esseri umani forti,  sotto ogni caratterizzazione genetica e neurale sia dagli studi scientifici portati a termine sino a ora, immodificabile, sia se queste creature divine, vivano e crescono in Calabria, o sono presenti in ogni parte del globo.

Ho già scritto e spiegato nei minimi dettagli, su Calabria.Live, in una tanto precedenti opinioni esclusivamente e responsabilmente  personali , argomentando con ridondanti riferimenti bibliografici, perché gli antropologi, genetisti, biologi, virologi, criminologi, ortopedici, chimici, neurologi, scienziati, ricercatori e sperimentatori militari, sono concordi nel ritenere forte,  il corpo della Donna e Uomo di origini genetiche Calabrese, inteso come massa scheletrica, carne, muscoli, nervature, vene, arterie, capillari, organi, cellule neurali ed altre parti anatomiche  a tutti note.

Pensate che non solo il Lombroso, per saperne di più, ha fatto una buona scorta e  ampia collezione,  di ossa craniche , di arti superiori e inferiori, completi,  creando niente poco di meno, udite, udite Gente nobile di Calabria, un Museo di Antropologia Criminale a Torino, dove sono esposte una parte molto significativa di reperti ossea e non solo, prelevati (espiantati o rubati) manu militare, dal famoso Antropologo Criminale, durante la sua presenza in Calabria, come medico militare nell’esercito piemontese, al seguito delle truppe del nord, che misero a ferro e fuoco la Calabria e tentarono con moltissimi insuccessi sul campo di battaglia, di sottomettere e dominare i legittimi combattenti Calabresi.

Le mutilazioni e gli espiantò, perpetrati da chirurghi di Guerra e studiosi di anatomia militare, in danno di internati e ricoverati, in manicomi criminali, carceri militari e altri luoghi non a tutti noto di detenzione e sperimentazioni, non bastarono  per soddisfare le avvertite necessità e urgenza, di comprendere il perché i guerrieri e combattenti nati in Calabria erano così invincibili nel corpo a corpo in campo di battaglia.

A completare la carneficina degli invincibili e indomabili guerrieri Calabresi, si ricorse alla famosissima  legge Pica, dal nome del suo proponente Giuseppe Pica, legge  emanata a gran maggioranza dei parlamentari, per contrastare i prepotenti, criminali, rivoluzionari, insorti, camorristi et similia, in una denominati in sintesi “Briganti”, il fenomeno tutto Meridionale e Regioni confinanti, “Brigantaggio”.

La legge “Pica”  n. 1409, fu  approvata a larghissima maggioranza ed emanata il 15 agosto 1863. Gli effetti mortali devastanti e terrificanti, sono stati pari o forse superiori, ai tanti terremoti e alluvioni che hanno interessato nei secoli la Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata, Campania e la nobile “Fraterna Terra d’Abruzzo”.

I pannicelli caldi, le provvidenze pro sud Italia, a partire dalla Cassa per il Mezzogiorno, a seguire “Pacco” Colombo, per la Calabria, si sono dimostrati solo utili per appagare e tranquillizzare i vari potentati economici e politici, imperanti ancora al Sud Italia.

Le fenomenologie criminali, sempre presenti in ogni parte del territorio italiano e straniero, comunque per convenienza di latitudine e longitudine, si vogliono denominare e che io non citerò mai, in quanto per me esiste il reato commesso e da chi, non l’etichetta appiccicata ad arte, per territorializzare e regionalizzare i reati criminali, sia esso denominati omicidi, corruzione, collusione e concussione, che furto con scasso,  in abitazione o azienda commerciale altrui.

Di tanto in tanto si ode al sud e in Calabria in particolare e più spesso, degli assordanti  “Boati Sonici o Sonori”, altre volte si legge di reiterati “Bird of Strike”.

Speriamo che questi segnali i cui decibel sono udibili da tutti, possano svegliare dal torpore in cui  da anni si trova a vivere il Popolo di Calabria, ignorato e dimenticato, come se non esistesse, come se non avesse diritti paritetici a tutti gli Italiani.

Occorre un “Bird of Strike”, per fermare i motori dell’indifferenza e della dimenticanza, andando tutti e dico tutti, anche i moribondi, a votare il 25 settembre 2022, per chi in libera coscienza e volontà, si ritiene idoneo e onesto tra i tanti noti disonesti,  a rappresentare il Popolo della Calabria in Parlamento.

Continuare con i compari e comari, di turno non è più cosa, tenendo in debita memoria lo stato di miseria, ingiustizia sociale, disparità di trattamento e prepotenza criminale, in cui si trova a vivere da molti anni,  la società civile Calabrese. (ee)

[Emilio Errigo è nato in Calabria]

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