di GIACOMO SACCOMANNO – I gufi rimarranno solo tali. Tutti coloro che hanno tentato di bloccare questa opera grandiosa e strategica dovranno ripensarci: il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto di legge.
Il Mit ha scritto: «È una scelta storica, che apre a una infrastruttura da record mondiale e con forte connotazione green: il Ponte permetterà una drastica riduzione dell’inquinamento da Co2 e un calo sensibile degli scarichi in mare», spiega il ministero. «Il costo per la realizzazione del Ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde, riferisce il ministero, è oggi stimato in 10 miliardi. Con il completamento dell’alta velocità nelle due regioni e la messa in esercizio del Ponte, si stima un dimezzamento dei tempi di percorrenza da Roma a Palermo, oggi pari a 12 ore, di cui un’ora e mezza per il solo traghettamento dei vagoni.
«Il Ponte sullo Stretto – ricorda il ministero – rappresenta un’opera strategica per il completamento delle reti transeuropee di trasporto e si inserisce nel tracciato del Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo».
Dopo decenni di chiacchiere, di annunci, di passi indietro è arrivato Salvini che in pochi mesi ha chiuso un percorso che dura da oltre cinquant’anni. Una dimostrazione di come sia possibile realizzare anche le cose più difficili se vi è la volontà, la capacità e la lungimiranza. Ed oggi l’Italia e la Calabria devono ringraziare la Lega e Matteo Salvini se si avranno opere strategiche, innovative, di crescita e di grande valenza economica e sociale. (gs)