di NICOLA FIORITA – Il mio appello al presidente della Regione e ai Rettori per una soluzione condivisa della questione facoltà di medicina sembrerebbe andato a vuoto. Anche se mancano notizie ufficiali, il Coruc, il comitato regionale delle Università, si sarebbe orientato ad esprimere un parere favorevole alla nascita della seconda facoltà di medicina all’Unical, senza affrontare il problema di un riequilibrio generale dell’offerta formativa. Se tale decisione fosse confermata, ci troveremmo di fronte alla forzatura che avevo paventato.
Resto in attesa di conoscere i contenuti nelle decisioni adottate dal Coruc e anche le motivazioni che hanno portato il rettore della Magna Graecia De Sarro ad astenersi.
Non mi piacciono le guerre sante e le crociate, ma posso fin d’ora dire che se all’istituzione della seconda facoltà di medicina non corrisponderà un significativo allargamento dell’offerta didattica dell’Università di Catanzaro, l’Amministrazione Comunale contrasterà con tutti i mezzi a disposizione una decisione che indebolirebbe in maniera importante il ruolo della Magna Graecia.
Seguiremo con estrema attenzione tutti gli atti amministrativi che saranno prodotti in tal senso dal Ministero dell’Università e dal Cun, verificando se esistono i requisiti previsti dalla legge per l’istituzione di un nuovo corso di laurea in medicina in una Regione di meno di due milioni di abitanti e in una città che non ha un Policlinico di riferimento.
Mi spiace molto che la strada del dialogo che avevo indicato non sia stata tenuta nella giusta considerazione. (nf)