di PIETRO MOLINARO – La Calabria è la Regione più ricca di foreste del Mediterraneo con un patrimonio di circa 671mila ettari che coprono il 44% del territorio. Un vero “capitale” naturalistico, ambientale ed economico a rischio abbandono.
Il 65% è di proprietà privata, penalizzata da una regolamentazione regionale non adeguata ed un eccesso di burocrazia che ha ridotto la Gestione Forestale e azzerato i risultati economici. Sempre di più i boschi si trasformano in giungle ingovernabili sotto attacco continuo dei piromani e subiscono, per gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, una difficile attività di prevenzione dal rischio incendi.
Negli ultimi anni con numeri particolarmente inquietanti, abbiamo scalato la classifica tra le Regioni con più incendi, avendo abbandonato l’attività di prevenzione. Selvicoltura e pulizia del sottobosco, insieme riducono del 90% la possibilità che il bosco possa essere attaccato da incendi.
Tanti i soldi pubblici spesi per l’attività di spegnimento e zero risorse per la lotta attiva che passa dal recupero delle comunità rurali e montane, aiutando gli Agricoltori nella manutenzione con la dotazione delle macchine agricole e la formazione delle persone.
Anche La legge 155/2021 prevede di utilizzare le risorse del PNRR per investire sulle risorse umane . L’auspicio è che in Calabria vedremo meno Canadair in azione.
Una corretta pianificazione del territorio Forestale è la priorità per non continuare a bruciare una montagna di soldi in emergenza nello spegnimento e successiva ricostruzione. I proprietari privati sono amici del Patrimonio Forestale. (pm)