di RAFFAELE D’AGOSTINO – Non capisco la difficoltà di realizzare il progetto dell’ecovillaggio per i migranti nel Comune di San Ferdinando. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale è stato travisato il mio intervento creando solo sterili e diffamatorie polemiche.
Ci tengo a precisare che la maggioranza dell’Assise ha detto “no” all’ecovillaggio per i lavoratori immigrati respingendo così l’atto che prevedeva la variante allo strumento urbanistico per cambiare la destinazione d’uso da area industriale ad area di civile abitazione. Perché dobbiamo spostare il villaggio in un altro Comune quando ci sono tutti gli spazi necessari ed utili nel comune di San Ferdinando?
Vogliono fare un villaggio eco-sostenibile per poi trasformarlo in un nuovo ghetto? Mi sono sempre assunto la responsabilità delle mie azioni e non ho nessun ripensamento anche perché il mio impegno è esclusivamente per il benessere della comunità. Una cosa è certa, queste reazioni scomposte non so se scaturiscono da delusioni personali o da altro a me non noto.
Non ci appartengono deviazioni razziste né determinazioni assunte per danneggiare qualcuno, ma solo nell’interesse della collettività a cui ognuno di noi deve dar conto. Peraltro, il richiamo all’impossibilità di continuare ad ospitare nel comune di San Ferdinando l’eventuale villaggio perché ricadente in zona Zes è di tutta evidenza fuorviante e non corrispondente alla realtà.
Se così fosse, poiché tutto il territorio dell’Italia meridionale è per legge Zes, non sarebbe possibile da nessuna parte dare seguito a tale progetto. (rda)
[Raffaele D’Agostino è consigliere d’opposizione a Gioia Tauro]