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L’OPINIONE/ Rubens Curia: Le due Italie della sanità italiana

Rubens Curia

di RUBENS CURIA – Lunedì 26 luglio è stato (ri)aperto il Punto nascita del Presidio Ospedaliero di Asiago, che era stato chiuso nel marzo 2020, nell’inaugurare il nuovo reparto il Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia ha testualmente dichiarato: «Vorrei sottolineare che, se avessimo seguito le direttive nazionali che prevedono la chiusura dei Punti nascita qualora i parti siano sotto la soglia delle 500 unità all’anno, oggi non saremmo a questa inaugurazione».

Condivido pienamente l’azione di Zaia che, al fine di garantire il diritto a nascere, ha messo in Rete i professionisti dei Presidi Ospedalieri di Bassano e Santorso garantendo, inoltre, un anestesista e un ginecologo h 24.

1.200 km più a Sud, ovvero in Calabria, i Ministeri dell’Economia e della Salute con i vari Tavoli, nel corso degli anni hanno fatto chiudere i Punti nascita di Trebisacce, San Giovanni in Fiore, Acri, Melito P.S e tanti altri, poiché al di sotto dei 500 parti l’anno creando enormi difficoltà alle partorienti e con il blocco delle assunzioni hanno svuotato i Consultori familiari cancellando praticamente i Percorsi nascita incrementando i parti nelle regioni confinanti con la Calabria.

Mi auguro che in questa campagna elettorale si discuta di queste tematiche, con proposte concrete affinché il futuro governatore possa inaugurare i “Punti nascita chiusi” grazie ad un nuovo modello organizzativo della nostra Rete Ospedaliera e Territoriale. (rrm)

Rubens Curia è portavoce di Comunità Competente

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