di FRANCO BARTUCCI – «Ventidue anni fa ho avuto la possibilità di studiare in Italia, grazie all’impegno e accoglienza degli italiani e alla generosità della nostra comunità storica degli arbëreshë. Le sfide degli ultimi due anni con la lotta alla pandemia e le complessità dei recenti sviluppi legati alla guerra in Ucraina, mettono ancora di più in risalto l’importanza del diritto allo studio, un principio fondamentale per il patrimonio di ogni società e del mondo intero».
Sono parole pronunciate recentemente a Firenze, nel corso della cerimonia inaugurale del 238esimo anno accademico dell’Accademia di Belle Arti, da Lendita Haxhitasim, Ambasciatore della Repubblica del Kosovo in Italia, San Marino e Malta, la quale in questi ultimi giorni del mese di giugno 2022 è ritornata in Calabria e nella sua Università della Calabria, dove nel 2006 si laureò in Scienze Politiche conseguendo anche successivamente un Master in Relazioni Internazionali.
La sua è una bella storia iniziata all’Università della Calabria nel duemila quando fu accolta insieme ad altri studenti del Kosovo nel campus universitario di Arcavacata per iniziare un percorso di studio, portando con se la drammaticità del conflitto bellico nei Balcani che coinvolse il suo Paese e la Serbia.
Per l’Università della Calabria la presenza di Lendita Haxhitasim, Ambasciatrice del Kosovo in Italia, San Marino e Malta, costituisce una buona occasione per mettere in risalto tutto quello che ha creato nel create un rapporto stretto tra la Calabria e i Paesi dei Balcani, in modo particolare con l’Albania e il Kosovo utilizzando i canali delle Università. Fin dalla sua nascita l’Università della Calabria, che quest’anno ricorre il cinquantesimo della sua nascita, ha cercato un rapporto diretto, grazie alla forte sensibilità culturale del suo primo Rettore, prof. Beniamino Andreatta, che ha creato, in accordo con il Comitato Ordinatore della Facoltà di Lettere e Filosofia, la cattedra di letteratura albanese, affidata al prof. Francesco Solano, che ha trovato come suo successore negli anni il prof. Francesco Altimari.
Per farla breve il lavoro di questa cattedra ha contribuito a migliorare con varie iniziative le condizioni per tutelare in Calabria questa particolare minoranza linguistica arbëreshë; mentre alla fine degli anni novanta per rafforzare il valore della pace, di fronte ai venti di guerra nei Balcani, oltre ad accogliere studenti di quei Paesi, l’Università della Calabria con la Facoltà di Economia, guidata dal Preside, prof. Giovanni Latorre, istituì il corso di laurea triennale in “Cooperazione Sviluppo e Pace”.
Un percorso progettuale di lavoro didattico, scientifico, sociale e culturale che fa vedere oggi, con la presenza nell’Università e in Calabria della già studentessa Lendita Haxhitasim, laureatasi con il massimo dei voti e lode presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Calabria nel 2006, divenuta nel frattempo nel 2019 Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo in Italia, da quattordici anni indipendente, dopo avere acquisito varie esperienze di lavoro a Bruxelles e Washington, come sia stato importante per la stessa Università ad avere investito in rapporti di scambi con le Università di quei Paesi e soprattutto in percorsi formativi e di accoglienza di giovani studenti nelle proprie strutture residenziali.
Dai Paesi dei Balcani all’accoglienza di studenti provenienti dall’Ucraina è l’ultimo percorso intrapreso e rinnovato dall’Università in questi giorni che sarà certamente fonte e lievito nella costruzione di valori importanti e pregnanti come la pace frutto del rispetto delle identità umane nell’esercizio del valore dell’amore.
La carriera professionale e diplomatica di Lendita Haxhitasim
Nel 2009, dopo il conseguimento della laurea in Scienze Politiche e del Master in Rapporti Internazionali presso l’Università della Calabria, entra nel Ministero degli Affari Esteri, dove viene selezionata nel nucleo ristretto di diplomatici di carriera, incaricati di istituire e consolidare le Missioni diplomatiche della Repubblica del Kosovo. In quell’occasione viene incaricata come Primo Segretario presso l’Ambasciata della Repubblica del Kosovo nel Regno del Belgio, dove si è occupata di questioni chiave relativi alle Istituzioni europee a Bruxelles.
Nel 2014 le viene affidato il ruolo delicato dell’Ufficiale di Collegamento con le Nazione Unite, con il grado di Consigliere presso il Consolato Generale del Kosovo a New York. Successivamente, nel novembre del 2015 viene nominata all’Ambasciata del Kosovo a Washington D.C., dove ha svolto le sue principali attività in stretta collaborazione con il Dipartimento di Stato e il Consiglio per Sicurezza Nazionale.
Nel 2018 rientra a Pristina e viene assegnata al Dipartimento per l’Europa e l’UE, dove ha svolto anche l’incarico di Direttore Vicario del Dipartimento. Dopo aver conseguito gli studi in Italia, le è stata assegnata la borsa di studio Schumann per il tirocinio presso la DG EXPO del Parlamento Europeo a Bruxelles, dove ha lavorato con il Segretariato della Delegazione sui rapporti con i paesi dell’Europa Sud Orientale.
Le sue principali esperienze prima di unirsi al Servizio Estero del Kosovo, sono state quelle di Consulente del Ministro degli Interni del Kosovo, impiegata dall’UNDP a sostegno dello sviluppo dei settori di sicurezza nel Paese. Precedentemente ha collaborato anche con varie ONG come la Fondazione della Società Civile del Kosovo su progetti finanziati dell’UE. Subito dopo la guerra del 1999, ha lavorato per KFOR, la missione militare della NATO in Kosovo, occupandosi della comunicazione. Dal 5 dicembre 2019 è accreditata come Ambasciatore della Repubblica del Kosovo in Italia.
Dal 20 novembre 2020 è accreditata come Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica del Kosovo (non residente) a San Marino e dal 28 gennaio 2021 con le stesse funzioni anche a Malta .
Il ritorno in Calabria e gli incontri istituzionali
Ha pensato bene l’Ambasciatore Lendita Haxhitasim, prima di ritornare nella sua Università, d’incontrare i sindaci delle comunità arbëreshë del cosentino per ristabilire con loro un rapporto istituzionale e di conoscenza grazie alla collaborazione del Presidente della Provincia, Rosaria Succurro. Un incontro che si è svolto nel pomeriggio di venerdì 24 giugno 2022 in un clima festoso e di grande accoglienza, dove ha avuto modo di firmare il registro degli ospiti speciali ed illustri.
«La comunità arbëreshë del cosentino è la più numerosa della Calabria – ha sottolineato Rosaria Succurro – con 21 Comuni su trenta complessivi. L’Ambasciatore conosce molto bene il nostro territorio, essendosi peraltro laureata all’Unical, vantando quindi una storia di affetto e vicinanza con la nostra gente. La Provincia di Cosenza sottoscriverà a breve, insieme ai Sindaci dei Comuni arbëreshë, un patto di amicizia con una città del Kosovo cui possano seguire proficui scambi sul piano economico, turistico e culturale. L’idea è di intensificare in maniera proficua la collaborazione fra i due paesi, partendo dalle comuni potenzialità e promuovendo nuove sinergie».
Di comuni potenzialità ha parlato anche l’Ambasciatore, che ha auspicato la creazione di comuni intesi fra Città sia del Kosovo che della Provincia di Cosenza, al fine di riallacciare e approfondire un legame già esistente lavorando insieme in maniera più strutturata. Per l’Ambasciatore Lendita Haxhitasim è fondamentale rilanciare non solo il turismo, ma anche le relazioni economiche. Filo conduttore può essere, in ogni caso, il turismo storico, ma anche il rilancio in settori strategici quali l’agriturismo e le infrastrutture.
All’incontro hanno partecipato i Sindaci dei Comuni di: Acquaformosa, Civita, Firmo, Frascineto, Lungro, Mongrassano, San Benedetto Ullano, San Cosmo Albanese, Santa Sofia d’Epiro e Spezzano Albanese.
Non di minore importanza è stato l’incontro con il Sindaco di Rende, Marcello Manna, con accanto i componenti della Giunta, del presidente del Consiglio, dirigenti e consiglieri comunali.
«Sono lieta di ritornare qui a Rende – ha dichiarato – convinta che investire in educazione e cultura sia fondamentale per la crescita di una comunità. La ricaduta che le università possono avere sul territorio sono importanti e cruciali per il nostro futuro».
Mentre il Sindaco Manna ha dichiarato che: «La nostra amministrazione e l’Università della Calabria hanno da tempo avviato un dialogo sinergico dando attenzione all’offerta culturale e sociale. La residenzialità è da sempre una peculiarità del nostro ateneo ed è sinonimo di radicamento al territorio. Per noi gli studenti stranieri sono sempre stati abitanti culturali di Rende».
Sia il Sindaco Manna che l’Ambasciatrice Haxhitasim hanno convenuto sulla necessita di intraprendere un discorso che vada aldilà del semplice gemellaggio e si ponga come obiettivo di progettare in maniera condivisa un percorso che arricchisca entrambi i paesi attraverso un lavoro che sia più locale che centrale. «Avvieremo percorsi virtuosi, contaminazioni delle diverse culture per un futuro di sviluppo comune».
Il sindaco Manna ha infine annunciato che la commissione toponomastica comunale ha avanzato la proposta di intitolare tre strade della città di Rende ad altrettanti personalità originarie del Kosovo: Madre Teresa, Girolamo De Rada e Giorgio Castriota Scanderberg. Una notizia accolta con favore dall’Ambasciatrice che ha sottolineato come: «le figure nominate siano state e sono ancora protagoniste del patrimonio identitario del Kosovo».
Il ritorno nella sua Università
Intensa è stata la giornata trascorsa all’Università della Calabria, iniziata nella mattinata di lunedì 27 giugno 2022, con una visita all’incubatore di imprese dell’Ateneo Technest e al Teatro Auditorium e a seguire l’atteso incontro in rettorato con il Rettore, prof. Nicola Leone, nel corso del quale è stato sottoscritto un accordo di cooperazione scientifica e didattica con l’Università di Prishtina, con la quale l’Università della Calabria ha un rapporto storico ultra quarantennale di scambi e collaborazione.
Con il nuovo accordo i due atenei si impegneranno a collaborare in attività formative e progetti di ricerca nell’ambito di aree di interesse comune, nell’organizzazione di conferenze scientifiche e nella definizione di programmi di doppia laurea. L’accordo prevede anche iniziative di mobilità internazionale, per favorire lo scambio di docenti, personale e studenti tra i due atenei. In particolare, l’Università di Prishtina riserverà a docenti e studenti Unical un invito speciale per la partecipazione alla sua International Summer University.
L’incontro di carattere pubblico maggiormente atteso si è svolto nel pomeriggio di lunedì nella sala stampa collocata all’interno del palazzo congressi Beniamino Andreatta, dove l’Ambasciatrice ha avuto modo di raccontare la sua esperienza di studio all’interno del Campus universitario di Arcavacata ed avere un confronto con i professori: Francesco Scarcello, Prorettore e delegato del Rettore per la Didattica; Giancarlo Fortino, delegato per l’internazionalizzazione; Francesco Altimari, professore Ordinario di lingua e letteratura albanese; Guerino D’Ignazio, professore Ordinario di Diritto Pubblico Anglo-Americano; Gianpiero Barbuto, responsabile dell’Area di Internazionalizzazione dell’Università.
Si può dire sia stato un incontro molto familiare, presenti diversi studenti dei Paesi Balcanici e dello stesso Kosovo, docenti, tra i quali la prof.ssa Argondizzo con la quale l’Ambasciatrice ha elaborato la sua tesi di laurea, come alcuni non docenti dell’Università. Ognuno di loro ha avuto modo di raccontare qualcosa sul carattere di internazionalizzazione della nostra Università e sui contatti avuti con lei durate il suo periodo di studio nel campus di Arcavacata.
Una studentessa modello leader tra gli stessi studenti stranieri ed impegnata anche in attività di tirocinio durante il suo percorso di studio presso l’Ufficio Socrates dell’Università avendo come responsabile il dott. Gianpiero Barbuto per come egli stesso ha sottolineato durante il suo intervento. Sempre disponibile ad avere degli incontri di lavoro, sia durante la sua missione a Bruxelles che a New York, alla presenza anche del Rettore Crisci e del prof D’Ignazio.
Per lei è stata una occasione per raccontare se stessa partendo dagli anni difficili della sua gioventù in Kosovo avendo l’aspirazione come studentessa di venire a studiare all’Università della Calabria, considerata oggi come la sua seconda casa essendo stata trattata in modo veramente familiare soprattutto dai professori Guerino D’Ignazio e Francesco Altimari che le hanno consentito ad arricchire la sua personalità e crescita culturale.
«Due figure – ha dichiarato – che considero ancora oggi i miei angeli custodi».
Il suo ritorno all’Università è stata l’occasione di riconsiderare un rapporto più intenso di collaborazione con essa e gli uffici che hanno la responsabilità di curare i rapporti internazionali e la convivenza sociale ed umana nel centro residenziale, rappresentato nella circostanza dell’incontro dal Presidente prof.ssa Patrizia Piro.
Tanti altri pensieri e consigli sono stati espressi rivolti soprattutto agli studenti presenti in sala stimolandoli a dare spazio ai loro sogni attraverso la serietà degli studi ed una convivenza civile e sociale molto forte in prospettiva della costruzione di una comunità ed una società portata a convivere nella pace e nel rispetto delle identità umane e culturali.”Nel corso della mia vita professionale per quanto ho ricevuto in questo Campus – ha detto l’ambasciatrice Lendita Haxhitasim nel suo intervento – sono stata e sono orgogliosa del senso di appartenenza a questa Università”.
L’attestato di merito dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”
Una iniziativa che si è chiusa con una cerimonia importate e significativa con la consegna di una pergamena di Socio Onorario dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, conferitale all’unanimità dal direttivo della stessa Associazione. A consegnare tale pergamena è stata la Presidente, prof.ssa Silvia Mazzuca, che ha spiegat
Una pergamena in cui si riconosce come socio onorario «il suo impegno sociale, politico ed umanitario nel tracciare percorsi di giustizia, di democrazia e di pace». Non potevano mancare da parte sua emozione e parole di sentimenti finalizzati a creare un dialogo di continuità e collaborazione permanente nel tempo.
Tanta emozione nell’apprendere che tale riconoscimento è stato conferito nell’ordine dall’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria” a figure eccezionali, note ed apprezzate come: Roberto Benigni (laureato Honoris Causa UniCal in Filologia), Francesco Antonio Lucifero (Presidente della Banca Popolare del Mezzogiorno), Gianni Amelio (laureato Honoris Causa UniCal in Dams), Giana Petronio Andreatta (in memoria del prof. Beniamino Andreatta, primo Rettore UniCal) ed ora a Lendita Haxhitasim, laureata UniCal in Scienze Politiche e Master in Rapporti Internazionali con le funzioni di Ambasciatore del Kosovo in Italia, nonché di San Marino e Malta. Quinta persona a ricevere nell’ordine tale riconoscimento che vuole essere a dimostrazione di un rapporto intenso di appartenenza con l’Università, nel bene e nel male come legame matrimoniale aperto alla tutela, crescita e sviluppo della stessa Università con sentimenti di amore e pace.
La stessa Associazione ha poi fatto omaggio all’ambasciatrice dei tre volumi “La storia dell’Università della Calabria, dalla legge istitutiva alla sua realizzazione”, scritta da Aldo Bonifati, considerato il “padre costruttore” dell’Università della Calabria. A consegnare l’opera è stato chiamato il dott. Gianpiero Barbuto, responsabile dell’Area Internazionale dell’Università della Calabria, la prima persona che ne ha avuto cura fin dal suo arrivo nell’Università calabrese nel duemila, in quanto responsabile dell’Ufficio Socrates, dove come già detto in precedenza la studentessa Lendita Haxhitasim ha svolto lavoro di tirocinante nell’accogliere gli studenti stranieri, che oggi raggiungono oltre le 1.200 unità provenienti da circa ottanta Paesi del mondo.
La cosa bella è che tutto questo è avvenuto nel cinquantesimo anniversario della nascita dell’Università della Calabria e l’ambasciatrice del Kosovo, Lendita Haxhitasim, consapevole di ciò ha espresso con gioia tutta la sua soddisfazione e felicità. (fb)