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Macrì (Copagri Calabria): Le istituzioni intervengano per salvaguardare agricoltura calabrese

Macrì (Copagri Calabria): Le istituzioni intervengano per salvaguardare agricoltura calabrese

Il presidente di Copagri CalabriaFrancesco Macrì, ha chiesto alle istituzioni «di intervenire in modo tempestivo prima che le ricadute, economiche e sociali, di questo periodo congiunturale possano essere definitive e irreparabili, determinando il corso dei mesi prossimi e delineando una visione più ampia per l’agricoltura calabrese».

Macrì, infatti, in una missiva inviata alla senatrice di Forza Italia Fulvia Michela Caligiuri, all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, al dirigente generale Giacomo Giovinazzo, ha evidenziato come «l’agricoltura calabrese, oggi come non mai, sta soffrendo e rischia di arrivare ad un punto di crisi di non ritorno».

«La sostenibilità economica delle aziende agricole calabresi – ha spiegato nella missiva – sta venendo meno per fattori congiunturali globali e nazionali che hanno determinato l’aumento dei costi delle materie prime, dai concimi ai materiali agricoli, in generale, fino al gasolio agricolo. Mentre il reddito non subisce incrementi, i prezzi delle vendite diminuiscono notevolmente anche sui prodotti primari. Oggi il costo del gasolio agricolo si aggira attorno a € 1,60 con uno scarto, praticamente, di pochi centesimi rispetto al costo ordinario del gasolio. La mancata sostenibilità economica delle aziende agricole mette a rischio il realizzare, da parte degli agricoltori, le operazioni colturali e, pertanto, le produzioni agricole».

«Inoltre – viene spiegato – la funzione dell’agricoltura e dell’allevamento nazionale, in linea con la visione e i principi dell’Unione Europea, è fondamentale per prevenire il dissesto idrogeologico e, in vista dei mesi più caldi della stagione estiva, nella prevenzione di fenomeni di vasti incendi. È necessario, pertanto, intervenire nel calmierare i prezzi nel più breve periodo possibile per tutelare le produzioni agricole. Le misure da introdurre devono tener conto della necessità di un prezzo sostenibile, ma anche di tempi brevi con la quale si dovranno realizzare le stesse senza compromettere le campagne agricole prossime e la sussistenza delle aziende territoriali». 

«Pertanto, a titolo esemplificativo – si legge – proponiamo, nel breve periodo, per garantire uno sconto che determina un’immediata boccata di ossigeno per gli agricoltori e allevatori, di estendere la misura del credito di imposta o di fare un accordo con gli istituti bancari per operare degli sconti in fattura. Nel medio lungo periodo, lo Stato dovrà riflettere sull’opportunità di calmierare le accise sul gasolio agricolo. Tenendo conto della fase congiunturale, chiediamo un intervento istituzionale affinché si incentivino, in termini economici e burocratici, l’espansione delle agroenergie». 

«Infatti, una visione della diffusione delle agroenergie nel Paese – viene spiegato ancora – può essere la risposta concreta all’aumento speculativo di talune materie prime, affinché nel tempo vi sia autosufficienza energetica e, soprattutto, una stabilità nei prezzi nel pieno rispetto dell’ambiente. Proponiamo a tal fine che le Regioni si facciano promotori di tavoli permanenti di conferenze di servizi con i Comuni, con il fine di agevolare le aziende agricole nella realizzazione degli impianti di agroenergie. Alla Regione Calabria proponiamo di cogliere la sfida delle agroenergie destinando le risorse economiche in avanzo da precedenti programmazione per le stesse». 

«Siamo certi – ha concluso – che il nostro appello verrà colto e renderà l’azione dell’Assessorato e dei nostri rappresentanti nazionali del settore più forte e incisiva. In questi mesi, il dipartimento Agricoltura guidato dall’Assessore Gallo ha dimostrato grande attenzione ai problemi atavici dell’agricoltura e dell’allevamento calabresi, affrontandoli ricercando soluzioni realizzabili in tempi utili e in linea con quelli imprenditoriali». (rrm) 

 

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