Copagri Calabria: Concludere iter ministeriale per riconoscimento Igp a Bergamotto di Reggio Calabria

Copagri Calabria ha ribadito l’importanza di «concludere l’iter che ha visto l’approvazione ministeriale del Disciplinare di produzione, tramite la dovuta convocazione della Riunione di pubblico accertamento» e, proprio per questo, assieme  ad altre sigle sindacali, Copagri Calabria ha già scritto agli uffici preposti del Masaf e al ministro Lollobrigida.

«Perdere o procrastinare un obiettivo tanto atteso e ormai raggiunto, ovvero l’IGP per il Bergamotto di Reggio Calabria che è la certificazione di qualità più opportuna per un agrume, appare oggi paradossale oltre che costituire un vero e proprio danno nei confronti dei bergamotticoltori», ha ribadito il presidente, Francesco Macrì.

«Soprattutto perché  – ha concluso – ad un percorso già concluso con relazioni tecniche e scientifiche, attestate da una documentazione impeccabile, si contrappone la richiesta del dop carente in moltissime parti e con pericolose prescrizioni»

La Confederazione, poi, in merito agli articoli di stampa pubblicati negli ultimi periodi inerenti al percorso di valorizzazione del Bergamotto di Reggio Calabria e alla querelle inerente all’ottenimento dell’Igp e alla presentazione della Dop, si tiene a rettificare che Copagri Calabria e Copagri provinciale sono a favore dell’Igp e sostengono tale percorso così come dichiarato ufficialmente  il 28 febbraio unitamente ad altra associazione sulle quattro associazioni datoriali presenti alla riunione indetta dal presidente Occhiuto presso la Cittadella regionale». (rcz)

Copagri Calabria apre la nuova sede di Cosenza

L’assessore all’agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo, il vicepresidente della Copagri Giovanni Bernardini e il presidente della Copagri Calabria Francesco Macrì hanno tenuto a battesimo, alla presenza di numerosi produttori agricoli del territorio e di rappresentanti delle istituzioni locali, il commissario dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese-Arsac Fulvia Michela Caligiuri e il presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri, la nuova sede della Copagri Cosenza, situata in piazza Giuseppe Impastato 6.

«Questa nuova sede è un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo di costruire una struttura capillare presente sull’intero territorio regionale, così da cogliere e rappresentare al meglio le numerose e complesse esigenze della meravigliosa zona che va dalla fascia tirrenica alla Piana di Sibari», ha affermato Bernardini, ad avviso del quale «l’essere radicati sul territorio è un requisito fondamentale per far consolidare il peso politico di una rappresentanza che nella Provincia ha fatto registrare una crescita importante».

«Con l’odierna inaugurazione – ha detto Macrì – prosegue il percorso di crescita della Copagri Calabria e soprattutto si allarga e si rafforza la nostra presenza sul territorio della Regione e della provincia di Cosenza, anche grazie al grande lavoro del giovane presidente provinciale Attilio Morittu; proprio la capillarità è una condizione fondamentale per assicurare servizi sempre più completi alle aziende agricole, legata a doppio filo a una diffusione sempre più articolata nelle diverse province».

L’inaugurazione della nuova sede è stata l’occasione per il presidente della Copagri Cosenza Attilio Morittu per tracciare un bilancio dei numerosi risultati ottenuti negli ultimi mesi e soprattutto per delineare le priorità e le prossime sfide al centro del suo mandato. «Tra le numerose problematiche sulle quali continueremo a lavorare – ha spiegato – c’è sicuramente quella della bassa redditività che penalizza la possibilità di investimento delle aziende; a nostro avviso, una delle possibili risposte per invertire questo drammatico trend sta nella promozione dell’aggregazione e delle filiere, condizione fondamentale per avere maggiore peso contrattuale e potere commerciale. Altrettanto fondamentale, inoltre, sarà tenere alta l’attenzione sulla questione dei danni causati alle coltivazioni dalla fauna selvatica, e in particolare dagli ungulati, che vanno a erodere ulteriormente la redditività delle aziende», ha aggiunto Morittu. (rcs)

Copagri Calabria: I Consorzi di Bonifica sono una risorsa fondamentale per agricoltura calabrese

Francesco Macrì, presidente di Copagri Calabria, ha ribadito come i Consorzi di Bonifica sono una risorsa fondamentale per l’agricoltura calabrese e, per questo ha ribadito la necessità «che il sistema dei Consorzi di Bonifica va modificato, corretto, aggiornato».

«I nostri agricoltori chiedono – ha ricordato – servizi efficienti, ricevere l’acqua per produrre cibo sano pagandola ad un prezzo giusto, partecipare alla manutenzione e alla salvaguardia del proprio territorio e dell’ambiente in cui lavorano e vivono. Mantenere la propria identità. Insieme, Istituzioni in primis, Organizzazioni Agricole, tutte, Sindacati dei lavoratori tutti, dobbiamo scegliere  il miglior modello organizzativo».

«Un modello partecipato, capace di mantenere i sani principi della Collegialità – ha detto ancora – della Trasparenza amministrativa, della Legalità, dell’Efficienza e della Sostenibilità. Certamente se le Organizzazioni Sindacali organizzano un convegno dove si usa la parola “insieme” e poi si fanno scelte discriminatorie nei confronti di una grande confederazione agricola come la Copagri, presente nel Cnel ed in tutti i tavoli regionali, forse un problema c’è».

«E il problema c’è – ha proseguito –. Un problema figlio dei tanti anni in cui non ci siamo parlati, non c’è stato dialogo, non ci siamo mai interrogati sulle cose giuste e opportune che dovevano servire ad una agricoltura moderna e globale che è cambiata in modo vertiginoso in questo ultimo decennio. Apprezziamo, anche se a gamba tesa, l’interessamento del Presidente Roberto Occhiuto e dell’assessore Gianluca Gallo».

«Lo abbiamo detto e lo ribadiamo – ha detto – “noi non siamo d’accordo sul consorzio unico”. Restiamo fortemente convinti che bisogna cercare una forma di autogoverno dei produttori agricoli che risponda alle esigenze della produttività e che salvaguardi l’ambiente e l’acqua come bene comune. Non c’è fretta».

«Non bisogna andare di fretta, siamo ad una svolta storica – ha concluso – facciamolo con prudenza ma con determinazione per dare vita a quel cambiamento che ormai è improcrastinabile». (rcz)

Fauna selvatica, Copagri Calabria: Costruire filiere che trasformino cinghiali da problemi a risorse

Per Francesco Macrì, presidente di Copagri Calabria, «non è più rinviabile l’individuazione e la concertazione di percorsi risolutivi che possano mettere un freno a una problematiche che, da anni, attanaglia l’attività dei produttori agricoli», ossia quella della fauna selvatica e dei cinghiali.

Un problema che «non riguarda soltanto l’agricoltura, anche se i danni maggiori si riscontrano in tale comparto, ma si estende a tutte le aree abitate, in ragione dei forti rischi per la salute pubblica», ha detto Macrì, nel corso del suo intervento sul tema svoltosi nella sede della Regione alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo e del dirigente generale del Dipartimento agricoltura Giacomo Giovinazzo.

«Un’altra possibile chiave di lettura e di risoluzione della vicenda, potrebbe derivare da una eventuale collaborazione tra i diversi anelli della filiera, finalizzata alla costituzione di nuove filiere che possano trasformare i cinghiali da problemi a risorse», ha suggerito Macrì, ribadendo la piena disponibilità della Copagri Calabria, accolta con favore dalla Regione, a ragionare su un percorso che vada in tale direzione.

«Ringraziamo la Regione Calabria per il grande lavoro che sta portando avanti, con il quale sta contribuendo, anche a livello nazionale, a tenere alta l’attenzione su una problematica che incombe quotidianamente sull’attività degli agricoltori e degli allevatori, e per la quale è sempre più avvertita la necessità di intervenire con modifiche alla legislazione vigente», ha proseguito Macrì.

«Oltre alla risoluzione dell’emergenza, per cui chiediamo che vi siano tempi più celeri per l’accertamento e per la liquidazione dei danni effettivi subiti dagli agricoltori e dagli allevatori, riteniamo necessario lo stanziamento di risorse cofinanziate per sistemi di recinzione ritenuti validi ed efficaci», ha concluso. (rcz)

Agricoltura, Copagri Calabria: Rilancio primario della Regione passa da snellimento burocrazia

Il presidente di Copagri CalabriaFrancesco Macrì, ha evidenziato come «il rilancio del primario regionale, al pari di quello nazionale, passa necessariamente dal superamento di molte delle problematiche, ataviche e non, che da tempo frenano lo sviluppo di un comparto di fondamentale importanza per l’economia della Calabria e del Paese; sviluppo che negli ultimi mesi è stato sensibilmente frenato anche dai noti incrementi record dei costi di produzione e dell’energia».

La Giunta regionale della Copagri, infatti, si è riunita per analizzare le ricadute delle numerose problematiche che stanno investendo l’agricoltura e le possibili soluzioni a queste ultime, che saranno presentate in occasione delle prossime riunioni del Tavolo verde regionale.

Per Macrì, «tra le problematiche maggiormente avvertite dai produttori agricoli ci sono senza ombra di dubbio la sempre più sentita necessità di un deciso intervento che vada a ridurre e snellire la burocrazia a carico del comparto, semplificando i numerosi e gravosi adempimenti ai quali sono chiamati ad adempiere i produttori agricoli».

«Tali problematiche – ha spiegato il presidente – si riversano anche sui bandi del PSR dedicati ai giovani agricoltori, per i quali è fondamentale velocizzare le pratiche e rendere più snello l’intero sistema, perché in gioco c’è il ricambio generazionale del comparto e il futuro di tanti imprenditori agricoli under35, che se messi nelle giuste condizioni potrebbero imprimere una sensibile accelerata alla crescita del Primario».

«Sull’agricoltura calabrese – ha rimarcato Macrì – grava la spada di Damocle della gestione dei Consorzi di bonifica, che continuano a necessitare di una riforma drastica che possa finalmente sopperire alle lacune degli stessi e portare a un rilancio che possa dare al comparto i servizi dei quali ha bisogno, ma anche dei Consorzi di tutela, che in diversi casi non riescono ad adoperarsi per contrastare le continue oscillazioni di mercato che incidono sulle quotazioni di diversi prodotti, quali ad esempio il bergamotto».

«Un ulteriore elemento di criticità, infine, è legato alla gestione della fauna selvatica – ha concluso –, e in particolare degli ungulati, che continua a rappresentare una piaga endemica la quale aumenta il conto dei danni a carico dei produttori agricoli; anche in questo ambito non si può più aspettare e bisogna intervenire puntando sulle possibilità offerte dalla normativa vigente e sul maggiore utilizzo delle recinzioni perimetrali». (rcz)

 

Copagri Calabria incontra Gallo: Insieme per costruire opportunità del rilancio del comparto agricolo

Il presidente di Copagri CalabriaFrancesco Macrì, ha incontrato, nella sede regionale della Confederazione, l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

Al centro dell’incontro, le maggiori criticità delle filiere agricole regionali, con particolare riferimento ai comparti olivicolo e vitivinicolo, la questione dei danni da fauna selvatica e l’esigenza, fortemente avvertita da tutti gli operatori del settore, di mettere mano con sempre maggiore urgenza a una seria e strutturata riforma della governance, partendo da un efficientamento di Arcea e del dipartimento agricoltura della Regione e passando per il rilancio dei Consorzi di bonifica

«Abbiamo registrato la grande attenzione e sensibilità all’ascolto mostrata da Gallo – ha spiegato Macrì – che ha dimostrato di conoscere molto bene le numerose, e in molti casi ataviche, problematiche con le quali è da tempo costretto a confrontarsi il primario calabrese, che al pari del settore nazionale deve inoltre fare i conti con gli incrementi record dei costi di produzione e delle tariffe energetiche.

Per Macrì «è fondamentale continuare a lavorare insieme per costruire le opportunità per il rilancio del comparto più importante della Calabria».

«Oltre alle criticità, abbiamo passato in rassegna – ha concluso – anche quelli che riteniamo essere i punti di forza dell’agricoltura e dell’allevamento calabresi, a partire dalla grandissima qualità e dall’eccellenza delle produzioni enogastronomiche regionali, quali ad esempio il vino, l’olio e la carne; è da questi elementi virtuosi che crediamo si debba ripartire per ridare slancio e prospettive e sui quali riteniamo fondamentale puntare, in sinergia con la Regione e puntando anche sul ruolo strategico dei Gal».

Consorzi di Bonifica, Macrì (Copagri Calabria): Consegnate proposte per nuovo modello di governance

Il presidente di Copagri CalabriaFrancesco Macrì, ha incontrato la presidente della Commissione Agricoltura e Foreste, foreste, consorzi di bonifica, turismo, commercio, risorse  naturali, sport e politiche giovanili del Consiglio regionale Katya Gentile, consegnando le proposte per costruire un nuovo modello  di governance al servizio di agricoltori e allevatori.

«Vogliamo accelerare il processo di rilancio dei Consorzi di Bonifica della  Regione Calabria», ha spiegato Macrì ringraziando Gentile per la grande attenzione e sensibilità  dimostrata nei confronti di una problematica che da anni pesa sulle spalle dei produttori agricoli. 

«Già la scorsa primavera – ha ricordato il presidente – avevamo presentato le nostre proposte alla Regione, poiché  fra i primi obiettivi del nostro operato c’è proprio il ripristino di una rappresentanza autentica dei produttori soci  all’interno di enti che sono e che devono continuare a essere al servizio dell’agricoltura e dell’allevamento  calabresi. Poco ci importano le beghe fra chi ha governato in questi decenni i Consorzi e chi invece li vede,  ora, come terra di conquista: il nostro obiettivo è che agricoltori e allevatori abbiano i servizi richiesti, con  particolare riferimento al servizio irriguo, e non paghino canoni ingiusti e non dovuti». 

«Riteniamo, infatti, che attualmente i Consorzi di Bonifica non rispondano alle rinnovate esigenze delle aziende  agricole e degli allevamenti e, per tali ragioni, sentiamo la comune esigenza di avere enti efficienti che possano  sostenere le aziende nell’affrontare le nuove sfide del futuro», ha rimarcato Macrì. 

«Nella piena consapevolezza – ha aggiunto – dello stato di sofferenza in cui versano diversi Consorzi di Bonifica,  con difficoltà che si ripercuotono anche sui lavoratori, abbiamo avuto modo di appurare che la Regione sta  affrontando la spinosa tematica con risolutezza e precisione, individuandola come priorità». 

«Il nostro ruolo – ha concluso – sarà quello di continuare a portare avanti le nostre istanze, vigilando affinché vi sia una reale  operazione di rilancio e non un’azione gattopardesca in cui ad essere protagonista saranno gli stessi che  hanno amministrato i Consorzi di Bonifica negli ultimi decenni; ribadiremo in ogni sede che il nostro obiettivo  è rilanciare questi enti al servizio di agricoltori e allevatori per cogliere le opportunità che la nostra agricoltura  ha e trasformarle in vantaggi competitivi per creare nel comparto sviluppo sostenibile». (rrc)

Francesco Macrì confermato presidente di Copagri Calabria

Prestigioso incarico per Francesco Macrì, che è stato confermato presidente di Copagri Calabria, nel corso del VI congresso della Federazione, sul tema Agricultura: cooperazione, formazione, innovazione, promozione, sostenibilità.

«Il ruolo dell’agricoltura del futuro sarà sempre più indissolubilmente legato alla cultura, partendo dal fondamentale presupposto in base al quale le pratiche agrarie tipiche favoriscono il presidio del territorio e ne rappresentano una sua declinazione in termini di storia e di tradizione», ha detto Macrì.

Ai partecipati lavori congressuali, conclusi dall’intervento del presidente nazionale della Copagri Franco Verrascina, hanno portato il loro autorevole contributo, oltre ai massimi vertici dei sindacati agricoli e delle associazioni datoriali regionali, l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il presidente di Unioncamere Calabria Antonino Tramontana, il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza e il direttore generale della Copagri Maria Cristina Solfizi. Le foto dei lavori sono consultabili cliccando qui.

«La ricetta per il futuro del primario – ha suggerito Macrì – passa dalla valorizzazione delle principali produzioni di eccellenza del territorio, quali olio e agrumi, ma anche dal potenziamento di ricerca, innovazione e formazione, puntando a promuovere la tradizione, la qualità e la biodiversità dell’agricoltura, che in Calabria per consistenza e varietà ha valori di unicità rispetto al resto d’Europa».

«In Calabria l’agricoltura è la risorsa naturale per eccellenza, tanto da estendersi su una superficie totale di oltre 15mila km2, quasi la metà dei quali costituiti da terreni agricoli; in altre parole, metà della Regione è vocata all’agricoltura», ha ricordato il neoconfermato presidente regionale della Copagri, evidenziando che «la Calabria, fra l’altro, è la seconda regione italiana produttrice di olio d’oliva dopo la Puglia, fornendo al Paese il 28% dell’olio d’oliva e il 26,6% delle olive nazionali, e ha una rilevante produzione di agrumi, grazie alle clementine IGP, al cedro di alta qualità e a un tipo particolare di bergamotto che viene prodotto esclusivamente in queste zone». (rrm)

A Roccella Jonica il Congresso regionale di Copagri Calabria

Domani, a Roccella Jonica, all’Hotel Kennedy, è in programma il sesto Congresso regionale di Copagri Calabria, il cui tema è Agicultura, cooperazione, formazione, innovazione, promozione, sostenibilità.

«Abbiamo scelto questo slogan, giocando sull’abbinamento tra la parola agricoltura e il termine agricultura per significare il profondo legame che a nostro avviso c’è tra la tenuta e la ripresa di un comparto che non a caso viene definito primario e la necessità di puntare sullo sviluppo della cooperazione, con un occhio attento alla formazione e all’innovazione, senza ovviamente dimenticare l’importanza della promozione e il sempre maggiore richiamo alla sostenibilità che ci arriva dalle istituzioni comunitarie», ha spiegato il presidente della Copagri Calabria Francesco Macrì, la cui relazione aprirà i lavori congressuali.

AI lavori congressuali, che saranno conclusi dall’intervento del presidente nazionale della Copagri, Franco Verrascina, porteranno il loro autorevole contributo i massimi vertici dei sindacati agricoli e delle associazioni datoriali regionali e interverranno, inoltre, l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il presidente di Unioncamere Calabria, Antonino Tramontana, il segretario generale della Uila, Stefano Mantegazza e il direttore generale della Copagri, Maria Cristina Solfizi(rrc)

Macrì (Copagri Calabria): Le istituzioni intervengano per salvaguardare agricoltura calabrese

Il presidente di Copagri CalabriaFrancesco Macrì, ha chiesto alle istituzioni «di intervenire in modo tempestivo prima che le ricadute, economiche e sociali, di questo periodo congiunturale possano essere definitive e irreparabili, determinando il corso dei mesi prossimi e delineando una visione più ampia per l’agricoltura calabrese».

Macrì, infatti, in una missiva inviata alla senatrice di Forza Italia Fulvia Michela Caligiuri, all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, al dirigente generale Giacomo Giovinazzo, ha evidenziato come «l’agricoltura calabrese, oggi come non mai, sta soffrendo e rischia di arrivare ad un punto di crisi di non ritorno».

«La sostenibilità economica delle aziende agricole calabresi – ha spiegato nella missiva – sta venendo meno per fattori congiunturali globali e nazionali che hanno determinato l’aumento dei costi delle materie prime, dai concimi ai materiali agricoli, in generale, fino al gasolio agricolo. Mentre il reddito non subisce incrementi, i prezzi delle vendite diminuiscono notevolmente anche sui prodotti primari. Oggi il costo del gasolio agricolo si aggira attorno a € 1,60 con uno scarto, praticamente, di pochi centesimi rispetto al costo ordinario del gasolio. La mancata sostenibilità economica delle aziende agricole mette a rischio il realizzare, da parte degli agricoltori, le operazioni colturali e, pertanto, le produzioni agricole».

«Inoltre – viene spiegato – la funzione dell’agricoltura e dell’allevamento nazionale, in linea con la visione e i principi dell’Unione Europea, è fondamentale per prevenire il dissesto idrogeologico e, in vista dei mesi più caldi della stagione estiva, nella prevenzione di fenomeni di vasti incendi. È necessario, pertanto, intervenire nel calmierare i prezzi nel più breve periodo possibile per tutelare le produzioni agricole. Le misure da introdurre devono tener conto della necessità di un prezzo sostenibile, ma anche di tempi brevi con la quale si dovranno realizzare le stesse senza compromettere le campagne agricole prossime e la sussistenza delle aziende territoriali». 

«Pertanto, a titolo esemplificativo – si legge – proponiamo, nel breve periodo, per garantire uno sconto che determina un’immediata boccata di ossigeno per gli agricoltori e allevatori, di estendere la misura del credito di imposta o di fare un accordo con gli istituti bancari per operare degli sconti in fattura. Nel medio lungo periodo, lo Stato dovrà riflettere sull’opportunità di calmierare le accise sul gasolio agricolo. Tenendo conto della fase congiunturale, chiediamo un intervento istituzionale affinché si incentivino, in termini economici e burocratici, l’espansione delle agroenergie». 

«Infatti, una visione della diffusione delle agroenergie nel Paese – viene spiegato ancora – può essere la risposta concreta all’aumento speculativo di talune materie prime, affinché nel tempo vi sia autosufficienza energetica e, soprattutto, una stabilità nei prezzi nel pieno rispetto dell’ambiente. Proponiamo a tal fine che le Regioni si facciano promotori di tavoli permanenti di conferenze di servizi con i Comuni, con il fine di agevolare le aziende agricole nella realizzazione degli impianti di agroenergie. Alla Regione Calabria proponiamo di cogliere la sfida delle agroenergie destinando le risorse economiche in avanzo da precedenti programmazione per le stesse». 

«Siamo certi – ha concluso – che il nostro appello verrà colto e renderà l’azione dell’Assessorato e dei nostri rappresentanti nazionali del settore più forte e incisiva. In questi mesi, il dipartimento Agricoltura guidato dall’Assessore Gallo ha dimostrato grande attenzione ai problemi atavici dell’agricoltura e dell’allevamento calabresi, affrontandoli ricercando soluzioni realizzabili in tempi utili e in linea con quelli imprenditoriali». (rrm)