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Mammoliti (PD) presenta proposta di legge per il “Reddito di dignità regionale”

Mammoliti (PD) presenta proposta di legge per il "Reddito di dignità regionale"

Un reddito di dignità regionale, una «misura che vuole essere una risposta all’emergenza sociale determinata, soprattutto in Calabria, dall’eliminazione del reddito di cittadinanza». È questa la proposta di legge presentata dal consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, che punta «a garantire alle persone e alle famiglie che si trovano in condizioni di fragilità delle opportunità nel segno della equità e della giustizia sociale».

La proposta di legge, mutuata da analoghe iniziative presentate in altre Regioni, è già stata assegnata alla terza Commissione del Consiglio regionale per l’esame di merito e alla seconda Commissione per il parere finanziario.

Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il segretario provinciale della Federazione del Pd di Catanzaro, Domenico Giampà, la responsabile del settore diritti e cittadinanza del Pd Calabria, Marwa el Afia, la presidente dell’assemblea regionale del Pd, Giusy Iemma, la responsabile Welfare e Lavoro del Pd Calabria, Anna Pittelli.

«Purtroppo – ha detto il consigliere regionale del Pd – c’è  un governo di centrodestra che scarica sulle persone e sulle famiglie la responsabilità di questa condizione di fragilità: la nostra proposta prova a dare dignità alle persone e alle famiglie prevedendo un sussidio di 500 euro al mese per tre anni con capitoli di finanziamento ben precisi. Dalle nostre analisi emerge un dato molto preoccupante: circa 10.000 persone rischiano di restare privi di qualsiasi tutela in Calabria».

«Quindi – ha proseguito Mammoliti – noi proponiamo di istituire questo sussidio per tre anni e abbiamo individuato anche le risorse, che sono disponibili: quelle dei fondi comunitari 2021-2027, la missione 4 Inclusione sociale che ha una dotazione di 158 milioni di euro».

«È una proposta – ha spiegato il dem – aperta anche a suggerimenti, ad approfondimenti, ad aggiustamenti ma su questa proposta noi con tanta determinazione porteremo la nostra battaglia sia in Consiglio sia all’esterno. Mi auguro che il governo di centrodestra non guardi al colore politico ma faccia una valutazione appropriata sulle ricadute effettive della proposta per le persone, le famiglie e anche per il sistema produttivo calabrese perché il sistema produttivo si regge anche se ci sono dei consumi».

Per Domenico Giampà, «c’è la necessità non solo di un approfondimento ma soprattutto una condivisione di questa proposta di legge, nel Consiglio regionale e al di fuori del Consiglio dove c’è un mondo che vive e che soffre».

Secondo Giampà va approfondita «la questione dell’inclusione sociale, quindi la legge non deve essere guardata come una misura assistenziale: non dobbiamo parlare solo di una misura di sostegno al reddito ma anche della legge che disciplina gli ambiti socioassistenziali. Dobbiamo concentrarci sull’inclusione sociale, coinvolgendo gli assistenti sociali e considerando il contesto completo delle persone in difficoltà economica – ha detto ancora Giampà –. Il Partito Democratico non può delegare questa battaglia ad altre forze politiche; è nostro dovere portare avanti questa discussione con dignità, forza e determinazione, sfidando stereotipi assistenzialisti e mettendo in luce l’importanza dell’uomo e della famiglia».

Quando si parla della necessità di garantire un “reddito di dignità” si affronta di diritti negati, ed in particolare del diritto alla cittadinanza che chi non ha la sussistenza economica per affrontare la quotidianità non si può permettere.

«La proposta di reddito di dignità è una risposta alle esigenze del nostro territorio, considerando la questione demografica e lo spopolamento – ha sottolineato infatti Marwa el Afia –. Aiuta i cittadini a partecipare attivamente alla vita sociale e a superare le difficoltà legate all’inserimento lavorativo dei giovani!»

«La proposta – ha spiegato – mira a garantire il diritto alla dignità sancito dalla Costituzione, affrontando i divari territoriali e migliorando i servizi sociali. Il Partito Democratico ha recentemente affrontato il tema dell’immigrazione, cercando di ridefinire il linguaggio per evitare percezioni distorte della realtà e supportando la proposta di un reddito di dignità con regole chiare per favorire l’inserimento sociale e l’utilità familiare».

«L’istituzione di un reddito di dignità regionale non è solo un fatto importante, ma diventa necessario per contrastare l’emergenza sociale che viviamo quotidianamente – ha aggiunto Giusy Iemma, vice sindaco del Comune di Catanzaro e presidente dell’assemblea regionale del Pd –. L’eliminazione del reddito di cittadinanza ha acuito le difficoltà sociali, trasmettendo l’operazione attraverso un SMS ai beneficiari precedenti. Ciò ha causato un sovraccarico negli uffici preposti alle politiche sociali, che già affrontano carenze di personale e risorse. Questa situazione aumenta la povertà e l’esclusione sociale, mentre il governo sembra fare cassa sui più deboli invece di fornire strumenti per superare la discriminazione tra poveri».

«La proposta di Mammoliti diventa importante per colmare il vuoto lasciato dall’eliminazione del reddito di cittadinanza – ha aggiunto –. La forbice tra ricchi e poveri si allarga, creando diseguaglianze che potrebbero alimentare fenomeni legati alla criminalità organizzata. Inoltre, l’autonomia differenziata mina il diritto alla salute costituzionalmente garantito, lasciando il Mezzogiorno indietro».

A chiudere il giro degli interventi a supporto della iniziativa legislativa di Mammoliti, Anna Pittelli, responsabile welfare del PD Calabria, che h sottolineato l’importanza di coniugare misure di assistenza con il lavoro per preservare la dignità. Pittelli esprime «la necessità del Partito Democratico di rappresentare la parte svantaggiata e critica la tendenza del PD a seguire un’agenda tecnocratica», e sottolinea «la complessità delle nuove categorie di poveri legate a precarietà e povertà, criticando la destra per aver ingannato le persone. Dobbiamo smascherare l’inganno concentrandoci su soluzioni concrete per contrastare la povertà e le disuguaglianze. La proposta di legge di Raffaele Mammoliti è un passo nella giusta direzione per affrontare l’emergenza sociale in Calabria. Perché la povertà esiste: dobbiamo pensare al lavoro, ma anche di avere un lavoro di qualità che garantisca la dignità delle persone». (rcz)

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