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Manifestazione d’insediamento degli Organi Accademici dell’Unical nel 50esimo della nascita

Unical

di FRANCO BARTUCCI* – Ancora una tappa importante per la nascita dell’Università della Calabria nel suo Cinquantesimo anniversario, iniziato il 16 febbraio 1971 con il provvedimento adottato dal Governo, presieduto dall’on. Emilio Colombo, nell’ambito del così detto “Pacchetto Colombo”, ratificato il 16 aprile 1971 dal Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, con il quale si individuava nell’area del cosentino l’insediamento della prima università statale calabrese.

A seguito di questo importante Decreto Presidenziale, il ministro della Pubblica Istruzione, on. Riccardo Misasi, emanava il 28 aprile 1971 alcuni decreti ministeriali, con i quali costituiva il Comitato Tecnico Amministrativo della nascente Università, prevista dalla legge 12 marzo 1968, n.442, insieme ai Comitati Ordinatori delle 4 Facoltà previste: Ingegneria, Scienze Economiche e Sociali, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Lettere e Filosofia.

Organismi importanti per la nascita e lo sviluppo dell’Università della Calabria, almeno per i primi tre anni, in quanto saranno chiamati, il primo nella scelta dove ubicare la sede dell’Università e dare impulso alla gestione amministrativa della stessa; mentre i secondi dovranno eleggere il Rettore, evento che avverrà nella giornata del 28 maggio 1971, nonché scrivere lo Statuto e definire l’organizzazione scientifica e didattica del dipartimenti, strutture innovative ed uniche per l’intenso sistema universitario italiano.

Ecco perché il ministro della Pubblica Istruzione, Riccardo Misasi, in accordo con le stesse autorità amministrative ed accademiche componenti di tali Organismi, con l’approvazione del sindaco di Cosenza, Fausto Lio, avverte l’esigenza nella giornata del 22 maggio 1971 di promuovere una manifestazione pubblica del loro insediamento ufficiale e di presentazione alla città, che si svolgerà nel salone di Palazzo dei Bruzi.

Quel giorno il giornalista Elio Fata sul quotidiano Il Mattino scriveva: «L’araba fenice i calabresi hanno dovuto attendere oltre tre anni per poterla vedere. L’Università residenziale, di cui stamane a Palazzo dei Bruzi il ministro della Pubblica Istruzione, Riccardo Misasi, insedia il Comitato Tecnico Amministrativo ed i Comitati Ordinatori, è stata per troppo tempo, come il favoloso uccello dell’Araba fenice. La legge che l’aveva istituita reca una data abbastanza lontana, quella del 12 marzo 1968, e soltanto oggi, dunque, si comincia a parlare concretamente di Università in questa regione che all’Università ha assegnato con il compito di distribuire inutili pezzi di carta, ma quello, molto più suggestivo, di elaborare una nuova, moderna e dinamica classe dirigente». 

Diventa più che giusto, allora, nel cinquantesimo anniversario della nascita dell’Università, presentare nell’ordine tali Organismi Amministrativo ed Accademici, in cui trovano nomi e figure di grande rilevanza nazionale, dirigenti  ministeriali ed esperti cultori del mondo universitario: Comitato Tecnico Amministrativo: Ugo Carputi (Straordinario di Tecnica delle Costruzioni presso l’Università di Napoli), Gaetano Liccardo ( Straordinario di Diritto Tributario presso Università di Napoli), Renato Sparacio (Straordinario di Scienza delle Costruzioni presso Università di Napoli), Gaetano Greco Naccarato (professionista esperto), Lucio D’Angiolini (designato dal Ministero dei Lavori Pubblici), Roberto Guiducci (designato dal Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica), Enrico Calamita (designato dal Ministero per gli Interventi Straordinari nel Mezzogiorno, componente del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno e per le aree depresse), Luigi Giangrossi (Provveditore regionale alle Opere Pubbliche della Calabria), Guido Guidotti (rappresentante Ragioneria Generale dello Stato, designato dal Ministero del Tesoro), Fausto Lio (Sindaco del Comune di Cosenza), Francesco De Munno (Presidente Provincia di Cosenza), Fabrizio Sgrelli (direttore Divisione Ministero Pubblica Istruzione, con le funzioni di segretario del Comitato Tecnico Amministrativo e capo degli uffici di segreteria della nascente università).

Questa la composizione dei Comitati Ordinatori delle quattro Facoltà: 

Lettere e Filosofia: prof. Paolo Prodi (Presidente), prof. Gianvito Resta, prof. Gianfranco Folena, prof. Boris Ulianich;

Scienze Economiche e Sociali: prof. Beniamino Andreatta (Presidente), prof. Paolo Sylos Labini, prof. Adriano Vanzetti;

Ingegneria: prof. Elio Giangreco (Presidente), prof. Ferdinando Gasperini, prof. Ugo Carputi;

Scienze Matematiche Fisiche e Naturali: prof. Gianfranco Ghiara (Presidente), prof. Carlofelice Manara, prof. Alessandro Quaranta Alberici, prof. Rolando Cultrera;

Nel ricordare ciò che accadde quel giorno ed in particolare cosa avvenne nella manifestazione di insediamento di tali Organismi utilizziamo i servizi giornalistici composti da Vincenzo D’Atri, per la Gazzetta del Sud, e Franco Scervini per il quotidiano Il Tempo.

Del primo, apprendiamo che in sala erano confluiti in tanti e tutti attenti nel seguire gli interventi ed applaudire nei momenti di maggiore condivisione. C’era il ministro Riccardo Misasi, con il direttore generale del Ministero della Pubblica Istruzione, dott.Comes; il Sindaco di Cosenza, Fausto Lio, con il Presidente della Provincia di Cosenza, Francesco De Munno; mentre il Consiglio regionale della Calabria era rappresentato dall’avv. Francesco Martorelli, e come massima autorità accademica c’era il Decano, prof. Rolando Cultrera.

«L’istituzione dell’Università – ha dichiarato il sindaco Fausto Lio – risponde certamente ad una viva e secolare  esigenza delle nostre popolazioni che la cultura hanno sempre posto a fondamento del loro decollo economico sociale».

Concetto rafforzato anche dall’intervento del presidente De Munno che ha parlato  dell’ opportunità di crescita dell’indice di scolarizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado e specialmente nella scuola secondaria, sia in ambito territoriale regionale che provinciale; mentre l’avv. Martorelli ha rappresentato la volontà del Consiglio regionale che vuole una Università in grado di svolgere un ruolo di stimolo allo sviluppo del Mezzogiorno.

Per il Decano dell’Università, prof. Rolando Cultrera, si è presentata l’opportunità di riferire sul lavoro che i quattro Comitati Ordinatori delle Facoltà hanno già avviato dopo la loro nomina avvenuta a seguito dei decreti del Ministro Riccardo Misasi del 28 aprile 1971, annunciando che in quella stessa mattinata si erano riuniti componendo così il corpo accademico chiamato ad eleggere il primo Rettore dell’Università.

«I Comitati Ordinatori – ha detto il prof. Cultera – sentono tutti la responsabilità dell’opera che è chiamato a svolgere. Vi è il convincimento che occorra fare presto e bene perché l’Università calabrese sorga per la sua modernità di impostazione proiettata nel futuro costituendo un significativo esempio per tutto il paese».

Le conclusioni della manifestazione d’insediamento del Comitato Tecnico Amministrativo e del quattro Comitati Ordinatori delle Facoltà furono tratte dal Ministro della Pubblica Istruzione, on. Riccardo Misasi, che nel presentare tutti i componenti dei cinque Organismi ebbe a dire che tutte le figure scelte erano di alta qualificazione e che la «partecipazione della città doveva essere corale per la nascita dell’Università».

Del rapporto tra Università e territorio, trattato dal Ministro Misasi nel suo intervento di conclusione, vi è traccia nel servizio del giornalista Franco Scervini: «È necessario interessarsi del legame tra l’Università e le possibilità di sviluppo della regione, inquadrato il tutto in una sana politica meridionalistica. L’Università è nata per decentrare un servizio a favore degli studenti calabresi, ma è nata perché si collocasse in modo nuovo e avanzato nella regione e fosse il volano di una crescita culturale e sociale. Il rapporto con la città ci dovrà essere, ma questo rapporto non potrà compromettere la finalità dell’Università stessa. Si comprende come sia un compito arduo costruire una Università moderna nel profondo Sud, senza tuttavia ignorare la realtà esistente; ma si ha fiducia nel Comitato Tecnico Amministrativo per una impresa di avanguardia di tanta portata. Sui tempi di realizzazione la parola d’ordine è far presto e bene. Bisogna garantire che l’Università diventi realtà». 

«Vorremmo che istituita la nuova Università – sono altre parole pronunciate dall’on. Riccardo Misasi – alla sua concreta attuazione dovrebbero essere invitate a partecipare, per organizzarla in senso veramente funzionale e produttivo, quelle stesse grandi imprese più direttamente interessate ai suoi risultati. L’essenziale è far sì che la scelta fatta dal Governo, si concreti per l’impegno successivo ti tutte le forze vive e responsabili della nazione, in uno strumento formativo nuovo, modernamente impostato ed utilizzato, inserito dinamicamente nei problemi reali dello sviluppo e del progresso del Paese. È necessario che ciò che è contenuto nella scelta di una Università residenziale e orientata prevalentemente verso certi tipi di specializzazione, venga sviluppato e potenziato nella pratica attuazione del nuovo centro di formazione mobilitando intorno ad esso l’attenzione di tutte le forze che possono essere interessate al nuovo esperimento». (fb)

*Portavoce Associazione Internazionale Amici Università della Calabria 

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