Domani, a Morano Calabro, alle 20.30, nel quartiere San Nicola, La Notte dei Lumi, organizzata dall’Associazione San Nicola.
Si tratta di una passeggiata nei vicoli del che punta a valorizzare uno dei quartieri storici dell’antico abitato del Pollino, oggi riconosciuto Borgo più bello d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club.
Ad animare la passeggiata tra i vicoli del centro che, grazie ai lumi assumono un fascino particolare, diversi artisti che intrattengono i visitatori prima dell’incontro con la cucina moranese, preparata dalle donne del rione, che a fine percorso delizia il palato di quanti si lasciano guidare dalla scia luminosa che disegna un itinerario avvincente e romantico allo stesso tempo.
Lo spettacolo finale dell’evento è stato affidato alle percussioni di Franco e Tonio Rimolo e all’ Orkestrana Orkestra.
Ad anticipare l’evento, in programma, oggi, nel giardino del museo dell’agricoltura e della pastorizia moranese, il convegno Morano Calabro: borgo smart e green. Nel corso dell’evento, inoltre, saranno inaugurati i nuovi lavori di valorizzazione di Via San Nicola eseguiti dai soci dell’associazione e dall’artista di Saracena Francesca Russo.
L’artista, infatti, installerà alcune opere fatte con tecniche e materiali diversi. Nello specifico quattro pannelli artistici in maiolica 60X80 raffiguranti attraverso un linguaggio non classico, un’ironica e leggera reinterpretazione della vita quotidiana che si svolgeva lungo via S. Nicola.
Oltre i pannelli saranno installate in modo permanente anche tre figure in lamina di metallo dai grandi contrasti cromatici che si “affacceranno” dalle finestre e dai balconi per ricordare la vitalità e i “pensieri” di chi ci viveva. In sostanza un esercizio di memoria fatto attraverso l’arte. Non più porte e finestre chiuse, ma colore che contrasta con il grigio dell’abbandono.
Francesca Russo valorizzerà un altro spazio della strada con un murales dalle linee abbozzate e monocromatiche. È un luogo nascosto dove un tempo ci si appartava per rubare un bacio alla propria amata (Il vicolo degli innamorati).
«Attraverso l’arte – ha spiegato l’artista – vogliamo sensibilizzare le menti di quanti come me amano questi luoghi, affinché il bello diventi contagioso». (rcs)