A Morano Calabro successo per il Premio Internazionale Città di Castrovillari

Successo, a Morano Calabro, per la sezione Cultura e Merito della 13esima edizione del Premio Internazionale “Città di Castrovillari” – Pollino.

Il riconoscimento, nato dall’iniziativa dell’Accademia Delle Arti nel 2006, è ormai riconosciuto sia in Italia che all’estero come uno dei momenti culturali più rinomati espressi in Calabria. Il Premio è organizzato in collaborazione con la Scuola di Musica “F. Cilea”.

Al Teatro “Massimo Troisi”, infatti, la manifestazione si è arricchita di racconti straordinari, attraverso la voce degli ospiti intervenuti; racconti fatti di vissuto quotidiano tra progetti, esperienze, sacrifici, difficoltà risolte, desideri raggiunti, analisi introspettive, speranze e idee innovative che, con umiltà e competenza,  hanno messo in campo quanto di più bello e utile ognuno di loro ha potuto realizzare nel proprio campo lavorativo.

A essere premiati, con il manufatto realizzato dalla Gioielleria Scintille di Cosenza, è stato assegnato al dott. Giuseppe Carrà, direttore dell’Istituto Prevenzione e Pena, per il suo lavoro nel campo della giustizia e della riabilitazione; il dott. Ranieri Filippelli, leader del Terzo Settore, per il suo contributo allo sviluppo sociale e comunitario; il dott. Filippo Fordellone, eccellenza nella Gestione di Crisi, per le sue competenze nella gestione delle emergenze; Monsignor Jean Marie Gervais, divulgatore di Cultura, per il suo impegno nella promozione della cultura e dell’arte; il dott. Marcello Maggiolini, Presidente del Corso di Laurea in Medicina Unical, per i suoi contributi nel campo della medicina e della ricerca; la dott.ssa Maria Mallamace, segretario regionale per la Calabria per il Ministero della Cultura e ad interim Dirigente della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.

E, ancora, al dott. Alessandro Papini, ippocratico d’Eccellenza, per i suoi meriti nel campo della medicina; la dott.ssa Mariella Sturniolo, dirigente Sanitario, per la sua dedizione alla salute pubblica.

Il Premio è stato consegnato da altrettante personalità locali: il prof. Eugenio Iannelli, Presidente della Proloco del Pollino; il dott. Gerardo Bonifati, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari; il prof. Biagio Faillace, insigne umanista e letterato; i già citati Rosalba Magnoli e Armando Rossi; la dott.ssa Filomena Ferrari, Presidente Zona XX Lions Club. Ha coordinato i lavori la dott.ssa Chiara Fazio, giornalista de Il Quotidiano e di Adnkronos.

L’evento è stato introdotto dal Maestro Leonardo Saraceni, che ha presentato i membri della Commissione Cultura, citando, per l’Italia: l’avv. Sofia Vetere, umanista e presidente della Commissione; il Maestro Rosalba Magnoli, presidente dell’Accademia delle Arti; il dott. Franco Maurella, giornalista de Il Quotidiano; la dott.ssa Chiara Fazio; il prof. arch. ing. Armando Rossi, presidente del CO.RE.; per la Germania: il Maestro Cornelia Blanche, presidente dell’International Prize “Talente”; per la Romania: la dott.ssa Elena D’Sgondea, presidente dell’Associazione “Palia Culturala”; per il Messico: la dott.ssa Hilda Esthter Sandoval Mendoza, docente universitaria.

Citato anche il grande poeta austriaco Karl Lubomirski, già membro del PEN per l’attribuzione del Nobel alla Letteratura, oggi Presidente Onorario del Premio Castrovillari – Pollino.

«Una bella storia, questo Premio, che ha tracciato percorsi culturali prestigiosi a favore del territorio – ha detto Leonardo Saraceni – tanto che da quest’anno si è pensato di estendere la notorietà dell’evento a tutto il territorio del Pollino».

«Un grazie al dott. Mario Donadio, sindaco di Morano Calabro che – ha concluso – insieme alla propria Giunta si  è prodigato affinché tutto si svolgesse secondo il protocollo atto ad accogliere degnamente le varie Personalità intervenute». (rrc)

A Rende e Morano Calabro le repliche di “Mio cognato Mastrovaknic”

A pochi giorni dalla Giornata della Memoria proseguono le repliche dedicate alle scuole dello spettacolo Mio cognato Mastrovaknic, diretto da Lindo Nudo e prodotto dalla compagnia Teatro Rossosimona.

Dopo le tappe di Paola e Rende (oggi in programma al Cineteatro Garden), la pièce andrà in scena il 23 gennaio a Morano Calabro, all’Auditorium “Massimo Troisi”, alle 20.30.

Ambientato nel 1943 nel campo di internamento di Ferramonti e splendidamente interpretata dagli attori Paolo Mauro e Marco Tiesi, lo spettacolo è una storia di amicizia e resistenza nella quale si intrecciano la vicenda di Uccio (Marco Tiesi),  giovane fabbro del luogo condannato per reati comuni, e quella di Mastrovaknich (Paolo Mauro), professore polacco recluso perché dichiaratosi omosessuale. Rinchiuso per errore nella baracca degli omosessuali, che a quel tempo venivano perseguitati quali “nemici della razza”, Uccio è preoccupato perché teme che nel paese possano diffondersi voce calunniose che mettano in discussione la sua virilità.  Il rapporto fra i due è quindi all’inizio conflittuale, ma se la convivenza in un primo momento esaspera lo scontro, con il passare dei giorni la condivisione di un progetto di fuga, vissuto come un anelito di salvezza e libertà, farà germogliare tra i due un’incipiente amicizia in grado di colmare la distanza mentale che li divide. 

A Morano Calabro inaugurato il Centro Studi Internazionale della Migrazione

A Morano Calabro è stato inaugurato, al primo piano del Chiostro San Bernardino da Siena, il Centro Studi Internazionale della Migrazione – Cesim.

Si tratta di un innovativo e ambizioso progetto, che nasce nell’ambito del Contratto di Rigenerazione Sociale e Culturale del centro storico di Morano – Intervento n° 11, ed è finanziato con fondi del Pnrr – New Generation Eu.

Il Cesim dispone di ambienti accoglienti e funzionali, arredati con attenzione ai dettagli, e si propone come luogo di approfondimento del fenomeno migratorio, con particolare attenzione alle esperienze che hanno segnato la storia della comunità moranese. L’obiettivo principale è analizzare le cause storiche, sociali e antropologiche che hanno portato migliaia di cittadini a emigrare verso terre lontane. Rubricabile come drammatico sradicamento di intere fasce di popolazione, col trascorrere del tempo, forte dello spirito di adattamento insito nel cuore dell’uomo, la contingenza ha progressivamente favorito la circolazione delle idee, arrivando oggi a disegnare finanche linee di sviluppo improponibili sino a qualche decennio fa.

Parallelamente, il Centro si pone l’intento di riscoprire le origini e la coscienza collettiva, stimolando la conoscenza del patrimonio culturale del posto. Non a caso, ha chiarito l’architetto Rosanna Anele, coordinatrice dell’Area Tecnica del Comune di Morano, il Cesim è pensato per dialogare con l’altro rilevante percorso in itinere presso la municipalità locale e riguardante forme di turismo sostenute dal diffuso sentimento di riappropriazione identitaria.

La cerimonia, introdotta dalla scopertura della targa posta all’ingresso della sede per mano del primo cittadino Mario Donadio, affiancato dal vicesindaco Pasquale Maradei, dal presidente del Consiglio comunale Francesca Rosito, dall’assessore Salvatore Siliveri, dai consiglieri Antonio SpinaFrancesco SoaveBiagio Angelo Severino, dai parlamentari Ernesto Rapani e Fabio Porta,  dall’arch. Rosanna Anele, segna di fatto l’avvio delle attività. Ma quel che sarà e dovrà diventare il Cesim a regime è stato doviziosamente illustrato nell’affollato convegno tematico “Morano/Porto Alegre, storie di partenze, restanze, ritorni e ri-generazioni”, tenutosi nella spaziosa e ben attrezzata Sala conferenze.

Sono intervenuti Giuseppe Sommario, dell’Università Cattolica di Milano, che ha presentato la sua indagine intitolata “La biografia della comunità dei moranesi nel mondo”. Sono emersi dati sorprendenti e il grande desiderio di mantenere vivo il rapporto con i propri luoghi non solo da parte dei nativi ma anche per le ultime generazioni. Giancarlo Lamensa, vicepresidente della Provincia di Cosenza, che ha garantito l’appoggio dell’Ente bruzio, Gerardo Bonifati, presidente nazionale Fitp, che ha parlato delle occasioni di crescita connesse ai costumi e all’enorme potenzialità delle aree interne.

Fabio Porta, deputato eletto nella circoscrizione estero, conoscitore delle comunità di italiani residenti all’estero, nella fattispecie quella di Porto Alegre dove vivono circa trentamila moranesi. Porta ha rimarcato la necessità di ravvivare le relazioni esistenti e alimentare ulteriori iniziative di reciproco contatto, Rosanna Anele, estensore del programma Ri_AbitareMorano, che ha illustrato gli obiettivi strategici della struttura, soffermandosi sulla ratio del processo di rigenerazione in esso contenuto e l’intreccio Cesim – Turismo delle radici, Donato Sabatella, referente Cesim- Catasta, che ha presentato una concreta proposta di crescita, evidenziando, tra l’altro, le opportunità derivanti dalla creazione di adeguati percorsi della memoria.

Nicodemo Misiti, che ha condiviso con il pubblico l’esperienza maturata intorno al piano Calabria/Stato di Santa Caterina, Ernesto Rapani, senatore della Repubblica. Il parlamentare rossanese ha garantito l’impegno del Governo in materia di valorizzazione e promozione dell’italianità nel mondo, incoraggiando l’Amministrazione locale a proseguire nel solco tracciato.

Le conclusioni sono state tratte dal sindaco Mario Donadio. Dopo un dettagliato excursus storico e sociale, piattaforma utilizzata per costruire un articolato intervento, Donadio ha posto l’accento sulla «proficua prosecuzione del programma Ri_AbitareMOrano».

«Un cammino che, sebbene non privo di iniziali difficoltà procedurali – ha osservato il sindaco –, oggi, con la tenacia di questa e della precedente Amministrazione che ha lanciato e voluto questo progetto, comincia a raccogliere i primi rigogliosi frutti».

Nella serata – trasmessa in streaming sul canale social della Proloco di Morano, guidata da Rocco Ingianna – sono giunti da remoto i videomessaggi dell’ambasciatore del Brasile in Italia, Renato Mosca, del console generale d’Italia a Porto Alegre, Valerio Caputo, del consigliere Comites e membro della comunità moranese di Porto Alegre Rosaria Anele, del presidente del Centro Calabrese R.S. Porto Alegre Filomena Rizzo Bloise Feoli.

Un significativo passo avanti, dunque, compiuto per rinsaldare legami e rinverdire gli effetti di prossimità mai sopite ma bisognose di cure e attenzioni. (rcs)

MORANO CALABRO (CS) – Gli eventi del Weekend

Sono numerosi gli appuntamenti organizzati dall’Amministrazione comunale di Morano Calabro, in collaborazione con le Associazioni locali, in occasione del Natale.

Si comincia domani pomeriggio con i Mercatini di Natale, in programma dalle 16 alle 19.30 nel Salone Multifunzionale del Castello Normanno/Svevo, a cura del Gruppo Sanpietrine.

Un’occasione imperdibile per divertirsi con idee originali e trascorrere la serata in compagnia di abili artisti.

Alle 18.30, all’Auditorium “M. Troisi”, a cura dell’associazione “L’Istrione”, andrà in scena “Il rumore della neve”; regia di Allison Gallicchio. Eccellente trasposizione del romanzo omonimo di Salvo Gialdino. Storia avvincente, realmente accaduta, con spunti di riflessione adeguati al periodo.

Domenica 15 dicembre, ancora alle 18.30 e sempre al “M. Troisi”, sarà la volta dell’attrice Elena di Cioccio, con il suo spettacolo “PrePositiva”. Un appuntamento per palati esigenti, allestito nell’ambito del Tirreno Festival (direttore artistico Alfredo Di Luca) e coprodotto dalla compagnia di casa, “L’Allegra Ribalta”. Irrinunciabile per quanti apprezzino la comicità e la leggerezza della conduttrice televisiva e radiofonica milanese. Perdipiù, proprio dal teatro moranese, la Di Cioccio trasmetterà il suo show domenicale “Numeri Due”, in onda su Rai Radio Due, dalle 14 alle 16.

«Siamo felici di poter offrire alla comunità locale e ai tanti graditi ospiti, un programma così ampio e variegato – ha dichiarato il sindaco Mario Donadio –. Crediamo fortemente che il Natale sia anzitutto un fatto spirituale e di fede, ma, al contempo, un atteso momento di unione e di festa, da trascorrere insieme. E non possiamo che salutare con particolare soddisfazione l’ennesima vetrina nazionale per Morano, che sarà presente ancora una volta sui canali Rai. Perché si cresce anche così!». (rcs)

 

A Morano Calabro presentata la legge regionale sui Cammini di Calabria

È stata presentata, a Morano Calabro, la legge regionale sui Cammini di Calabria, promossa dall’Amministrazione comunale, guidata da Mario Donadio, e dal Consorzio di Gestione dei Cammini Mariani del Pollino.

Articolata in due distinti momenti, la manifestazione ha visto impegnati nella prima fase le autorità religiose diocesane, nella fattispecie il vescovo, mons. Francesco Savino, che ha benedetto il cippo installato nell’area antistante al Chiostro San Bernardino, nel secondo step le istituzioni regionali e nazionali ai quali è toccato il compito di illustrare le prospettive di sviluppo legate all’iniziativa.

Un singolare atto di sensibilizzazione, prodotto dal sindaco Mario Donadio, ha restituito valenza sociale al protocollo: prima di cedere la parola al vescovo, l’amministratore ha chiamato in scena un gruppo di tirocinanti in servizio presso la municipalità locale, ringraziandoli per il lavoro che svolgono quotidianamente e, rivolgendosi ai politici presenti, ha chiesto la risoluzione della problematica occupazionale che li riguarda direttamente.

Spunto prezioso per il presule cassanese, il quale prendendo la palla al balzo ha sottolineato come non sia una pietra a necessitare della benedizione ma l’uomo, che di essa si serve nel suo pellegrinaggio giornaliero. L’accento del vescovo è quindi caduto sullo spopolamento e sull’urgenza di riscoprire il valore della “generatività” come fattore di contrasto al pauroso calo demografico che attanaglia l’Italia. Mons. Savino ha poi asperso i numerosi convenuti, i tanti scolari («l’adesso di Dio»), e infine la piccola stele, «simbolo di Maria, colei che viaggiando al nostro fianco ci conduce a suo figlio Gesù».

Secondo programma, in un convegno appositamente organizzato, la presentazione vera e propria della Legge sui Cammini Regionali, normativa che servirà a valorizzare e promuovere i territori. È nell’ambito di questo strumento, approvato a marzo 2023, che al momento ha in catasto ben 11 percorsi, che trovano spazio i Cammini Mariani del Pollino, una rete di 1200 chilometri complessivi, con 18 Comuni coinvolti e tappe in luoghi dello spirito ad alto potenziale introspettivo.

«Per un turismo che vuole essere slow, meditativo e immersivo; in altre parole – ha detto l’assessore Josephine Cacciaguerra, che ha moderato il dibattito – un turismo che privilegi l’esperienza, il dialogo sincero con le popolazioni, con le storie, i costumi, le tradizioni dei singoli borghi».

«Si tratta di una grande opportunità, soprattutto per quelle aree interne come la nostra, a lungo bistrattate, troppo sovente figlie di un passato caratterizzato dall’abbandono e da forme di assistenzialismo improduttivo e dannoso. Ma senza cedere allo scoraggiamento, poiché la nostra – ha detto il primo cittadino – è terra di grandi culture, che necessita di un cambiamento radicale a partire dalla narrazione. Bisogna iniziare a raccontare il bello che ci distingue e che ci rende inimitabili».

Il vicepresidente della Provincia di Cosenza, Giancarlo Lamensa, ha impostato il suo ampio intervento sull’urgenza di agire sulla formazione dei giovani, colmando talune lacune, per esempio la mancata conoscenza delle lingue, che a tutt’oggi rappresenta un gap per le nostre comunità.

Il consigliere regionale Antonio Montuoro, primo firmatario della Legge, si è soffermato sulle ricadute che il dispositivo certamente genererà, proponendosi di destagionalizzare i flussi di visitatori in entrata e stimolare l’intera filiera di un comparto già abbastanza cresciuto negli ultimi anni.

Il senatore Ernesto Rapani ha messo in evidenza il fatto che la Regione Calabria è all’avanguardia nel campo della comunicazione e sponsorizzazione del patrimonio materiale e immateriale. Tuttavia è importante formare e responsabilizzare i giovani in età scolare, affinché acquisiscano piena consapevolezza delle enormi possibilità che settori, come l’enogastronomia, l’arte, la storia, il paesaggio ecc. offrono a chi desideri rimanere nei luoghi natii. La Legge sui Cammini può sostenere un nuovo modo di pensare al futuro e incentivare la “restanza”».

Il prof. Mario Martino, l’ideatore dei Cammini Mariani del Pollino, si è intrattenuto sulle motivazioni che hanno preceduto la stesura del progetto e sui risultati, quelli già conseguiti e quelli attesi. Un discorso, il suo, gravido di speranza e positività, terminato con la premiazione di alcuni studenti.

Il dirigente Regionale, dr. Cosimo Carmelo Caridi, congratulandosi con il primo cittadino moranese per il fascino del centro storico e delle sue emergenze, ha esposto i principi della Legge rimarcando come la stessa riconosca ufficialmente i vari Cammini esistenti e come la Calabria, sul piano della narrazione, abbia da qualche anno cambiato efficacemente marcia e sia diventata, riferendosi in particolare al brand “Calabria Straordinaria”, modello per altre realtà anche più blasonate.

Infine la dr.ssa Maria Franzese, Progetto Policoro, ha tracciato un quadro dell’attività svolta sinora dall’organismo da lei rappresentato nella circostanza, osservando come la Legge possa trovare una sponda anche in altre iniziative che, in fondo, perseguono i medesimi obiettivi. (rcs)

Reggio, Taverna, Aiello Calabro e Morano Calabro in corsa per essere Capitale della Cultura

Reggio, Taverna, Aiello Calabro e Morano Calabro sono le quattro città calabresi in corsa per diventare Capitale Italiana della Cultura 2027.

Assieme a loro, sono 13 le città che si sono candidate: Acerra (provincia di Napoli, Campania) “I Segreti di Pulcinella”; Alberobello (provincia di Bari, Puglia) “Pietramadre”; Aliano (provincia di Matera, Basilicata) “Terra dell’altrove”; Brindisi (Puglia) “Navigare il futuro”; Caiazzo (provincia di Caserta, Campania) “La bellezza delle piccole cose”; Gallipoli (provincia di Lecce, Puglia) “La bella tra terra e mare”; La Spezia (Liguria) “Una cultura come il mare”; Mazzarino (provincia di Caltanissetta, Sicilia) “Mazaris, il grano e le identità plurali”; Pompei (provincia di Napoli, Campania) “Pompei Continuum”; Pordenone (Friuli Venezia Giulia) “Pordenone 2027. Città che sorprende”; Sant’Andrea di Conza (provincia di Avellino, Campania) “Incontro tempo”; Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta, Campania) “Cultura Regina Viarum – Spartacus Resurgit”; Savona (Liguria) “Nuove rotte per la cultura”.

Interessanti le proposte progettuali delle città: Reggio si presenta col progetto Cuore del Mediterraneo, mentre Taverna propone come tema la Bellezza interiore. Aiello Calabro ha presentato il progetto dal titolo Ajello terra antica et grossa et nobile et civile…, mentre Morano Morano Calabro: Le Quattro Porte del Sapere. Un Viaggio tra Cultura, Scienza, Natura e Spiritualità.

I dossier, che contengono il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del dettaglio del cronoprogramma e delle singole attività previste oltre che della valutazione di sostenibilità economico-finanziaria, saranno valutati da una giuria di esperti che esaminerà le candidature e selezionerà unmassimo di dieci finaliste entro il 12 dicembre 2024. Tra le finaliste verrà scelta la città vincitrice per il 2027 dopo le audizioni pubbliche, che dovranno svolgersi entro il 12 marzo 2025, per la presentazione e l’approfondimento del dossier di candidatura alla giuria. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. La vincitrice riceverà un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare gli obiettivi perseguiti dal progetto di candidatura e far diventare il dossier un programma di azione per mettere in mostra, nel periodo di un anno, la propria ricchezza culturale e attuare le possibilità di sviluppo offerte dalla nomina. (rrm)

Donati a Morano Calabro i ritratti storici di Nicola Leone e Vincenzo Severini

Alla comunità di Morano Calabro sono stati donati due preziosi ritratti ottocenteschi raffiguranti Nicola Leoni e Vincenzo Severini, iconiche figure della storia locale. Le opere, realizzate dal pittore Giocondo Bissanti e a lungo custodite dalla signora Maria Marranghello, sono state generosamente offerte alla collettività per il tramite e l’impegno della famiglia Mastrascusa, nel corso di un evento svoltosi nella sala convegni del Chiostro San Bernardino da Siena.

All’iniziativa, organizzata dall’Associazione “Tracce di Storie” nel quadro delle attività finalizzate alla valorizzazione del vasto patrimonio immateriale di cui Morano dispone, hanno partecipato nelle vesti di relatori: il sindaco, Mario Donadio, la prof.ssa Cinzia Mastrascusa e la giornalista Claudia Di Giorgio. Seppur con differenti sfumature, affettive sociali e talvolta antropologiche, è stata evidenziata l’importanza del recupero della memoria e del valore che i dipinti rivestono nel processo di conoscenza e comprensione di accadimenti che ci riguardano da vicino.

«È un momento significativo per la nostra collettività – ha dichiarato il primo cittadino Mario Donadio –. Non solo per il valore artistico dei ritratti, ma soprattutto per il contributo che forniscono alla ricerca e riscoperta delle nostre radici. Saremo in primis noi che viviamo il tempo presente e saranno le nuove generazioni a trarre vantaggio intellettuale da questa azione di altruismo espressa e concretizzata per amore della comunità. Perciò, a nome mio e dell’esecutivo, esprimo gratitudine al sodalizio “Tracce di Storie” e alle famiglie Marranghello e Mastrascusa. Faremo tesoro di questo gesto, anche in vista di una rinnovata sensibilità per il “bello”, nonché per un rilancio, a scopi turistici e di studio, della nostra eredità culturale. Tale atto di mecenatismo nobile, si allinea, dunque, agli sforzi che stiamo portando avanti per promuovere il sapere e la salvaguardia delle testimonianze del passato, garantendone la fruizione ai posteri».

Nella felice circostanza si è voluto non solo plaudire alla liberalità di un gesto ammirevole, ma anche ribadire quanto sia «indispensabile rendere accessibili gli elementi attraverso i quali ricostruire fatti e dialogare con personaggi che prima di noi hanno calcato la scena di questo mondo», così il consigliere  capogruppo di Insieme per Morano, Antonio Spina.

Le tele, ora di proprietà pubblica, saranno esposte permanentemente nella Sala Consiliare, a significare la correlazione tra epoche, destini e percorsi comunitari diversi, ma pur sempre segnati da identità e valori intramontabili. (rcs)

MORANO CALABRO – Domani la Quarta Giornata Decardoniana

Domani pomeriggio, a Morano Calabro, alle 16, al Centro Teatrale Comunale “Massimo Troisi”, si terrà la Quarta Giornata Decardoniana, organizzata dall’Ufficio dello Sviluppo integrale (Lavoro e Sviluppo, Pace e Giustizia, Dignità e Salvaguardia del creato) della Diocesi di Cassano all’Jonio.

La quarta Giornata Decardoniana è un’iniziativa fortemente voluta dal vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Savino, che è anche vicepresidente dei vescovi italiani, la manifestazione sarà aperta da un saluto introduttivo del direttore dell’Ufficio diocesano dello Sviluppo integrale, Domenico Graziano. Seguiranno 4 relazioni: Antonio Costabile, già docente di Sociologia politica all’Unical, di Vincenzo Linarello, fondatore delle Cooperative Gooel della Locride, di Vincenzo La Regina, esperto di problematiche sanitarie e i don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme. Le conclusioni saranno tratte dal vescovo mons. Savino.

Nelle mattinata alle 11, nella Chiesa della Maddalena, sempre a Morano Calabro, dove è tumulato il servo di Dio don Carlo De Cardona, verrà inaugurata la mostra Don Carlo De Cardona pioniere dell’apostolato sociale dei contadini e artigiani calabresi. All’inaugurazione presiede il vicario generale della Diocesi, mons. Francesco De Chiara, dopo il saluto di Domenico Graziani, il curatore della mostra, Demetrio Guzzardi, farà una visita guidata tra i trenta pannelli che compongono la mostra.

Sul manifesto d’invito una frase di don Carlo De Cardona che dice: «I cattolici devono smetterla di accontentarsi delle feste religiose e delle pratiche di culto per dedicarsi invece, con ardore all’azione popolare cristiana»; il sacerdote originario di Morano Calabro fu l’interprete più significativo dell’attuazione del programma sociale della Rerum novarum, voluta da Leone XIII. (rcs)

MORANO CALABRO (CS) – Si presenta la “Run4Hope”

Domani pomeriggio, a Morano Calabro, alle 17, si presenta la seconda edizione della Run4Hope, organizzata dall’Asd CorriCastrovillari.

Nel corso dell’evento, patrocinato dall’Amministrazione di Morano, verrà illustrato il progetto Run4Hope, la corsa podistica non competitiva/passeggiata che partirà proprio dal borgo del Pollino, sabato 21 maggio, alle ore 11:00, e in contemporanea in tutte le piazze d’Italia. Da Morano si giungerà a Castrovillari dove, a ricevere il testimone (a forma di DNA), ci saranno gli amici della Polisportiva Magna Graecia che animeranno la tappa del giorno successivo. 

Un unico abbraccio che unirà tutta la Penisola per sette giorni, per raccogliere fondi in favore di AIL (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma). 

La manifestazione si concluderà domenica 29 maggio, sempre alle ore 11:00, sul lungomare di Reggio Calabria.

Intervengono Giancarlo Lamensa, vicepresidente della Provincia, Aurelio Erbino, presidente della Polisportiva del Pollino, Nicolò De Bartolo, sindaco di Morano Calabro, Mario Donadio, assessore comune di Morano Calabro, Gianfranco Milanese, rappresentante Fidal e Asi. (rcs)

MORANO CALABRO (CS) – Lo spettacolo di Ciro Giustiniani

Domani pomeriggio, a Morano Calabro, alle 18.30, all’Auditorium Comunale “Massimo Troisi”, lo spettacolo di Ciro Giustiniani di Made in Sud.

Lo spettacolo apre la stagione TeatroMusica organizzata dall’Associazione Allegra Ribalta, che chiuderà la prima parte il 27 dicembre.

Sul palco, Giustiniani porterà i suoi monologhi e personaggi come il famoso don Antonio Polese. (rcs)